Catania-Picerno, le probabili formazioni di oggi

Catania reduce da cinque vittorie in undici partite casalinghe, un bottino esiguo che deve essere rimpinguato. Grande assente sarà mister Baldini che sconta oggi pomeriggio la prima di tre giornate di squalifica. A centrocampo mancherà Cataldi, squalificato per un turno, per cui ci si attende l’impiego di Simonetti dal 1′ insieme a Provenzano e Rosaia per sguinzagliare Greco da compiti di interdizione.

In porta sarà confermata la presenza di Sala mentre in attacco torna arruolabile Russini e non è escluso il suo schieramento dall’inizio. Retroguardia con Pinto e Albertini esterni e Monteagudo e Lorenzini che dovrebbero agire da centrali confermando quanto visto a Torre del Greco dove hanno ben figurato. In attacco con l’intoccabile Moro, potrebbero agire Russini e Greco ma l’opzione Biondi, reduce da un’ottima prestazione, non è affatto da escludere.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI CATANIA-PICERNO

CATANIA (4-3-3): Sala; Pinto, Monteagudo, Lorenzini, Albertini; Rosaia, Provenzano, Simonetti; Greco, Moro, Russini. All. Mularoni. A disp.: Stancampiano, Ercolani, Claiton, Zanchi, Ropolo, Izco, Biondi, Russotto, Bianco, Piccolo, Sipos. 

PICERNO (4-2-3-1): Viscovo; Finizio, De Franco, Allegretto, Guerra; Dettori, Pitarresi; De Cristofaro, Reginaldo, D’Angelo; Parigi. A disp.: Albertazzi, Summa, Vanacore, Alcides Dias, Garcia Rodriguez, De Franco Setola, De Ciancio, Viviani, Di Dio, Vivacqua, Esposito, Carrà, Gerardi. All. Colucci.

 

ARBITRO: Bonacina di Bergamo (Valletta-Moroni).

 

Il debito di 3 mln può scendere o salire. E’ lì che si gioca l’ultima partita?

Tuttologi ed esperti del web. Nessuno escluso, anche chi scrive sia chiaro. Giornalisti e tifosi chiacchieroni e ignoranti in materia, tutti intenti a parlare e straparlare.

Ogni tanto un bel bagno d’umiltà non fa male. Pertanto riteniamo opportuno affidarci agli esperti, quelli veri, su scala nazionale. Non sappiamo di giornalisti-economisti-giuristi locali, magari non ne siamo al corrente, ma non ne conosciamo.

Un certo Marco Bellinazzo, che molti di voi sicuramente apprezzeranno e conosceranno, ha realizzato stamani un pezzo per il “Sole24ore” ricco di spunti e, soprattutto, corredato di un’analisi tecnica minuziosa ed esaustiva:

“Stando alla perizia consegnata dai consulenti tecnici d’ufficio nominati nella procedura fallimentare, si attesta intorno al valore di 2.850.000 euro, importo che potrebbe incrementarsi ove dovessero essere inclusi i debiti afferenti i dipendenti non tesserati, ma strettamente funzionali all’attività sportiva, pari a complessivi 457.000 euro circa; ma anche ridursi, ove venissero escusse in tutto o in parte le fideiussioni esistenti in Lega, con copertura degli emolumenti dovuti ai tesserati. Non rientrano nel conto eventuali compensazioni legate alle operazioni di calcio mercato”.

Per quanto ci è concesso conoscere di principi economici  e giuridici regolatori di questo benedetto ramo d’azienda attuale sotto l’egida della curatela fallimentare, abbiamo compreso che nello spazio d’apertura di questa forbice si gioca il futuro del Catania.

Il vero ostacolo agli imprenditori non è certamente rappresentato dal prezzo della base d’asta (ammesso che ve ne sarà un’altra), ma dal debito pregresso. Al massimo l’unione delle due componenti potrebbe fare la differenza per chi investe. Ora, se anche esistesse un potenziale investitore, potendo conoscere la cifra esatta del debito complessivo in anticipo, nonostante la differenza non crediamo sia generosamente cospicua, potrebbe anche decidere di investire sul Catania.

