Catania
Catania, Leon Sipos: “Obiettivi? Playoff e 10 gol”

Leon Sipos è raggiante in mixed zone dopo la vittoria di un Catania coriaceo, corsaro e coraggioso in un campo difficile come il “Partenio-Lombardi” che, negli ultimi anni, è diventato spesso terreno di conquista per i rossazzurri:

“Era una gara difficile contro una squadra terza in classifica, ma la nostra voglia è prevalsa su tutto, specie dopo il ko di Foggia. Per me era una partita piena di emozioni e anche sull’esultanza non ho controllato la gioia. Dedico il gol alla squadra e al mister – evidenzia stamani “La Gazzetta dello Sport”-. So le parole che ha speso per me e dico che quando gioca Moro è straordinario, quando lui non c’è gioco io e cerco sempre di dare il massimo. Obiettivo? Entrare nei playoff e arrivare a 10 gol in queste ultime gare, anche perché così avrò una cena pagata”.

E sarebbe anche più vicino al  traguardo se l’arbitro gli avesse convalidato il secondo gol, assolutamente regolare.

(Fonte Immagine: Free Press Online)Ob

SALVO GIUFFRIDA CATANIA
Giuffrida (FreePress): “Poca fiducia su Mancini. Non credo sia da solo”

Per disquisire sul momento difficile del Catania abbiamo contattato l’amico e collega Salvo Giuffrida di FreePressOnline. All’amico Salvo abbiamo chiesto un parere sulle ultime vicende tribolate in casa rossazzurra. Il campo, con la disfatta degli etnei a Foggia, e la questione societaria con l’attesa per il rogito notarile di Benedetto Mancini. Buona lettura.

Salvo, ben ritrovato su Catania Mood. Se fuori fa freddo nonostante l’arrivo della primavera, per il Catania sono giorni roventi. Ti aspettavi la debacle di Foggia?

“Buongiorno ragazzi e bentrovati a voi. Non mi aspettavo una debacle simile allo Zaccheria, anzi, dopo la prestazione opaca nel secondo tempo col Campobasso, mi aspettavo una prestazione diversa dei rossazzurri, visto che sono ormai ad un passo dal raggiungimento della salvezza”.

Sulla manita rossonera ai danni del Catania pensi ha influito qualche fattore esterno?

“Premesso che a Foggia si poteva anche perdere perché le squadre di Zeman sono molto aggressive e il Catania ha ancora qualche problema difensivo, di certo qualcosa sarà successa all’interno dello spogliatoio. I ragazzi erano troppo distratti da chissà quale motivo. Forse si aspettavano una vicinanza immediata di Mancini alla squadra, e ciò sappiamo per certo che non è avvenuto”.

Si è ancora in attesa del rogito notarile del Sig. Mancini. Come mai sta passando tutto questo tempo?

“L’attesa è dovuta ai tempi tecnici, ma in buona sostanza non cambia molto perché tutte le spese correnti fino al rogito sono sempre di Mancini, quindi di questo non mi preoccuperei tanto”.

Nonostante le smentite dell’imprenditore romano, pensi ci sia davvero qualcuno ad accompagnare quest’ultimo in questa avventura?

“Comprare una squadra di calcio, con tutto il rispetto possibile, non è come aprire una pizzeria. Secondo me Mancini, se da un punto di vista societario potrebbe anche essere da solo, da un punto di vista di accordi sul territorio, secondo me no. Quindi, penso ci sia qualcuno che stia aiutando l’imprenditore romano, anche perché le cifre da sborsare tra questa stagione e la programmazione della prossima non sono irrisorie. Non so se si tratta di soci Sigi, ma qualcuno per me ci sarà”.

Ci spieghi, passo per passo, tutto ciò che dovrà fare Benedetto Mancini per poter arrivare alla griglia di partenza della prossima stagione? I dubbi della piazza sul fatto che ci riesca, sono anche i tuoi?

“Intanto bisogna avere l’affiliazione dalla FIGC presentando alla Lega delle fidejussioni valenti per tre stagioni di 12.000k, quindi quattro a stagione, più quelle a garanzia del pagamento del debito, che è di circa due milioni e novecento mila euro. Inoltre, bisognerà pensare alla gestione ordinaria rispettando tutte le spettanze dei calciatori nella stagione corrente. Ora, il Sig. Mancini non ha un curriculum rassicurante, specialmente se si pensa a quello che accadde a Latina ed a Rieti. Non vorrei che anche a Catania Mancini possa ripercorrere le stesse orme”. 

