Angelozzi: “Chi compra il Catania compra la storia di una città intera”

Guido Angelozzi, vecchia conoscenza del mondo rossazzurro è intervenuto in diretta nella trasmissione televisiva Corner andata in onda su Telecolor, lui catanese doc, attuale responsabile dell’area tecnica del Frosinone ed ex calciatore rossazzurro alla metà degli anni ’70, ha espresso il proprio pensiero per quel che riguarda lo scenario possibile in vista dell’asta di domani (11 febbraio):

Grande gara del Catania sul campo della Turris, complimenti all’allenatore ma anche a chi è rimasto in società. Ho vissuto un momento del genere a Bari ed in queste situazioni ci si compatta veramente tanto. Catania è una città importante con un grande pubblico, ci sono tante cose per essere appetibili verso chi ha voglia di investire seriamente. De Laurentiis a Bari ha investito e, se lo riporta, in B diventa un bel business“.

Il silenzio di questi giorni potrebbe essere preoccupante ma bisogna vedere anche cos’hanno fatto i curatori fallimentari. A Bari ricordo che ci furono tre aste. Io penso che qualcuno verrà fuori. Chi compra il Catania compra la storia di una città intera, non solo il parco giocatori. Stiamo parlando di una grande città come Bari. Lì c’erano tanti pretendenti per l’acquisto del club“.

(Foto: Frosinone Calcio)

ESCLUSIVA-Faccini (ag Iacoponi): “Catania? Se n’è parlato, ma…”

Nelle scorse ore il nome di Simone Iacoponi, ex giocatore del Parma Calcio, è stato accostato al Catania per quel che riguarda un possibile movimento da parte del direttore Pellegrino dal mercato degli svincolati. 

La nostra redazione è entrata in contatto con Paolo Alberto Faccini, procuratore del calciatore nativo di Pontedera, il quale cordialmente ci ha detto che ci sono state delle interlocuzioni con il club rossazzurro facendoci capire inoltre che sul suo assistito ci sono altri club interessati, ribadendo infine come la giornata di domani sia estremamente importante per il Catania e la sua gente. 

Attendiamo dunque con ansia la giornata di domani, decisiva per le sorti del club. 

(Foto: Footie Spot)

 

Catania, Pellegrino: “Chi acquista rilancia il calcio in una città che non vede l’ora”

Maurizio Pellegrino lo ha ribadito a più riprese durante il corso dell’ultima settimana: acquistare il Catania è diventata un’operazione conveniente:

“Siamo ottimisti, dobbiamo esserlo. Abbiamo il dovere di sperare che la soluzione sia la più conveniente possibile per il calcio cittadino – si legge su “La Gazzetta dello Sport”-. Se non continuassimo a sperare il meglio, credetemi, non avremmo neanche potuto scendere in campo. Mi aspetto un verdetto importante.

Chi acquista ora può investire e rilanciare il calcio in una città che non vede l’ora. Spifferi? Fino a oggi non ho colto indiscrezioni, ma in questi casi non sbandierano le proprie intenzioni, si agisce direttamente”.

(foto: livesicilia.it)

Tifosi Mood – Danilo Martolini: “Asta? Poco fiducioso, ma spero di sbagliarmi”

Ritorna l’appuntamento con la rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Nostro ospite oggi un tifoso trentennale dei colori rossazzurri: Danilo Martolini. Con il nostro invitato odierno abbiamo chiacchierato sulla sua passione per il club dell’elefante, chiedendo anche il suo parere sulle vicende che riguardano l’extra-campo, a 24 ore dall’asta competitiva che dirà tanto sul futuro del club. 

Ciao Danilo, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito della nostra redazione. Come stai?

“Ciao e grazie a tutti quanti voi per l’opportunità che mi state dando di poter parlare della mia squadra del cuore”.

Ti va di raccontarci della tua passione per il Calcio Catania? Da quanto tempo segui questi colori?

