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Turris-Catania, le probabili formazioni del match del “Liguori”

Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Turris-Catania

Il Catania ancora in trasferta. Stavolta banco di prova sarà il “Liguori” nella sfida alla Turris. Rossazzurri reduci dal pareggio in casa della Fidelis Andria. Corallini che arrivano dal k.o. in casa del Monopoli. Confronto, quindi, tra due compagini che vivono momenti differenti. I siciliani sono a secco di vittorie da cinque turni e stazionano nella parte medio-bassa della classifica. Situazione opposta per i campani che, invece, si trovano al quinto posto della graduatoria, a soli tre punti dal secondo posto. 

Le ultimissime dai campi

QUI TORRE DEL GRECO – Mister Caneo per la sfida al Catania conta più rientri che assenze. Tornano a disposizione, infatti, Loreto e Santaniello. Scontata la squalifica per Esempio, che sarà disponibile oggi pomeriggio. Tra le assenze, invece, Finardi, D’Oriano e Lame. Non disponibile anche il giovane Varrutti, che nella sfida contro il Monopoli ha subìto una violenta pallonata al torace. 

QUI CATANIA – Così come ad Andria, Baldini avrà tutta la rosa al completo ad eccezione del giovane difensore Pino. Grande ex della sfida il difensore Lorenzini. Il centrale sarà molto probabilmente in campo fin dal fischio iniziale. In avanti, dopo la bella prestazione condita dal gol che ha permesso alla sua squadra di pervenire al pareggio probabile partenza dal primo minuto per Russotto

Le probabili formazioni del match

TURRIS (3-4-3): Perina; Manzi, Sbraga, Esempio; Ghislandi, Franco, Tascone, Loreto; Giannone, Leonetti, Pavone. ALL. CANEO.

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Claiton, Lorenzini, Zanchi; Greco, Cataldi, Rosaia; Russotto, Moro, Russini. ALL. BALDINI. 

Dott. Torrisi: “Spostamento mentale dell’obiettivo. Ecco cosa è successo”

Quante volte abbiamo attribuito al “fattore psicologico” una sconfitta? E quante altre abbiamo additato l’allenatore di turno per un atteggiamento troppo rinunciatario in campo dovuto “all’approccio psicologico” alla gara? Per non parlare di quei giocatori, lungodegenti, che tornano in campo dopo mesi di infortunio e giocano col freno a mano tirato per timore di recidive.

Altri, poi, senza una apparente motivazione valida, giustificata da guai muscolari, tendinei o quant’altro, spariscono dalla circolazione per diverso tempo e poi tornano in campo ammettendo di aver sofferto di depressione, di stati d’ansia e/o di panico.

Per questo “Catania Mood” ha pensato di introdurre un’interessante analisi psicologica, condotta dallo Psicologo dottor Michele Torrisi, esperto in neuropsicologia e ricercatore sanitario presso IRCCS centro neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, ma catanese DOC e grande tifoso dei colori rossazzurri.

Il Catania sembra essersi appiattito dal punto di vista della foga agonistica e della voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Una prerogativa che lo aveva contraddistinto fino al pareggio di Bari. Poi cosa pensa che sia successo?

“Si è verificato uno spostamento mentale dell’obiettivo, un processo inconsapevole, inconscio. I ragazzi hanno ormai introiettato ormai la classifica in cui si trovano e si è verificata la convinzione che la dimensione di classifica possibile sia solo quella e, pertanto, si deve lottare solo per la salvezza. Mentre prima essere nei playoff o a pochi punti, trasmetteva mentalmente ai giocatori uno standard diverso.

E’ ovvio che la causa di tutto questo risieda nei problemi societari, nei problemi economici, la smobilitazione di tanti giocatori e i dubbi sul futuro, hanno determinato questo spostamento mentale dell’obiettivo, questo collocarsi mentalmente in una dimensione di lotta per la sopravvivenza  e null’altro. E’ come se i giocatori avessero assimilato questo messaggio: sopravvivenza della società e, per noi, sopravvivenza della categoria, parlando di calcio giocato”.