SIPOS
Avellino-Catania 0-1, le pagelle: Sipos per il riscatto dei rossazzurri!

Le valutazioni dei calciatori rossazzurri al termine di Avellino-Catania 0-1

Il Catania torna in campo dopo la sonora sconfitta subita in quel di Foggia. Avversario odierno è l’Avellino di Gautieri. La gara vale il recupero della 29esima giornata del girone meridionale della Serie C. Lo scorso 26 febbraio, infatti, la gara non si disputò a causa di una fitta nevicata che si abbatté sul capoluogo irpino rendendo impraticabile il terreno di gioco. Primo tempo avaro di emozioni con l’Avellino che prova a fare la partita ed il Catania che cerca di pungere in contropiede. La musica non cambia nella ripresa, ma stavolta il Catania è più bravo e cinico davanti a Forte, e con Sipos trova la rete vittoria. Inutile il forcing finale degli irpini, che produce poco o nulla. Catania batte Avellino 0-1.

Le pagelle dei rossazzurri


STANCAMPIANO 7 –
Viene chiamato in causa al posto di Sala. Sfodera una prestazione maiuscola compiendo una serie di interventi fondamentali che, soprattutto nella ripresa, tengono a galla la sua squadra.

ALBERTINI 6 – Nella prima parte di gara spinge poco non riuscendo mai a raggiungere la linea di fondo. Anche nella ripresa non disputa una delle sue migliori partite, anche perché dalla sue parti c’è lo stantuffo dell’Avellino Tito, e quindi l’ex Virtus Francavilla è chiamato più a difendere che ad offendere.

MONTEAGUDO 7 – Amministra bene senza grosse sbavature. Murano è marcato stretto dall’argentino, che gli lascia davvero pochissimi spazi. Nel finale di gara, ha il compito di trasmettere sicurezza al giovane Pino, finito nella mischia a causa dell’espulsione di Lorenzini. 

LORENZINI 6,5 – La sua sarebbe una prestazione da sette, ma l’espulsione, che comunque non comporta conseguenze per la sua squadra, gli fa perdere mezzo voto. Fino al fallo da rosso (onestamente non poteva fare altro), la sua è una gara maiuscola: mette letteralmente la museruola a Kanoute, facendogli trascorrere un brutto pomeriggio. 

ZANCHI 6 – Sostituisce lo stanco collega di reparto Pinto. Gioca una buona partita, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Provvidenziale un suo contrasto su un assolo di Kanoute nella prima frazione di gioco. Dal 71′ PINTO 6 – Entra in campo in una fase convulsa della gara. Si fa ammonire in modo ingenuo, ma da un contributo difensivo soprattutto quando l’Avellino spinge dalla destra.

ROSAIA 6,5 – Fa a “botte” in mezzo al campo cercando di scardinare ogni tentativo di costruzione della mediana biancoverde. Prende un giallo poco prima dell’intervallo. Nella ripresa continua a mordere le caviglie degli avversari, rischiando il doppio giallo. Nel finale, sfiora un clamoroso autogol, ma il palo lo grazia.  Dal 84′ IZCO –

CATALDI 7 – Bello il duello con Kragl. Prova a costruire qualcosa di interessante in cabina di regia, soffrendo l’aggressività del centrocampo irpino. Poco prima dell’intervallo cerca la conclusione verso lo specchio della porta spedendo la sfera di poco a lato. Cresce vistosamente nella ripresa, quando padroneggia in linea mediana. Effettua l’assist per la rete di Sipos che sblocca il match con una gran lettura dell’azione. 

PROVENZANO 6 – Ha una buona occasione nella prima frazione di gioco, quando gli arriva la sfera tra i piedi all’interno dell’area di rigore, ma purtroppo calcia col piedi sbagliato. Soffre un po’ di stanchezza, infatti dopo la sosta viene richiamato ai box. Dal 45′ BIONDI 6 – Corre e guadagna diverse punizioni che fanno respirare la sua squadra soprattutto nei minuti finali, quando l’Avellino prova il tutto per tutto. 

SIMONETTI 6 – Dei tre di centrocampo è il rossazzurro che sembra soffrire maggiormente la dinamicità dei centrocampisti avversari. Commette qualche errore di troppo e si fa ammonire ad inizio ripresa. Cresce nella seconda frazione, quando dà il suo contributo in mezzo al campo, specialmente in fase di marcatura. Dal 84′ ROPOLO S.V.

