Tifosi Mood – Alessandro Lauricella: “Pessimista pensando al 4 marzo”

Torna l’appuntamento settimanale con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Ai nostri microfoni risponde oggi l’amico Alessandro Lauricella, da qualche anno al Nord, ma grandissimo sostenitore dei colori rossazzurri. Con lui abbiamo fatto una bella chiacchierata sulle varie tematiche che riguardano il club dell’elefante. Buona lettura.

Alessandro, innanzitutto grazie per aver accettato questo nuovo invito. Come stai?

“Buongiorno ragazzi. Grazie per questa nuova intervista. Sto bene e sono in attesa, come tutto il popoli rossazzurro, su quello che sarà l’esito di questo nostro periodo, che potremmo benissimo sovrapporre alla pandemia che ci ha veramente stancati, sperando all’ultimo di avere un colpo a sorpresa per salvare il nostro Catania”.

Il Catania si avvicina al giorno dell’apertura delle buste. Pensi stavolta si presenterà qualcuno?

“Non sono molto positivo, anche per come è andata la prima asta, dove al cospetto di un’attesa di tutt’altro finale, un po’ tutti siamo rimasti delusi per come poi è realmente andata. Non so fino a che punto 500k in meno possano fare la differenza. O c’è già qualcosa di importante dietro le quinte e noi non ne siamo a conoscenza, o secondo me non si presenterà nuovamente nessuno”.

In questi giorni circola il nome di Benedetto Mancini possibile partecipante al bando. Che ne pensi?

“Facendo un giro sul web, non si leggono belle notizie su questo personaggio. Quindi, onestamente non sarei molto contento nel caso diventasse il nuovo proprietario del Catania. È vero che al momento siamo dinanzi ad una situazione con “o lui, o niente”. Pensare al niente, per me che sono una persona istintiva, avendo già vissuto una situazione analoga, è molto difficile, quasi insopportabile come situazione. Sarebbe tutto meno complicato se si partisse da una categoria sopra anziché dalla Serie D, anche perché non c’è garanzia che nei dilettanti arriverebbe un imprenditore forte”.

Spostandoci all’ambito sportivo, qual è il tuo parere sulla sconfitta dei rossazzurri con la Paganese?

“Beh, la Paganese è stata brava ad approcciare la fase difensiva una volta passata in vantaggio. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, e gli episodi hanno premiato più loro che noi, che comunque ci abbiamo provato in tutti i modi possibili a riagguantare il pari. Non ho visto un’involuzione nel gioco. Forse qualche elemento un po’ sottotono, come ad esempio Moro. Più o meno si è fatta una partita simile a quella con la Virtus F

Albertini
Alessandro Albertini, protagonista del momento in casa rossazzurra

E’ l’assoluto protagonista del momento in casa rossazzurra: Alessandro Albertini da Rovigo, terzino destro del Catania che ha ereditato la fascia destra da Luca Calapai e, da quel momento, è diventato titolarissimo, inamovibile e in ascesa perenne:

“Calapai? La sua partenza coincide con la ritrovata continuità con cui vengo messo in campo – spiega ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’-. Nell’ultimo anno e mezzo non sono riuscito a giocare con regolarità e per un giocatore con le mie caratteristiche è importante. Avellino? vedrete il solito Catania che rispetta l’avversario ma gioca a viso aperto e con personalità. I tifosi del Catania? non finiremo mai di ringraziarli, ammirano il nostro impegno anche in caso di sconfitta, hanno dimostrato un amore fuori dal comune”.

(Fonte Immagine: MfsSport.net)

Avellino: in vista del match col Catania dubbi e assenze pesanti

L‘Avellino, prossimo avversario del Catania (sabato 26 febbraio ore 14:30 allo stadio “Partenio”), fa la conta di infortunati, acciaccati e assenti certi. Mister Carmine Gautieri, a margine di Latina-Avellino, partita terminata a reti inviolate, ha fatto il punto:

“La speranza è recuperare Dossena per la partita col Catania? Sì. La perdita di Silvestri è pesante, oggi avevamo soltanto tre difensori a disposizione e sarà così anche la prossima gara.