E’ un’analisi logica: la soglia di 1mln di euro come base d’asta verrà abbassata, poniamo caso, a 800mila euro. Ora, se il debito pregresso in virtù di una riduzione dovuta all’escussione della fideiussione (ossia il procedimento giuridico per mezzo del quale il soggetto beneficiario di una polizza fideiussoria assicurativa, stipulata a monte di un accordo, si trova in diritto di richiedere all’agenzia assicurativa (al garante) la somma garantita dal contratto di fideiussione), anche il monte debitorio, come la base d’asta, subirebbe un’inflessione.

La base d’asta pari a 1 milione, fissato dai consulenti tecnici d’uffici, è imputabile alla stima del patrimonio netto pari a 605.000 euro, relativo soprattutto alla struttura del settore giovanile ( che viene valutata 460.000 euro). Considerando anche la disponibilità di un “parziale recupero di quanto anticipato per il debito sportivo” di circa 400.000 euro, i curatori sono giunti alla cifra di 1 milione. Quindi dovrebbero rinunciare al recupero dei crediti nell’immediato per proporre un’asta a 600mila

Un risparmio di mezzo milione di euro, tra asta e debito, rispetto ai circa 2mln e 850mila, sarebbe già qualcosa. Ma se invece il debito pregresso incrementasse a causa dei debiti afferenti i dipendenti non tesserati? Avremmo bisogno di una risposta da parte degli esperti. Quelli veri. Sapere se l’imprenditore potrebbe conoscere i numeri esatti prima di versare la cauzione pari al 25% del prezzo offerto e procedere all’acquisto.

(fonte foto: optimamagazine.com)

Pellegrino: “Invito tutti i tifosi a sostenerci ancora una volta. Grazie Tribunale”

Durante la riunione tenutasi ieri sera con staff al gran completo e gruppo squadra, Maurizio Pellegrino, ha lanciato un appello alla città:

“Invito tutti i tifosi a sostenerci ancora una volta. Giochiamo contro il Picerno e dobbiamo pensare alla gara. La storia ha sempre prevalso su tutto, anche su questi momenti terribili, stringendoci più forte di prima”, si legge su “La Gazzetta dello Sport”.

Poi un ringraziamento al lavoro svolto sin qui dalla curatela fallimentare: “Ringrazio di cuore i curatori e il Tribunale per il lavoro svolto fino a oggi”, parole sincere sperando che vi sia un seguito immediato.

(foto: informasicilia.it)

 

Catania, riunione straordinaria a Torre del Grifo ieri sera

Ore 19:30. La notizia ufficiale dell’asta deserta dista già 3 ore e mezza. Il direttore dell’area sportiva, Maurizio Pellegrino, convoca d’urgenza una riunione con tutto lo staff tecnico, allenatori, giocatori e personale medico. 

L’appello accorato di Pellegrino è di affrontare il Picerno con lo stesso piglio di sempre, con la medesima tempra che ha contraddistinto la compagine rossazzurra finora, appellandosi all’orgoglio, a dispetto di punti di penalizzazioni già inflitti e che arriveranno con  ogni probabilità dopo la sentenza del TFN di martedì 15; contro il fallimento decretato dal Tribunale lo scorso 22 dicembre; contro il ritardo nella retribuzione ai tesserati e contro l’asta deserta:

“Spero che il club abbia un futuro – afferma su La Gazzetta dello Sport– Faremo il nostro dovere anche adesso che l’asta è andata deserta, entreremo in campo per dare tutto”.

(foto: livesicilia.it)

Catania Mood
Catania, prima asta deserta. Ora si spera in una eventuale seconda

Il ramo d’azienda calcistico del Calcio Catania, che era stato messo all’asta dal Tribunale fallimentare non è stato aggiudicato.

Asta deserta, sperando che i curatori fallimentari possano usufruire di una proroga dell’esercizio provvisorio della da parte del Tribunale, il che renderebbe possibile indire una seconda asta al ribasso. 

Tutto acquisirebbe un senso solo se ci fossero imprenditori realmente interessati.