A livello mentale, il Catania esce rafforzato o indebolito dal calciomercato invernale? Ceduti Maldonado e Calapai sono arrivati Lorenzini e Simonetti. Lo spogliatoio ha bisogno anche dei cosiddetti “senatori”, nella fattispecie Calapai, come può Baldini ovviare a questa lacuna umana ancor prima che tecnica?

“A livello mentale esce rafforzato. Un giocatore che arriva in una squadra è motivato. I giocatori arrivano carichi, vogliono farsi notare e fare bene al di là di come andrà a finire. Baldini deve fare leva sulla motivazione che ogni calciatore ha, al di là della maglia che indossa, di fare bene, perché il giocatore avrà osservatori addosso anche se il Catania, malauguratamente, dovesse sparire. Ciò che succede in società non deve inficiare quel sano egoismo tipico del calciatore neo arrivato che potrebbe fare bene a se stesso, alla propria carriera individuale, ma che gioverebbe anche alla squadra”.

Brutta sconfitta in casa col Catanzaro e brutto pareggio ad Andria. Come ritrovare voglia e risultati per evitare di rimanere invischiati nei bassifondi della classifica? Intanto la scadenza dell’11 febbraio, relativa all’asta competitiva, incombe…

“Secondo me non manca la voglia. La voglia c’è e la “società”, se cosi si può definire ad oggi, deve cercare di favorire momenti extracalcistici cercando di rendere il gruppo sempre più coeso soprattutto per favorire l’inserimento dei nuovi innesti. Devono cementare questa unione tra calciatori organizzando cene e altri svaghi.

Abbiamo visto come la Nazionale di Roberto Mancini favorisse questi momenti extracalcistici che hanno contribuito alla vittoria dell’Europeo. Il Catania si trova in una situazione molto particolare e, pertanto, tali accorgimenti che esulano dall’ordinario dovrebbero essere adottati a maggior ragione”.

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Avv. Giuseppe Rapisarda: “Asta? Ho poche informazioni e nulla di certo”

Con immenso piacere, diamo la parola ad un nostro grande amico e seguace, l’avvocato Giuseppe Rapisarda a cui abbiamo chiesto qualche aggiornamento sulle vicende che tengono banco. Si è disquisito del mercato, delle ultime prestazioni e, soprattutto, dell’asta competitiva. 

Giuseppe, innanzitutto ti rinnovo i ringraziamenti da parte di tutta la redazione per questa nuova intervista. Come stai? Guarito dal Covid?

“Buona giornata a tutti voi della redazione. Non mi dovete alcun ringraziamento, perché ho solo riconoscimento della serietà dei vostri articoli. Per quanto riguarda il Covid, sono ancora alle prese con qualche strascico antipatico che presto tuttavia metterò alle spalle”.

Meno di una settimana e scopriremo chi e se qualcuno ha partecipato all’asta competitiva. Hai informazioni in merito?

“Beh, per quanto riguarda l’asta competitiva, rispondendovi con tutta onestà ho poche informazioni e quelle in mio possesso coperte da segreto professionale. Ad ogni modo, ancora non c’è nulla di certo tuttavia su ciò che potrà succedere”.

Da pochi giorni si è concluso il calciomercato: dovessi dare un voto al lavoro di Maurizio Pellegrino, che voto daresti?

“Diciamo che il contesto attuale non gli ha permesso di poter fare di più. Oggettivamente, le condizioni sono davvero anomale. Proprio per questo, il lavoro del direttore del Catania Maurizio Pellegrino non è giudicabile, se non apprezzabile per l’impegno profuso”.

Il Catania e gli errori difensivi: attribuisci questi ultimi ai limiti dei difensori rossazzurri, o pensi il problema nasca anche da un problema tattico?

“Bella domanda. A sentire Baldini sono errori singoli e a ben guardare non ha tutti i torti. L’impressione, tuttavia, è che si possa e debba fare di più anche come disposizione tattica generale. Troppi gol da palle inattive o beccati con analoghi cross dalle fasce che ci vedono puntualmente pasticcioni o letteralmente in bambola”.

Infine, da ottimo avvocato quale sei, ti chiedo: qualora ci fosse qualcuno che si aggiudicasse l’asta, quali sarebbero successivamente gli altri step?