SIPOS 7 – Il centravanti croato sostituisce Moro, impegnato con la nazionale Under-20. Partita dai due volti per l’attaccante nordico: bene nella difesa del pallone, ma lì davanti non riesce a creare alcun pericolo, o almeno non lo fa nella prima frazione di gioco. Nella ripresa sale in cattedra riuscendo a ribadire in fondo al sette la palla che vale la vittoria dei rossazzurri. 

RUSSINI – Il numero 20 del Catania è certamente il più dinamico nel reparto offensivo rossazzurro, soprattutto nell’uno contro uno. Guadagna qualche buona punizione. Da una sua progressione palla al piede scatta l’azione che conduce il Catania al gol vittoria di Sipos. Purtroppo è costretto a lasciare il campo per permettere a Baldini una maggior copertura difensiva dopo l’espulsione di Lorenzini. Dal 67′ PINO 6 – Chiamato in causa per dare manforte in fase difensiva dopo l’espulsione di Lorenzini. Tutto sommato, vista anche l’entrata a freddo, soffre poco, controllando con tranquillità. 

 

ALL. BALDINI 7 – Il tecnico rossazzurro è costretto a degli accorgimenti a causa dell’assenza di due elementi chiave come Greco e Moro. Ed è proprio la mancanza del centrocampista malgascio a pesare sulla partita del Catania, troppo macchinoso soprattutto in ripartenza. Durante l’intervallo, il tecnico toscano rimescola le carte gettando nella mischia subito Biondi. Il Catania non fa il solito gioco spumeggiante delle gare in esterna, ma è cinico davanti e solidissimo dietro. La rete di Sipos regala tre punti che, nonostante le numerose parate di Stancampiano, è meritato per la prova gagliarda tre giorni dopo la beffarda sconfitta di Foggia. 

Fonte immagine: LaSicilia.it

Catania
Baldini: “Proveremo a fare qualcosa di incredibile da qui alla fine”

Al termine della vittoria sofferta in casa dell’Avellino, mister Baldini esprime la sua soddisfazione nel post-gara ai microfoni dell’emittente Eleven Sports:

Alleno un gruppo di pazzi, detto in maniera simpatica, una squadra che prende 5 gol in un tempo e fa qualcosa come quella di oggi. Tre punti fondamentali, una reazione importante, abbiamo sofferto contro una grande squadra ma era naturale. Ce la siamo giocata in dieci. La sfortuna di Sipos è aver trovato Moro che sta andando fortissimo, ho provato a farli giocare insieme ma il rendimento non è stato lo stesso ma oggi ha dimostrato di essere un grande attaccante. Ora ci allontaniamo dalla zona pericolosa e da qui in avanti proveremo a fare qualcosa di incredibile, i playoff sarebbero incredibili dopo una stagione del genere

(Foto: Calcio Catania)

Gautieri: “Abbiamo creato tanto col Catania ma non finalizziamo”

Le prime parole dell’allenatore dell’Avellino, Carmine Gautieri, a caldo dopo la sconfitta interna contro il Catania, non possono che essere amare:

“Da un mese ci succede di creare tanto ma non finalizziamo. Dobbiamo migliorare tante situazioni, ci stiamo lavorando.

Ora dobbiamo fare la corsa su noi stessi e lavorare, l’unica medicina – ha dichiarato ai microfoni di “Eleven Sports”-. Stiamo lavorando sotto tanti aspetti, i ragazzi lavorano, ci sono delle difficoltà ma vogliamo superarle”.

(foto: iripinianews.it)

CATANIA
Bravo Catania! Riscatta la debacle di Foggia battendo a domicilio l’Avellino

Avellino che vuole consolidare il terzo posto insidiato dalle inseguitrici Virtus Francavilla, Monopoli e Palermo (quest’ultime due con una gara in meno, e riscattare il mezzo passo falso casalingo di domenica contro il Messina (1-1). Catania che scende in campo al “Partenio-Lombardi” per rimuovere dalle menti dei tifosi rossazzurri le nefandezze di Foggia.