Speriamo di recuperare almeno Dossena, è rimasto a casa per curarsi e aspettiamo questi giorni per valutare la situazione – riporta avellinotoday.it-. Maniero? Ha preso una botta, bisogna capire l’entità. Domani faremo sicuramente gli esami. Per quanto riguarda il discorso fisico, la squadra, negli ultimi 10-15 minuti, era un po’ in difficoltà.

Se pensiamo che nelle ultime partite, ben 8/11 hanno sempre giocato, hanno spinto, la cosa importante è quella di recuperare non solo i giocatori che sono fuori, ma anche quelli che stanno dentro, perché Plescia, Kragl, che oggi, avevano qualche problemino, hanno dato comunque tanto. Dobbiamo lavorare sotto l’aspetto fisico, del recupero e, di conseguenza, sotto l’aspetto tecnico-tattico”.

(foto: ottopagine.it)

Albertini
Albertini: “Dobbiamo fare un salto di maturità in certe partite”

Intervistato nel post-gara di Catania-Paganese, il terzino destro rossazzurro Alessandro Albertini commenta così la sconfitta arrivata tra le mura amiche: 

Il rammarico è tanto, anche stasera abbiamo perso un’occasione importante, secondo me era una partita sulla falsa riga della partita con il Picerno, dispiace anche perché creare occasioni per poi perdere partite così in cui l’avversario si chiude fa male e ci lascia basiti. Se perdiamo questo tipo di partite un motivo c’è, questi erano punti importanti che potevano proiettarci ad un altro tipo di campionato con tutte le difficoltà del caso“. 

Noi ringraziamo sempre i tifosi, anche se l’impegno c’è sempre stato, spingere l’acceleratore e non prendere punti fa molto male con tutto il rispetto per tutte le squadre che sono venute qui e hanno portato a casa i tre punti con il minimo sforzo. Dobbiamo fare un salto di qualità e di maturità in certe partite, dobbiamo cercare di racimolare questi punti che ci meritiamo“. 

Secondo me abbiamo fatto una grande partita, ma se si lasciano spazi e quando trovi squadre come la Paganese che si chiudono non è facile, abbiamo creato cinque, sei palle gol ma purtroppo sono risultate vane. Dobbiamo migliorare da questo punto di vista, anche perché non meritiamo questa posizione in classifica“. 

Sono sempre stato sul pezzo e questo mio momento personale coincide anche con la continuità, avere la fiducia del mister non fa altro che crescere il livello in campo. Ad Avellino andremo a giocarci la partita con grande rispetto per l’avversario, dando sempre il 100%“. 

(Fonte Immagine: MfsSport.net)

CATANIA
EDITORIALE MOOD – Catania, arrendersi è rinunciare alla rinascita…

Il nostro editoriale sulla sconfitta del Catania e su ciò che accade fuori dal terreno di gioco

Prima di fare un’analisi generale sul momento che vive la Catania calcistica, bisogna fare una premessa. Non si vuole muovere alcuna critica nei confronti della squadra e del mister. Nel massimo delle loro possibilità, stanno facendo un buon campionato. Di certo, non un campionato all’altezza della città, ma che viene accettato, forse fin troppo, perché fuori dal campo non c’è una situazione tranquilla. Lodevoli l’impegno e la volontà messe in campo, ma, purtroppo, solo con quelle non si va lontano. Dal portiere alla punta, il Catania è una buona squadra di Serie C, con alti e bassi, ma soprattutto con evidenti lacune e con limiti non indifferenti. 

Il k.o. interno con la Paganese, compagine molto abbordabile e a secco di vittorie esterne prima di ieri sera, la dice lunga. La squadra garibaldina e spensierata che non ha la pressione di fare risultato (strano a dirsi per una piazza importante come quella rossazzurra in terza serie) lontano dalle mura amiche, entra in crisi sul manto erboso del Massimino. Sette sconfitte casalinghe, forse un record per il Catania, non sono un caso. Quando i ragazzi di Baldini devono fare la partita, riaffiorano tutte le carenze del gruppo. La sconfitta con la Paganese, infatti, è la fotocopia di quella col Picerno e di tante altre gare perse in casa. Se la strada è spianata, il Catania diverte. Ma se la strada diventa impervia, il Catania diventa confuso e pasticcione. 