“Certo. Sono tifoso del Catania praticamente da sempre. All’età di otto anni andai per la prima volta allo stadio grazie a mio padre e a mio fratello che mi portavano con loro. Dall’età di vent’anni mi sono sempre abbonato in Curva Sud, non perdendo mai un anno. Quando non posso andare allo stadio per vari motivi, non mi perdo per nessuna ragione la partita in televisione”.

Se dovessi indicare quattro calciatori degli ultimi anni che ricordi con maggior nostalgia, che nomi faresti?

“Beh, di calciatori ne sono passati tanti che sono rimasti nella storia. Tuttavia, se dovessi fare farti dei nomi in particolare ti direi Mascara, Spinesi, Baiocco e Lodi. Questi sono certamente i calciatori che ricordo con maggior nostalgia”.

Parlando dell’attualità, come giudichi il campionato del Catania fin qui?

“Parliamo di una stagione molto particolare, purtroppo culminata con il fallimento dello scorso 22 Dicembre. Non mi aspettavo un campionato diverso. La squadra è molto giovane e ci sono molti calciatori alla prima esperienza in una piazza così importante per la Serie C”.

Domani sarà il giorno fatidico in cui si scoprirà se ci saranno offerte per acquisire il titolo sportivo del Catania. Quali sono le tue sensazioni?

“Se devo essere sincero, non nutro molta speranza. Da tifoso è normale che ci spero e che auspico il meglio per la squadra della mia città. La speranza è enorme, perché sarebbe importantissimo non perdere il titolo sportivo e mantenere la categoria. Comunque ormai restano altre 24 ore e scopriremo che ne sarà di noi”.

Falconieri, ex Catania, firma con il Martina. Ricordate quel gol da cineteca? (VIDEO)

Voglia di Catania, voglia di amarcord. Mentre la Catania calcistica si gioca il proprio futuro, con un pizzico di malinconia e con il cuore ricolmo di speranza abbiamo appreso un’ufficialità di mercato che ci riporta indietro fino al 24 maggio 2009: il Catania batte 3-1 il Napoli al “Massimino” dopo una partita apertissima e piacevole per il pubblico sugli spalti.

A suggellare la vittoria rossazzurra ci pensa Vito Falconieri da Brindisi con un gol strepitoso, siglando il 3-1 finale. Oggi l’ex attaccante del Catania, classe 1986, ha firmato con il Martina Franca (Eccellenza – Girone B), e subito è riaffiorato il suo mancino magico.

VIDEO DI CATANIA-NAPOLI 3-1 (24/05/2009) (Gol di falconieri al minuto 3,00)

 

(fonte foto: perugia24.net)

Catania
Moro e il cassiere catanese che si è inginocchiato davanti a lui

Ventiquattro ore di speranza e di timore. A smorzare la paura e stemperare la tensione, un aneddoto che Luca Moro ha raccontato alla nota pagina “Cronache di Spogliatoio”:

“Ero in coda al supermercato e il cassiere, tifoso rossazzurro sfegatato, mi ha riconosciuto e ha deciso di lasciare la sua postazione per inginocchiarsi davanti a me come per venerarmi! I presenti sono scoppiati a ridere!”.

Passione rossazzurra, teatralità tutta catanese: il commesso ha pensato bene di omaggiare platealmente il bomber del Catania, tra il serio e il faceto. Sono ore ad alto contenuto emotivo per tutti i tifosi del Catania, strapparci un sorriso non era impresa facile.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Catania: domani il giorno della verità. Gli scenari possibili

Domani sarà il giorno della verità per il Catania. Tre gli scenari possibili, perché il quarto farebbe troppo male e non vogliamo inserirlo nel novero delle opzioni praticabili, pur elencandolo per puro dovere di cronaca:

-la cessione del titolo sportivo a un’eventuale nuova proprietà che avrà inviato una pec ai curatori fallimentari per partecipare all’asta pubblica;

-proroga dell’esercizio provvisorio nel caso in cui non pervenisse alcuna offerta (la scadenza è prevista per il 28 febbraio;

-indire un nuovo bando;

-la fine.