Catania
Con le mani, con i piedi, con il cuore, con il…Ciao Ciao Catania

In qualsiasi caso: ciao ciao Catania! Due ore fa si è chiusa l’asta competitiva per l’assegnazione del titolo sportivo del Calcio Catania a chi, eventualmente, avesse inviato via pec l’offerta di base di 1 milione di euro.

Così, ancora una volta, ci ritroviamo a disquisire di destino a tinte rossazzurre. L’11 maggio 2014, in quel di Bologna, Catania perdeva la Serie A, conquistata con le unghie e con i denti dopo 23 anni di sciagure, di cravatte che ci strozzavano, di abiti eleganti che ci impoverivano e di valigie 24 ore ricolme di drammi sportivi anziché di tenui speranze. Sotto un palazzo c’è un cane pazzo…E i veri pazzi sono quei tifosi che non hanno mai smesso di crederci anche quando i signorotti in ghingheri ci spedivano negli inferi o quando la gestioni societarie hitchcokiane risolvevano la suspence con l’omicidio lento e doloroso del nostro Catania.

Bistrattati, maltrattati, umiliati: la storia del Catania, anche prima del 1993, è un libro maciullato dalle nostre lacrime, su cui imprimervi sorrisi è un lusso sporadico, sono quei lampi di gioia ballati al ritmo della Malaka-Dance, i baci rubati di Spinesi e Vargas, i “cucchiai” di Mascara da affondare su 1 kilo di gelato tutto per noi, metà fragola e metà gusto puffo.

La cantilena dell’anima, quella che risuona con disarmante regolarità nei nostri cuori intonando “Forza Catania”, senza “se” e senza “ma”, senza pregiudizi né sentenze, è un ritornello di speranza ma, soprattutto, di certezza. Non scambieremo mai un “ciao, ciao” con un “addio”. Ci siamo salutati lo scorso 22 dicembre, come due amanti segreti che scelgono di dissolversi nel vento del futuro, continuando a sedimentare un sentimento ineluttabile ma costretto a sciogliersi come neve al sole.

Siamo pronti a salutarci ancora. L’unica certezza, depositata nel caveau più inaccessibile dei nostri cuori, è che questo amore indissolubile non si può etichettare classificandolo sotto una categoria: A, B, C, D. L’alfabeto dell’amore per il Catania è costituito da caratteri alfanumerici speciali: 1946, 11700, C.C., 095, 95100. 

Sarà sempre e comunque un arrivederci, un “ciao ciao” con le mani, con i piedi, con la testa, con il cuore e, se vogliamo dirla tutta, anche un po’ di culo non guasterebbe.

(foto: Iamcalciocatania)

Catania davanti ad un bivio: rinascita o declino? Oggi la risposta

Dopo tanta attesa, è giunto il giorno della verità. È appena scaduto il termine ultimo per presentare le offerte atte a rilevare il titolo sportivo del Calcio Catania. Ancora qualche ora, quindi, è verranno aperte le buste con la speranza che possa esserci un aggiudicatario e che per il Catania possa trattarsi del giorno della rinascita definitiva. 
Un’atmosfera strana quella che si vive in città. I tifosi fanno la fila nei botteghini perché comunque domani, al netto di tutto, la squadra scenderà in campo contro il Picerno. Tuttavia, è inevitabile che il pensiero va lì. 

La sensazione è quella di essere, scusate la prima persona, come giornalisti, tifosi, addetti ai lavori, ma soprattutto sarà anche la percezione del mister e della squadra, davanti ad un bivio: rinascita da una parte, declino inesorabile dall’altra. Si, proprio così. Impossibile non pensare che da quello che verrà fuori oggi dipenderà gran parte del destino di questo club. Si perché, tra un epilogo e l’altro passa in mezzo un mare di differenze che cambierebbero anche il futuro imminente letteralmente. 

Qualora dovesse concludersi con una notizia positiva la giornata odierna, magari con una nuova proprietà che avrà le giuste competenze, non solo economiche, per rilanciare il calcio nella città dell’elefante, gli scenari prossimi potrebbero clamorosamente prendere una piega diversa ed impensabile fino a qualche giorno addietro. Con tutta la penalizzazione, che dovrebbe giungere martedì 15 febbraio, in caso di vittoria con il Picerno, il Catania rimarrebbe a soli cinque punti da quel decimo posto che garantirebbe l’accesso, insperato viste le condizioni stagionali, alla griglia dei playoff. L’entusiasmo eventuale di una nuova alba potrebbe spingere, anche grazie al sostegno della tifoseria, la squadra verso un finale di stagione da incorniciare. 