Certamente, ai ragazzi di Baldini non manca mai l’ostinazione a voler evitare, a tutti i costi, un risultato negativo. La squadra, nonostante le problematiche, non si arrende mai. Forse anche per questo più delle volte viene premiata dal raggiungimento di un risultato positivo. La tifoseria ne è ben consapevole. Mai si è preteso un risultato diverso da quello fin qui ottenuto, nonostante ad inizio stagione il direttore sportivo Maurizio Pellegrino aspirava ad un miglioramento della quinta posizione della stagione precedente. Mai sì è contestato il gruppo, nonostante degli scivoloni, compreso quello di ieri sera, che fanno salire il sangue alla testa, nonostante il presidente della Sigi Giovanni Ferraù parlava, in una conferenza pre-stagionale, di obiettivo promozione. 

Tuttavia, parlando di resa, si respira un’aria di rassegnazione, quasi di passività, dinanzi a tutto quello che evolve, giorno dopo giorno, attorno all’ambiente rossazzurro. Muovere una critica costruttiva, ogni tanto, forse potrebbe soltanto far bene. Lo fanno a Bergamo, dove la loro squadra del cuore dà spettacolo in giro per l’Italia e, a volte, anche per l’Europa. Perché non lo si può fare qui? Perché non si può, ad esempio, alzare la voce contro chi, incredibilmente, continua a girare attorno al Catania nonostante ciò che è successo nei mesi scorsi? Lo striscione esposto ieri sera dai ragazzi della Curva Nord, dovrebbe essere un martello battente che percuota le menti di chi ancora non ha ben compreso che non è il benvenuto. Contestare civilmente, così come lo si faceva in annate passate, potrebbe servire da monito verso chi pensa di improvvisare l’ennesima gestione inefficace.

Invece no. Ci si sofferma sui gol di Moro (sicuramente importanti), ci si sofferma sulle progressioni di Greco, ci si sofferma su una difesa più compatta con l’arrivo di Lorenzini, e soprattutto ci si sofferma sulle vittorie, sui pareggi o sulle sconfitte. La verità sostanziale, tuttavia, resta una: se giorno 4 non si presenta qualcuno di forte, di solido, tutte le cose scritte sopra avranno valore solo per gli annali nel tempo, ma il valore sarà pressappoco pari allo zero. La verità sostanziale è che se si continua sulla direzione presa, il rischio di vedere collassare definitivamente il gioco del calcio nella città dell’elefante, diventa sempre più concreto. Quando serve alzare la voce, far sentire il proprio dissenso (ripeto non contro la squadra o il mister), lo si deve fare. Altrimenti, la sensazione è quella di una celere resa…e arrendersi adesso, sarebbe come rinunciare a priori ad una rinascita, che così facendo rischia di restare una mera illusione. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Stampa catanese – E’ morto il decano del giornalismo Salvo Marinelli
Attraverso il seguente comunicato il Calcio Catania ha reso nota la scomparsa di un decano del giornalismo catanese, Salvo Marinelli, colto da malore ieri al “Massimino” poco prima di Catania-Paganese:
 
“Il Calcio Catania esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Salvo Marinelli, giornalista catanese che per decenni ha raccontato con puntuale partecipazione e grande passione le vicende rossazzurre.
Anche ieri, come sempre, Salvo aveva scelto di essere presente al “Massimino” ma è stato colto da malore, prima dell’inizio della gara. Immediatamente soccorso e quindi ricoverato in ospedale, è deceduto poche ore dopo. 
Alla famiglia Marinelli, sincere condoglianze”.
 
La redazione di Catania Mood si stringe attorno alla famiglia. 
 
(fonte foto: atvreport.it)
Prossima partita in casa del Catania con la nuova proprietà

Sui quotidiani leggiamo più o meno sempre le stesse cose. Non ci sono novità di rilievo riguardo alla cessione del ramo d’azienda sportiva del Calcio Catania, ed è questa l’unica certezza.

I nomi li conoscete già, le storie che si celano dietro tali identità ancora meglio, di forestieri e autoctoni, e sinceramente non ce la sentiamo di riempire fogli elettronici di nulla cosmico sapendo che tutti i detriti spaziali delle nostre m….. e sono destinati a finire in un buco nero.

