Catania: trasferta a Castellammare “salva”. Ma gli stipendi del 16 febbraio?

Nelle scorse ore era trapelata la notizia e ne eravamo al corrente. Stamani la “Gazzetta dello Sport” l’ha confermata e, nel pieno rispetto della precedenza alle testate giornalistiche quando si tratta di argomenti particolarmente sensibili, abbiamo atteso prima di divulgarla: il Catania ha avuto grosse difficoltà economiche a organizzare la trasferta di domani a Castellamare di Stabia e solo grazie alla benevolenza del calendario (le prossime due partite si disputeranno al “Massimino” contro Virtus Francavilla e Paganese), non dovrebbe incappare in ulteriori ostacoli di natura economica almeno per quanto concerne l’organizzazione delle partite.

Una situazione difficilmente gestibile anche dallo staff ma non si tratta solo di questo. Domani, oltre al match contro la Juve Stabia (ore 14:30), si riunirà anche il TFN (Tribunale Nazionale Federale) come avevamo anticipato nei giorni scorsi, per decidere sul -4 da infliggere al Catania per il ritardo nel pagamento degli stipendi ai tesserati.

Come se non bastasse, il 16 febbraio scatta la scadenza per il pagamento dei nuovi stipendi ai calciatori. Ci si chiede se i curatori fallimentari dispongano di una somma sufficiente ad ottemperare tutti i prossimi pagamenti, tasse incluse.

(fonte foto: calciocatania.it)

Catania Mood
Sparita la targa commemorativa in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti

La targa commemorativa posta fuori dallo stadio “Angelo Massimino”, in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, deceduto durante gli scontri di Catania-Palermo del 2 febbraio 2007, è stata asportata.

La notizia è trapelata da fonti vicine alla questura di Catania come riporta catanianews.it. La Digos ha avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto. La speranza è che, frattanto, possa essere celermente sostituita per restituire all’Ispettore Filippo Raciti e ai suoi cari ciò che gli spetta.

 

Picerno, mister Colucci: “Ottimo Catania. Reginaldo? Un ragazzino”

Mister Colucci si gode i tre punti ma ammette le difficoltà che ha dovuto fronteggiare in campo contro un Catania impreciso ma battagliero:

“Siamo partiti per fare un campionato tranquillo e il nostro obiettivo resta la salvezza. Il Catania ci ha messo in difficoltà ma è stato bravo il nostro portiere con qualche intervento importante. Adesso non c’è tempo di festeggiare, tra tre giorni saremo di nuovo in campo.

Siamo contenti del risultato, dobbiamo giusto rivedere qualcosa. Guerra sta facendo un ottimo campionato, Reginaldo? E’ un ragazzino che in allenamento non si ferma mai, Viscovo è un portiere di prospettiva: hanno disputato tutti una grande partita”.

(foto: avellinotoday.it)

Catania
EDITORIALE MOOD – Catania, nel silenzio…un finale rumoroso!

Il Catania si arrende al Picerno. Terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche, sesta stagionale al Massimino. Un record nefasto. Un finale nefasto, come quello che si è vissuto al termine della gara. Una gara strana, che il Catania non interpreta malamente, meritando probabilmente più dei zero punti conquistati al triplice fischio finale. Ma l’atmosfera che si respira sull’impianto sportivo catanese è davvero pesante, nonostante il rientro della Curva Nord. Un’atmosfera che, volente o nolente, influisce non poco sul rendimento dei rossazzurri, che danno il massimo, ma che scoraggiati da ciò che succede fuori, non riescono a riprendere lo svantaggio iniziale. 

È un Catania che vede delle novità importanti, su tutte lo schieramento fin dal primo minuto di Piccolo al posto di Biondi. Il posto dello squalificato Cataldi, invece, lo prende Rosaia nelle vesti del playmaker. Tutto invariato nella retroguardia, con la sola assenza di Monteagudo. L’inizio di gara è scialbo, con le due squadre che si studiano ma che non creano grossi pericoli. L’ennesima dormita difensiva porta al gol dell’ex Reginaldo, abile a ribattere in rete. I rossazzurri ci provano in diversi frangenti: prima con Simonetti e nella ripresa soprattutto con Sipos, che ancora una volta è impreciso sotto porta. Nulla da fare, lo sforzo del Catania va vanificato, e al fischio finale le due compagini vengono avvolte da un silenzio assordante.