La Gazzetta dello Sport, edizione odierna, traccia l’iter da seguire:

“L’asta di un milione, gli altri 3 da versare strada facendo, il rilancio da assicurare tramite un piano industriale: oggi acquistare il titolo è conveniente visto che prima servivano circa 60 milioni. Questo è accaduto perché la SIGI non ha ricapitalizzato e non ha presentato, nell’udienza prefallimentare, un piano industriale”.

(Fonte immagine: NewSicilia.it)

Monteagudo elogia Izco: “E’ come un fratello maggiore per me”

Nell’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”, Juan Cruz Monteagudo ha speso parole d’elogio nei confronti di Mariano Izco, suo idolo ai tempi del Catania argentino in Serie A e, oggi, compagno di squadra, amico, traduttore simultaneo e mentore:

“Mariano è come un fratello maggiore. Il primo giorno mi ha accolto, mi ha aiutato, mi ha fatto da traduttore. E’ tutto: compagno, insegnante d’italiano, consigliere. Mi fa sentire più sicuro, più vicino a casa mia”.

Monteagudo ha svelato che da ragazzino giocava alla PlayStation con il Catania di Simeone dove militava anche Mariano Izco.

(fonte foto: lasicilia.it)

Mood in campo – Mente libera da ogni pensiero e massima concentrazione

Mood in campo” è la nuova rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore. 

L’importante vittoria di Torre del Greco catapulta letteralmente i ragazzi di Baldini verso un entusiasmo notevole presente sicuramente per gran parte di questa settimana che culminerà con la sfida di sabato tra le mura amiche del “Massimino” contro una delle sorprese del campionato: il Picerno. 

Ebbene sì, il match che ci attende non sarà di certo di facile portata dato che gli ospiti verranno in Sicilia per portare a casa dei punti necessari per il loro obiettivo finale nonché la permanenza in Serie C, d’altro canto per i lucani si tratta della seconda partecipazione in un campionato professionistico dopo l’esperienza della stagione 2019-20. 

Il Catania come detto arriva alla sfida di sabato con l’entusiasmo alle stelle in virtù della prestazione di notevole caratura contro la Turris, un 1-3 roboante contro ogni pronostico. Di mezzo però c’è la fatidica data dell’11 febbraio, esattamente il giorno prima del match, in cui è prevista l’asta per l’assegnazione del titolo sportivo che potrebbe dare nuova vita o meglio nuova linfa all’intero ambiente. Mister Baldini però ha sempre cercato di “distrarre” i propri ragazzi da ciò che potrà succedere l’11, chiedendo massima concentrazione sui campi verdi di Torre del Grifo lasciando la mente libera da ogni pensiero per focalizzarsi su allenamenti e sui futuri match da giocare (si spera). Rossazzurri che dovranno fare a meno dello squalificato Riccardo Cataldi, ammonito con diffida nella sfida di Torre del Greco, al suo posto possibile chance per il neo acquisto Pierluigi Simonetti affiancato da Rosaia e uno tra Provenzano e Greco, con quest’ultimo che potrebbe giocare anche nei tre davanti, in rampa di lancio sicuramente Alessandro Albertini, galvanizzato anche dal gol alla Turris che ha scacciato via i pensieri negativi legati al clamoroso errore della sfida casalinga contro il Catanzaro che è costato caro ai rossazzurri. 

Gli ospiti lucani invece sono reduci dal roboante 3-0 casalingo contro i biancoverdi pugliesi del Monopoli, una vittoria abbastanza agevole che ha portato gli uomini allenati da mister Leonardo Colucci ad occupare la decima casella nella classifica generale entrando nella mini classifica per i play off, raggiungendo quota 33 e salvezza sempre più vicina dunque per i rossoblù che distano solo 4 lunghezze dai rossazzurri a quota 29. In grande spolvero l’ex di turno Reginaldo che ha già siglato quattro gol, l’ultimo dei quali nella sfida del “San Filippo” contro l’ACR Messina, divenendo il vice capocannoniere dei lucani dietro solo a Federico Gerardi che ha già il proprio nome nel tabellino per ben cinque volte. Il quadro è decisamente scarno, ci racconta di un Catania imbattuto nei tre precedenti tra le due squadre: tre vittorie rossazzurre, due nella stagione 2019-20 e una vittoria per 0-1 nel match di andata di questo campionato.