“Ottemperare immediatamente alle condizioni poste per l’acquisizione delle società di calcio professionistiche dalle NOIF. Quindi, prendere contatti da subito con Federcalcio e Co.Vi.Soc per acquisire il titolo sportivo dopo avere acquisito il ramo di azienda sportiva dal Tribunale. In modo parallelo parlare coi curatori per prendere in gestione Torre del Grifo e porre le basi, le premesse, affinché torni nella piena proprietà del nuovo Catania”.

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Turris-Catania, il “Liguori” campo infelice per i rossazzurri

Lo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco rappresenta un vero e proprio tabù per i rossazzurri che nel corso delle varie sfide contro la Turris non sono riusciti quasi mai a portare a casa l’intera posta in palio. 

Sono otto i precedenti giocati in terra corallina tra le due compagini e, statistiche alla mano, individuiamo solamente una vittoria etnea nella lontana stagione 1974-75 in cui gli uomini allenati da mister Rubino tornarono vittoriosi dal “Liguori” battendo i padroni di casa per 0-3. 

Negli altri precedenti, individuiamo dunque un netto predominio dei corallini con quattro vittorie e tre pareggi. L’ultima vittoria dei padroni di casa risale allo scorso anno, partita terminata con il risultato finale di 1-0 grazie alla rete di Fabio Longo, calciatore nativo di Caserta, oggi in forza ai campani dell’Afragolese. 

Quel match fu determinante in casa Catania, dato che in seguito alla sconfitta, mister Giuseppe Raffaele venne sollevato dall’incarico di allenatore per lasciar spazio a Francesco Baldini, tuttora alla guida degli etnei. 

Pellegrino: “Svincolati? Solo se funzionali. Viviamo con profonda speranza”

Maurizio Pellegrino ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” dove ha parlato di calciomercato e futuro del club:

“Grazie alla disponibilità e all’impegno dei curatori abbiamo la possibilità di guardarci intorno. Se ci sarà la necessità di prendere uno svincolato per completare la difesa lo faremo. Ma deve essere funzionale al gioco, non un nome ‘tanto per’.

Non è una situazione semplice, la viviamo come una speranza, un nuovo inizio possibile che possa rilanciare definitivamente il calcio catanese. Viviamo questi giorni con profonda speranza, lo meritano i tifosi, chi ha a cuore e passione verso questi colori”. 

(foto: livesicilia.it)

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Tifosi Mood – Dario Russo: “Società vincente, altrimenti col calcio si chiude”

Eccezionalmente di sabato, torna l’appuntamento con la nostra rubrica dedicato ai tifosi del Catania. Risponde alle nostre domande Dario Russo. Ospite assiduo della nostra redazione, con il nostro amico e tifoso rossazzurro abbiamo chiacchierato sugli argomenti che tengono banco in casa Catania. 

Dario, benvenuto sulla nostra rubrica dedicata interamente ai tifosi del Catania.

“Grazie a voi per l’invito. È un piacere poter rispondere alle vostre domande sul Catania”.

Da tifoso, per l’appunto, come valuti le ultime prestazioni del Catania?

“Le ultime prestazioni del Catania non sono state in linea con le belle prestazioni a cui avevamo assistito nel girone d’andata, come per esempio la vittoria nel derby col Palermo. Non so a cosa sia dovuto questo calo. Probabilmente ha influito la situazione societaria poco chiara, ma anche alcune scelte di Baldini che non sono state molto convincenti”.

Si è da poco concluso il mercato: ti aspettavi di più o di meno rispetto a ciò che è stato fatto?

“Per quanto riguarda il mercato di gennaio, io non mi aspettavo nulla. Senza avere una società strutturata alle spalle, era quasi impossibile aspettarsi una campagna acquisti di alto profilo. Alla fine i migliori giocatori sono rimasti quasi tutti, fatta eccezione per Calapai e Ceccarelli. Queste sono state delle perdite importanti, perché costituivano una delle due catene esterne della squadra che purtroppo adesso è monca”.

Quali sono le tue sensazioni riguardo l’asta competitiva? Pensi possa esserci una fumata bianca?