Proprio così, un silenzio che, tuttavia, se si è colto in pieno ogni minuzia di quei momenti, fa un fragoroso rumore. Il Picerno che non esulta per una vittoria storica, i calciatori del Catania che vanno mesti sotto la curva quasi rassegnati ad un epilogo ormai vicino, e poi lo striscione della Nord, un ringraziamento alla squadra che si estende al mister che sa quasi di fine dei giochi. Insomma, il ringraziamento per questi ragazzi non può mancare, seppur anche ieri molti limiti si sono palesati, ma la sensazione è che, al netto delle dichiarazioni di Mularoni nel post-gara, all’orizzonte s’intravedono delle nubi nerissime che non promettono nulla di buono.

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Claiton: “Tanta amarezza, abbraccio dei tifosi davvero emozionante”

Intervistato nel post gara tra Catania e Picerno, il difensore rossazzurro Claiton parla così alla stampa:

Abbiamo avuto un avvio di gara importante, potevamo sbloccarla e sicuramente sarebbe cambiata un po’ l’inerzia del match, poi abbiamo preso gol sull’unica palla creata da loro complicando ulteriormente l’andazzo dato che poi si sono chiusi bene facendo fatica a trovare spazi. Ci abbiamo provato in tutti i modi, non è stato semplice, nonostante avessimo creato qualche occasione, non siamo riusciti a pareggiarla“.

Noi non abbiamo mai cercato alibi, andiamo avanti fino a quando sarà possibile sperando di avere al più presto notizie sul nostro futuro e anche sul futuro della società. Nella mia carriera non è mai successo di vivere un momento così complicato, però vivendo lo spogliatoio e vedendo il modo in cui noi abbiamo portato avanti la baracca nonostante le mille difficoltà, fa davvero onore. A nome di tutti volevo fare un ringraziamento ai tifosi che ci hanno applaudito dal primo all’ultimo minuto, quell’abbraccio sotto la curva credo sia stato davvero emozionante per tutti noi“. 

Nel nostro cuore credo ci sia tantissima amarezza sia per la sconfitta di oggi, sia per la situazione che ci circonda, abbiamo avuto sempre mille difficoltà dal 2 agosto ad oggi, ieri abbiamo avuto l’ennesima batosta a livello societario ma noi ci alleniamo tutti i giorni con tanto entusiasmo e tanta voglia. I tifosi ci hanno sempre sostenuto, anche stasera è stato davvero emozionante, speriamo di avere qualche notizia sia per noi, sia per loro, sia per la città“. 

(Foto:labaricalcio.it)

Catania, i pochi presenti allo stadio: un sostegno incessante

Encomiabili i pochi tifosi accorsi ieri pomeriggio al “Massimino”, in pieno approccio comportamentale di matrice baldiniana. I ragazzi, quanto ad abnegazione, anche ieri non hanno mollato l’osso fino al 94′ salvo, forse, smarrire fisiologicamente un pizzico di lucidità che gli avrebbe permesso di raddrizzare la gara. Ma come biasimarli?

Lo stesso hanno fatto i tifosi, ma la con la lucidità di sempre. Cori e sostegno incessanti, applausi sotto la Curva Nord e uno striscione breve ma eloquente: “GRAZIE MISTER GRAZIE RAGAZZI”. Anche chi non c’era, non tanti ma ne conosciamo qualcuno, ha acquistato il tagliando del match sapendo di non potervi assistere perché impossibilitato da cause di forza maggiore, offrendo il proprio piccolo ma prezioso contributo alla causa rossazzurra.

I ragazzi di mister Baldini, ieri di Luciano Mularoni, hanno accolto con entusiasmo, nonostante la sconfitta, l’invito della Curva Nord, raccogliendo appalusi, incitamenti e un altro messaggio: “SIAMO SEMPRE CON VOI, NON VI LASCEREMO MAI”. 

Anche gli altri settori dello stadio hanno partecipato all’abbraccio ideale, caloroso come non mai, perché più l’alito di vita si fa flebile, più la voglia di aggrapparsi alla luce della speranza si fa più accecante. E’ l’umano istinto di sopravvivenza. E’ l’atavico spirito catanese.

 

(fonte foto: lasicilia.it)

Catania Stadio
Catania: 10mila euro di incasso. Serve (e serviva) ben altro per sperare

Lungi da noi additare i tifosi come la causa dei mali rossazzurri, sarebbe ingeneroso per usare un eufemismo. Gli errori che stiamo pagando oggi sono eredità di annose nefandezze, dai “Treni del gol” agli sciagurati giorni nostri, tanto per intenderci.

Ma se il Catania perde in casa, rischiando di sprofondare nei bassifondi della classifica a pochi giorni dal verdetto del Tribunale Federale Nazionale che infliggerà un ulteriore -4 in classifica con ogni probabilità, e il piccolo contributo dei tifosi diventa piccolissimo, anche le residue (presunte) speranze di attirare qualche “pazzo” si assottigliano fino a scomparire.