Pertanto, non proferiremo parola sull’argomento se e fin quando non otterremo notizie ufficiali e di prima mano. Nel frattempo non bisogna perdere di vista la classifica che resta, al momento, l’elemento più rilevante per chi decidesse di aggiudicarsi l’asta competitiva. A proposito: la prossima partita in casa del Catania sarà il 5 marzo alle ore 17:30 contro il Monterosi: con la nuova proprietà (?).

(foto: blogisicilia.it)

Catania-Paganese: Tanto rammarico per l’occasione sprecata

La sconfitta di ieri sera brucia molto, sia per com’è arrivata, sia per i risultati dagli altri campi. Purtroppo i rossazzurri hanno gettato alle ortiche un’occasione ghiotta per allontanarsi ancor di più dalla zona play-out che ora dista solamente 4 punti, perdendo per 0-1 contro una modestissima Paganese che ancora non aveva mai vinto in trasferta nel corso di questa stagione. 

Quella di ieri sera è stata una partita ambigua, dal clima freddo riscaldato solamente dai tifosi presenti sugli spalti, una partita dove la posta in palio era importantissima. Purtroppo ci sono state tante occasioni sciupate dagli etnei, dal tiro di Biondi al sesto minuto, all’occasionissima di Russini con miracolo dell’estremo difensore Baiocco, dalle conclusioni di Freddi Greco al possibile rigore non concesso al 60′ per fallo su Albertini. 

Gli etnei ci hanno provato in qualsiasi modo, ma gli azzurrostellati dopo aver trovato il gol del vantaggio sull’unica conclusione in porta del primo tempo, hanno eseguito una manovra difensiva che non ha lasciato alcun spazio ai padroni di casa, costretti ad attaccare e a sbilanciarsi costantemente. 

Punti fondamentali per la Paganese, che non vinceva a Catania dalla stagione 1929-30, dall’altro lato c’è tanto rammarico e anche consapevolezza di aver sprecato una grandissima occasione. 

(Foto: Calcio Catania) 

Catania, Baldini: “Abbiamo buttato via parte del primo tempo”

Non può essere soddisfatto del risultato finale Francesco Baldini, allenatore del Catania ma, a dirla tutta, nemmeno del primo tempo offerto dai rossazzurri ieri sera contro la Paganese al “Massimino”:

“Sicuramente c’è da recriminare sul primo tempo perché non siamo stati aggressivi come al solito e forse ci siamo portati dietro le scorie dell’ultima partita vinta col Francavilla. Ci sono mancate un po’ di brillantezza e di concentrazione. Non ci è mai capitata la palla giusta, ma per il secondo tempo posso dire poco ai ragazzi.

Mi dispiace aver buttato via parte del primo tempo. Nella ripresa abbiamo giocato solo noi e la Paganese si è chiusa dietro. Non siamo stati brillanti stasera e ci è mancato in attacco, siamo stati poco lucidi. Ai ragazzi ho detto di alzare subito la testa perché tra quattro giorni giocheremo di nuovo e dobbiamo ricompattarci subito”.

(foto:calciocatania.it)

Catania-Paganese 0-1, le pagelle: Albertini instancabile, Moro sottotono

Le pagelle dei calciatori rossazzurri al termine di Catania-Paganese 0-1

Tre giorni dopo la vittoria sulla Virtus Francavilla, il Catania ritorna in campo per il recupero della terza giornata di Serie C. Avversario di turno la Paganese di mister Grassadonia, reduce da un periodo non proprio esaltante. Discorso inverso per i ragazzi di Baldini, che cercano il terzo acuto consecutivo e la seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche. Primo tempo opaco per il Catania che soffre una Paganese molto pimpante e ben organizzata. I campani trovano, infatti, la rete del vantaggio con un tiro dalla trequarti di Zanini. Il Catania prova a reagire, ma sono gli ospiti ad andare vicinissimi al raddoppio con Tommasini che si fa ipnotizzare da Sala. Ripresa con il Catania che le prova tutte proiettandosi in avanti, ma gli avversari chiudono tutti i varchi portando a casa tre punti insperati (primo successo esterno in campionato) costringendo il Catania al k.o. interno. 