Biondi Catania
Player Of The Week – Biondi, il “10” che non incanta, ma che convince

Il numero 10 è divino poiché perfetto, in quanto riunisce in una nuova unità tutti i principi espressi nei numeri dall’uno al nove. Per questo motivo il numero 10 è anche denominato Cielo, ad indicare la perfezione di tutte le cose. Anche nel mondo del calcio, lo sport per eccellenza, il numero 10 ha un significato prestigioso. Chi porta questo numero sulle spalle è, o dovrebbe essere, indubbiamente il calciatore simbolo di quelle squadra. L’elemento da cui ci si aspetta estro, fantasia, genialità, molto più della sostanza del calcio, ovvero i gol. 

Nel Catania il numero dieci da questa stagione staziona sotto il nome di un giocatore emblema dell’essere catanese: Kevin Biondi.
Classe ’99, nato proprio ai piedi dell’Etna, il centrocampista rossazzurro ha avuto ed ha l’onore di indossare un numero che negli anni ha riempito le maglie di calciatori rimasti nella storia rossazzurra. Da Manca, a De Zerbi, passando per Mascara e per finire con Lodi, tanto per citarne alcuni. Una responsabilità importante, perché quel numero diverso da tutti gli altri ti “obbliga” ad estasiare il pubblico e a regalare la giocata che lascia con la bocca aperta. 

Il ragazzo “marca liotru”, ritornato a Catania dopo la celere esperienza in Serie B con la maglia nero-verde del Pordenone, partito in sordina nella fase iniziale del campionato, ha pian pianino guadagnato la titolarità divenendo ultimamente uno dei calciatori più utilizzati da mister Baldini. Kevin ha cercato di ripagare la fiducia del suo allenatore provando a sfoderare delle prestazioni che confermassero la buona intuizione del suo tecnico. Una risposta importante, ad esempio, la si è avuta nella partita più importante per un catanese come Biondi, il derby vinto contro il Palermo lo scorso 12 dicembre.  Quella fu certamente la sua miglior prestazione, dove mancò soltanto la via della rete, che per l’impegno profuso avrebbe pur meritato. 

Una permormance quella, che lasciava ben sperare: finalmente il talento tanto discusso da chi lo ha visto crescere riesce a deliziare anche con la maglia della prima squadra. Tuttavia, dopo quella prova soddisfacente, Biondi è sembrato ritornare agli standard soliti: un calciatore che sembra possedere una buona dose di tecnica, ma che non riesce a convincere pienamente dando le giuste risposte sul campo. Persino nella gara di domenica pomeriggio a Torre del Greco, dopo un primo tempo opaco, ha cercato di partecipare al pomeriggio positivo del resto della squadra cercando con insistenza la via della rete, ma non riuscendo a lasciare il segno. 

Insomma, Biondi deve ancora crescere, questo è fuor di dubbio, e seppur ancora non incanta, nonostante il 10 che porta sulle spalle, la fiducia che gli dà mister Baldini fa ben sperare sul fatto che, passo dopo passo, questo ragazzo potrà definitivamente spiccare il volo e dimostrare le sue qualità, che certamente ci sono. Magari la stagione particolare che si sta vivendo influisce e non poco. Chissà se con una nuova proprietà Biondi non potrà essere il calciatore simbolo su cui rifondare un nuovo undici. Staremo a vedere, ma è fuor di dubbio che ancora Kevin deve dimostrare tanto e dare le risposte a chi, magari, non è contento dell’andamento altalenante della sua stagione.