Nonostante non facciano sfracelli, i “lupi” sono stati costruiti per un campionato di vertice e si nota dalle giocate del senegalese Kanoute, che ha un altro passo rispetto agli altri, di Carriero (ex del Catania poco pervenuto in rossazzurro), ma anche del tedesco Kragl. Ciononostante il primo e unico sussulto della prima frazione di gioco arriva al 38′ con la palla che carambola sulla testa di Murano dopo una respinta di Stancampiano su cross tagliato di Kragl ma la sfera si spegne di poco sopra la traversa.

Il Catania invece fa fatica a costruire gioco, a verticalizzare e a creare superiorità numerica. Attentissimi dietro Lorenzini e Monteagudo. Tiri in porta di marca rossazzurra non pervenuti nel primo tempo, che si conclude con l’ammonizione a mister Baldini e l’espulsione di Claiton dalla panchina per proteste.

Nella ripresa Baldini manda Provenzano negli spogliatoi, arretra Simonetti sulla linea dei centrocampisti e inserisce Biondi. Il gioco etneo ne giova quantomeno in termini di profondità così nasce il gol di Sipos che scatta sul filo del fuori e su prezioso assist di Cataldi beffa Forte con un diagonale. Purtroppo però Lorenzini commette un fallo giudicato da ultimo uomo dal direttore di gara e si fa espellere: dentro Pino, fuori Russini. Inevitabile monologo irpino che però produce solo qualche timida sortita offensiva e pochi brividi fino al 92′ quando la palla sfila lungo l’area piccola senza incontrare zampate vincenti dei lupi.

Catania che riscatta la debacle di Foggia come meglio non avrebbe potuto espugnando il “Partenio” con coraggio, determinazione e concentrazione massima. Bravi ragazzi.

Nel ricordo di Stefania, eternamente nei cuori rossazzurri

Sono passati dodici mesi esatti da quel 23 marzo 2021, giorno in cui la “nostra” Stefania è volata via tra lo stupore di tutti, una perdita che ha generato un immenso dolore ai tifosi rossazzurri, agli addetti ai lavori oltre che naturalmente alle persone più strette, in fin dei conti si continua tuttora ad accettare faticosamente la sua dipartita. 

Lei, simbolo iconico del rossazzurro, lei, che ha fatto gioire tutti noi per oltre trent’anni di carriera a fianco dell’elefante, lei, che attraverso la sua voce ha narrato le gesta memorabili ed eroiche della nostra squadra, della “sua” squadra, lei, soprannominata da tutti “The Voice” perché lei era la voce che riecheggiava nel suo tempio, come amava definirlo affettuosamente. 

Da un anno a questa parte, il suo posto è stato preso dalle sue meravigliose figlie, Giulia e Federica che, forse per una nostra soggezione emotiva o forse per altro, ricordano fortemente il suo timbro vocalico e vederle lì, in quella cabina in cui la loro mamma è diventata simbolo per eccellenza della storia etnea, suscita costantemente un crogiolo di forti emozioni e di commozione. 

Cara Stefania, sarai per sempre presente nei cuori di ogni tifoso rossazzurro, la tua voce riecheggerà sempre in ognuno di noi, continua a cantare le gesta dei rossazzurri da lassù con il tuo suono squillante e carismatico.

Per il Cataniaaaa ha segnato con il numero…. “

(Foto: SportWebSicilia) 

CATANIA
Avellino-Catania, le probabili formazioni del match del Partenio

Le ultimissime dai campi e le probabili formazioni di Avellino-Catania

Oggi pomeriggio, ore 14:30, presso lo stadio Partenio di Avellino, si recupererà l’incontro di campionato tra i padroni di casa e il Catania. Ad inizio mese, la gara non venne disputata a causa dell’abbondante precipitazione nevosa che colpì la città campana. Due squadre che vivono un momento poco esaltante. Gli irpini sono reduci dal pareggio col Messina per 1 a 1. Rossazzurri reduci invece dalla debacle con il Foggia con un 5-1 molto pesante per la squadra di Baldini.

Le ultimissime dai campi

QUI AVELLINO – Diverse assenze tra le fila degli irpini. Gautieri dovrà infatti fare a meno di ben sei elementi: Chiti, Matera, l’ex di turno Maniero, Di Gaudio, Scogamiglio e Mignanelli. Recuperato, invece Bove e il difensore Silvestri.

QUI CATANIA – Tre le assenze per mister Baldini: mancheranno gli “azzurrini” Greco e Moro e l’esterno d’attacco Russotto. Rientra invece l’attaccante Sipos, che ha scontato i due turni di squalifica. 