Col Palermo, anche se a onor del vero il prezzo dei biglietti in curva era il doppio (10€ contro i 5€ di ieri), l’incasso fu di 95.286€. Se la matematica non è un’opinione, con la metà dell’incasso (poniamo 50.000€ a partita, quindi poco meno di 45.000 nette eccettuando le trattenute della Lega e il 10% da destinare alla squadra ospite ), e con la capienza attuale disposta dalle autorità, la cassa in mano ai curatori fallimentari avrebbe rifiatato (con sei partite casalinghe avremmo garantito loro un mese di esercizio provvisorio), utile a indire un’ulteriore asta competitiva o, tribunale permettendo, a proseguire comunque la stagione.

Sembra troppo tardi ormai. La sensazione avanza come un’ombra proiettata sul muro del pianto e, man mano che si avvicina a noi, sembra avvolgerci sotto un macabro mantello. Forse è vero che la speranza è solo un pretesto per ingannare la realtà ma, finché non ci comunicheranno ufficialmente che il Catania è stato radiato, estromesso e sparito dal mondo del calcio professionistico, è nostro preciso dovere immergerci nei suoi colori. 

(Fonte immagine: StadioNews.it)

Catania, Mularoni: “Non c’entra l’extra campo con la sconfitta”

Il Catania non riesce a pareggiare in casa col Picerno: uno 0-1 che brucia per stessa ammissione di mister Luciano Mularoni:

“Abbiamo tentato fino all’ultimo di pareggiare. S’è giocato a una sola porta, le occasioni sono state tutte di marca rossazzurra: con Moro, Simonetti, nel primo tempo con Piccolo, abbiamo sfiorato il gol. La difesa avversaria è stata abile a chiudere gli spazi, noi siamo stati sfortunati.

Non c’entra quello che stiamo passando fuori dal campo con la sconfitta perché nessuno si è tirato indietro, anzi abbiamo corso per tutta la gara. Perdere così brucia tanto”.

(foto: fsgc.sm)

Catania-Picerno: clima surreale in un “Massimino” quasi deserto

Da pochi minuti si è concluso il match dello stadio “Angelo Massimino” tra Catania e Picerno, valido per la ventiseiesima giornata di campionato di Serie C girone C e terminato con il risultato finale di 0-1.  

In un clima di assoluta stranezza si gioca al “Massimino” un match che sulla carta risulta essere importante ai fini della classifica ma che è diventato improvvisamente un match davvero triste sia per i rossazzurri in campo sia per i pochissimi tifosi accorsi allo stadio.

Come sappiamo, nella giornata di ieri è arrivato l’esito dell’asta competitiva che purtroppo è andata deserta, ed il bene, in questo caso il Catania, non è stato assegnato a nessun investitore. 

È un clima di assoluta tristezza soprattutto perché subentra la preoccupazione per il futuro della nostra squadra del cuore. Nonostante ciò i rossazzurri hanno cercato di imporre il proprio gioco ma obiettivamente è stato davvero difficile anche perché di fronte c’era un Picerno davvero in salute che ha sbloccato il risultato al 17′ minuto con l’ex della partita Reginaldo che trova il gol dopo un rimpallo della palla sulla traversa. 

Tanti sbagli e tante distrazioni che influiscono sulla prestazione odierna dei rossazzurri, Picerno che anche attraverso i cambi effettuati sembra essere molto più dinamico rispetto ai padroni di casa i quali per gran parte della ripresa non sono riusciti più a tenere il pallino del gioco creando davvero poco. 

Nonostante tutto, applausi a scena aperta per questi ragazzi che hanno cercato di dare il massimo anche oggi in cui non era facile mantenere la concentrazione. Malgrado la sconfitta è doveroso ringraziarli. 

Picerno, mister Colucci: “Catania? Sarà ancora più motivato”

Il Picerno teme il Catania ancor più dopo la notizia shock di ieri. Così l’allenatore dei lucani, mister Colucci nella conferenza pre-partita di ieri pomeriggio:

“Sarà ancora più motivato e compattato dalle vicende extra campo”, sostiene l’allenatore rossoblù. Il Picerno all’andata perse 0-1 in una partita storica per la cittadina lucana: la prima giocata nel calcio professionistico tra le mura amiche dello stadio “Donato Curcio”. E faranno di tutto per “vendicarsi” in campo di quell’esordio amaro.

(foto: avellinotoday.it)