Tutto molto bello, ma poi bisogna considerare anche l’altra faccia della medaglia. Il rischio che le cose possano andare male purtroppo c’è. Quella sarebbe una risposta molto negativa perché significherebbe tante cose in un sol colpo. Una piazza che fino ai tempi d’oro finiva sui titoli da giornale come esempio da prendere, diventerebbe come un ago in un pagliaio. Vorrebbe dire che ormai questa è una piazza poco considerata, anzi poco appetibile, ed oltre ai risvolti negativi sportivamente parlando, ci sarebbero anche dei risvolti negativi a livello psicologico, perché significherebbe che il calcio in città ha poche chance di vivere. Una pugnalata grossa per una città molto legata alla squadra. 

Fonte immagine: NewSicilia.it

Catania
Difficile parlare di campo ma ci proviamo: Catania al gran completo

O sarebbe meglio dire “quasi”. Mister Baldini, che in campo però verrà sostituito da Mularoni per scontare la prima di tre giornate di squalifica, potrà disporre dell’intera rosa eccetto lo squalificato Cataldi. 

Contro il Picerno, sabato allo stadio “Angelo Massimino”, i rossazzurri avranno l’imbarazzo della scelta per schierare l’undici migliore. Occorre dare continuità alla vittoria di Torre del Greco e, perché no, anche al punticino raccolto ad Andria: si tratta pur sempre di due gare senza sconfitta anche se la trasferta pugliese si rivelò deficitaria dal punto di vista del gioco espresso.

Non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni ma la prevendita procede a buon ritmo, merito anche dei prezzi popolari (curve a 5€).

(foto: calciocatania.it)

E’ il “Catania-day”. Orari e scenari. Intanto Pellegrino racimola 300mila euro

Ore 12:00: scade il termine per presentare le offerte atte a rilevare il titolo sportivo del Calcio Catania in seguito al fallimento dichiarato dal Tribunale in data 22 dicembre 2021 che ha contestualmente affidato a tre curatori fallimentari l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio.

Ore 16:00: Apertura delle buste. Aggiudicatario, eventualmente, chi avesse offerto 1 milione di euro (base d’asta) e possieda i requisiti richiesti dal Tribunale. In caso di più offerte si procederà con un rialzo di 50mila euro alla volta per proseguire l’asta competitiva.

Ore 17:00: Eventuale gara competitiva qualora ci fosse più di un’offerta.

Sappiamo bene che, dopo aver sborsato 1 mln di euro per aggiudicarsi l’asta, l’acquirente dovrà farsi carico anche del debito sportivo accumulato dal Calcio Catania che ammonta a 3 milioni di euro, dilazionandone il pagamento entro il 30 giugno 2022.

A parte l’opzione della sparizione in caso di asta deserta, rimarrebbe il lumicino della proroga dell’esercizio provvisorio con ulteriore asta competitiva. 

Intanto la Gazzetta dello Sport stamani sottolinea il “tesoretto” raccolto da Maurizio Pellegrino durante la sessione di calciomercato invernale: 300mila euro che equivalgono alla gestione amministrativa di un mese di esercizio provvisorio.

(foto: blogisicilia.it)

Luca Moro: “Catania? E’ un appuntamento romantico. Ibra e l’Inter…”

 Luca Moro, bomber del Catania e futuro giocatore del Sassuolo sogna di incontrare Ibramihovic e di sfidare la difesa dell’Inter l’anno prossimo. Ma la città che rimarrà, unicamente e per sempre, il suo speciale trampolino di lancio è proprio Catania:

“Catania è un appuntamento romantico se ami il calcio, una tifoseria del genere è linfa vitale se ti piace lo sport.

Serie A? Non vedo l’ora di affrontare Ibrahimovic e la difesa dell’Inter”, ha dichiarato alla pagina Cronache di Spogliatoio.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)