Le pagelle dei rossazzurri


SALA 5,5 –
Qualche indecisione di troppo in uscita, ma è provvidenziale un suo intervento su Tommasini ad evitare lo 0-2. Poche colpe sul gol di Zanini. A pochi minuti dal triplice fischio finale, rischia di combinare una papera colossale, ma Zanchi evita il peggio. 

ALBERTINI 6,5 – Dai suoi piedi parte il cross per la testa di Russini, l’azione più ghiotta creata dai rossazzurri nella prima frazione. È l’ultimo ad arrendersi. Come un pendolino fa sali e scendi lungo il suo out di appartenenza, creandosi provvidenziale anche in fase difensiva. 

MONTEAGUDO 5,5 – Soffre il dinamismo degli attaccanti avversari. Sul finire del primo tempo si presenta in fase offensiva, ma non riesce a trovare il giusto impatto col pallone.

LORENZINI 6 – Anche lui soffre l’agonismo degli attaccanti azzurro-stellati. Prova ad impostare da dietro in più di un’occasione. Rispetto al compagno di reparto, riesce a tamponare meglio le avanzate avversarie, anche se pure lui non vive una giornata entusiasmante.

PINTO 5,5 – Non una gara esaltante per il fluidificante sinistro del Catania. Sul finire del primo tempo prova ad aumentare i giri del motore mettendo qualche buon pallone in mezzo, ma non riuscendo ad essere mai preciso. Finisce sul taccuino del direttore di gara. Dal 45′ ZANCHI 6 – Subentra a Pinto subito dopo l’intervallo. Spinge parecchio, forse fin troppo in alcuni frangenti. Miracoloso un suo intervento nel finale dopo un errore grossolano di Sala.

SIMONETTI 6,5 – Dei tre di centrocampo è quello maggiormente dinamico. Tanta corsa e personalità. Peccato per la palla che svirgola da posizione invitante. Dal 62′ SIPOS 5,5 – L’impegno non manca, ma davanti a Baiocco non riesce mai a rendersi pericoloso, anche perché non gli arrivano molti palloni.

CATALDI 6 – Soffre l’aggressività e la pressione dei centrocampisti azzurro-stellati, in particolar modo di Zanini. Prova ad impensierire Baiocco con una bordata da fuori verso la fine del primo tempo. Nella ripresa cala vistosamente, complice anche un po’ di stanchezza. 

GRECO 6,5 – Parte un po’ in sordina, poi esce fuori minuto dopo minuto, divenendo uno dei meno negativi. Su un suo colpo di testa, nasce probabilmente l’azione più pericolosa della sua squadra. Dal 78′ PROVENZANO S.V.

BIONDI 6 – Ha due buone chance, ma prima calcia alle stelle, mentre successivamente è meno veloce d suo marcatore che lo anticipa sul più bello. Viene richiamato ai box ad inizio ripresa. Dal 45′ RUSSOTTO 4,5 – Tanta corsa, ma pochissima precisione. Emblematico un suo tiro che finisce fuori dallo stadio.

MORO 4,5 – Serata da dimenticare per il capocannoniere del torneo. Sbaglia praticamente tutto, anche le cose più elementari. L’apice di un periodo che non lo vede nelle condizioni migliori.

RUSSINI 6 – Sicuramente il più vivace del terzetto offensivo, specialmente nella prima frazione di gioco. Conquista numerosi corner, mettendo in difficoltà la corsia di destra della Paganese. Cala nella ripresa, quando la stanchezza non lo fa quasi reggere più in piedi. 

 

ALL. BALDINI 5 – Serviva una vittoria per allontanare definitivamente la zona pericolante del torneo, invece, arriva una sconfitta che complica il cammino dei rossazzurri verso la salvezza. Un incidente di percorso che rischia di pesare molto per il Catania. Alcune scelte del mister appaiono poco comprensibili, come quella di mettere fuori un Biondi tutto sommato positivo al posto di un Russotto nullo. L’impegno della squadra non manca, ma nel contro delle occasioni, anche se il Catania poteva forse meritare qualcosina in più, emergono tutti i limiti di una squadra che, appena non girano al meglio i big, fa enorme fatica. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it