Le probabili formazioni del match 

AVELLINO (3-5-2): Forte; Ciancio, Dossena, Silvestri; Rizzo, Carriero, Aloi, Kragl, Tito; Kanoute, Plescia. ALL. GAUTIERI.

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Lorenzini, Monteagudo, Zanchi; Rosaia, Cataldi, Simonetti; Biondi, Sipos, Russini. ALL. BALDINI. 

 

Baldini fa mea culpa: “Non sono riuscito a isolare il gruppo dall’extracampo”

Un pronto riscatto: non ci sono altri programmi oggi nel pomeriggio del “Partenio-Lombardi” che stavolta si preannuncia soleggiato e dal clima primaverile. Mister Baldini fa mea culpa dopo la debacle di Foggia e, pur dovendo rinunciare a Moro e Greco che si sono aggregati alla Nazionale Under 20 e a Russotto infortunato, non molla un centimetro in vista dell’Avellino:

“Se becchi gol dopo 20 secondi e chiudi il primo tempo sul 5-0 vuol dire che sei crollato. Dopo tante vigilie trascorse con il patema d’animo dell’extracampo, che abbiamo sempre tentato di allontanare dai nostri pensieri, temevo che prima o poi la squadra crollasse. Colpa mia: stavolta non sono riuscito a isolare il gruppo dal contesto extracalcistico.

Avellino? Proverà a condurre i giochi ma il Catania ha una sua identità e proverà a non smarrirla ancora”.

 

Ancora Gautieri: “Mi aspetto una partita importante”

In vista del match contro il Catania, il tecnico degli irpini, Carmine Gautieri, commenta così lo stato fisico e psicologico dei suoi: 

Mi aspetto una partita importante, oggi finiremo di prepararla durante la rifinitura. Ieri c’è stato un’ora e mezza di discorso, abbiamo cercato di capire le sensazioni, provando a correggere gli errori, andando innanzitutto a rivedere. Bisogna fare la partita giusta, contro una squadra che ha un attacco importante, nonostante le difficoltà societarie. Calo fisico? Ho visto i dati del secondo tempo con il Messina, dove comunque abbiamo avuto tre occasioni da gol, e rispecchiavano i risultati degli allenamenti, in cui i ragazzi stanno lavorando bene e con grande impegno.

Il dopo Messina? Domenica, io avrei fatto la stessa analisi anche se avessimo vinto. Il risultato è importante, però se avessimo vinto avrei fatto la stessa identica analisi. Si è parlato dell’atteggiamento, del calo mentale, in questo confronto con i calciatori. Io sono abituato a far parlare anche loro, per capire dove sta il problema. Sotto il profilo fisico, avevamo dei problemi in alcuni giocatori, tra chi era acciaccato e chi era addirittura febbricitante. Hanno dato tutto. Oggi andremo a riguardare il Catania per capire dove ci possono far male, ma con il Messina il discorso si è concentrato sull’aspetto mentale, sulla cattiveria, sull’atteggiamento avuto nel secondo tempo. È un confronto che avremo sempre, così come lo abbiamo fatto dopo Andria, Paganese e Taranto. Questo è il mio modo di fare calci. I risultati si ottengono con il lavoro, con l’atteggiamento giusto e anche con la comunicazione giusta fra staff e squadra.

Squadra che ha mollato? Non vedo come una squadra possa mollare quando ha un obiettivo ed è un obiettivo così importante. Possiamo arrivare terzi, possiamo arrivare ancora secondi, il nostro obiettivo è guadagnarci il piazzamento migliore in ottica playoff. Non ha mollato la Vibonese che è ultima in classifica, non vedo perché dovremmo mollare noi che siamo lì, con degli obiettivi alla nostra portata. Nessuno ci ha messo sotto da quando ci sono io, ma quando non ci arrivi di tecnica e di tattica, devi metterci il cuore, devi avere l’atteggiamento giusto. Non si può prescindere da questo, il calcio è fatto di uomini e poi di calciatori. Noi dobbiamo cercare di lasciare un’impronta importante sotto il profilo dell’impegno, della rabbia e del gioco, cercando di rimanere equilibrati sempre, in ogni cosa che si fa. Noi lavoriamo sui dati che ci arrivano e ragioniamo in base a quei dati, abbiamo avuto e abbiamo dei problemi, questo lo sappiamo tutti. Ma questa squadra non ha mollato e non può minimamente mollare, con un obiettivo così importante alla portata“.

(Foto: Irpinianews)