“Da tifoso, mi auguro che ci sia qualcuno di serio che abbia le competenze per poter rilanciare il Catania, anche perché se non dovesse esserci nessuno in grado di investire 3-4 milioni, forse è meglio che il calcio a Catania svanisca definitivamente, perché di altre esperienze simili a quelle della SIGI non se ne sente il bisogno. Il calcio è una cosa seria e a Catania si deve programmare per vincere, non per fare campionati di transizione o di galleggiamento in Serie C”.

Secondo te, sul campionato del Catania stanno pensando più i gol di Moro (positivamente) o gli errori difensivi (negativamente)?

“Pesano maggiormente i gol di Moro, perché hanno portato in dote circa 18 punti. Se non ci fosse stato questo ragazzo, la classifica sarebbe stata molto più negativa. Gli errori difensivi hanno tolto dei punti, ma le reti di Moro hanno riequilibrato di molto la situazione”.

Che fine ha fatto il Catania femminile? Il punto sul campionato

Innanzitutto ricordiamo ai nostri lettori che il Catania milita attualmente nel Campionato di Serie C – Girone C. Purtroppo la situazione in classifica è assai deficitaria: le ragazze di mister Giuseppe Scuto si trovano al terzultimo posto (retrocedono le ultime due, ndr), frutto di 2 vittorie, 0 pareggi e 10 sconfitte (6 punti in classifica, peggio solo Fresca Bari con 5 e Eugenio Costarello Castrolibero con 3). Con 7 gol fatti e 40 subiti le rossazzurre detengono il peggior attacco e la quintultima difesa del campionato. La Mangiameli, con 3 reti, è attualmente il capocannoniere delle rossazzurre.

Capolista è il Chieti con 45 punti. Le rossazzurre affronteranno la Roma XIV lunedì 7 febbraio.

(foto: quellidel46)

Catania, per Lorenzini un match “particolare”

Filippo Lorenzini è appena arrivato a Catania per vestire la maglia rossazzurra in questa sessione di mercato e sin da subito ha manifestato il proprio orgoglio nel vestire questa maglia storica e importante cercando di dare sempre il massimo. 

Quella che si giocherà domenica, sarà una partita speciale per lo stesso giocatore nativo di Carrara, in effetti fino a poco più di dieci giorni fa, il calciatore vestiva la maglia dei corallini della Turris con la quale ha collezionato ben 52 presenze condite da un solo gol in due stagioni vissute a Torre del Greco. 

Sono tante le emozioni e tanti i sentimenti che invaderanno lo stato d’animo del neo numero 26 etneo nel calcare nuovamente l’erba “artificiale” dello stadio “Amerigo Liguori” per quella che è stata la sua seconda casa per due lunghe stagioni.

Adesso la musica è cambiata, è cambiato il contesto, sono cambiati i colori, sono cambiati gli obiettivi, sperando che ciò che non cambi sia la determinazione e l’impegno che ha contraddistinto Lorenzini nel corso della sua carriera.

(Foto: Calcio Catania)

 

Baldini riconosce a Russotto qualità da leader. Titolare con la Turris?

Baldini gli riconosce qualità da leader, lui è tornato a segnare dopo un anno di digiuno. Andrea Russotto si candida per una maglia da titolare nel match che vedrà opposti i rossazzurri alla Turris domenica alle ore 14:30, in terra campana.

Quanto a volontà e abnegazione, nessuno ha mai obiettato contro le sue prestazioni ma da un attaccante tecnico come ci si attendono gol e abilità propositive, soprattutto negli ultimi 15-20 metri, saltando l’uomo e verticalizzando. Il Russotto degli ultimi mesi, quando è stato chiamato in causa, ha sempre fornito un contributo eccezionale in termini di sacrificio. Spesso lo abbiamo visto ripiegare sulla propria trequarti e fare il terzino aggiunto.

Ma siamo abituati a un Russotto capace di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, tentando la conclusione dai 20-25 metri che è nel suo DNA. Insomma, ora che ha ritrovato la gioia del gol è lecito attendersi una crescita anche dal punto di vista meramente realizzativo. Per farlo, però, si rende necessarie la stima di mister Baldini che potrebbe premiarlo con una maglia da titolare proprio domenica a Torre del Greco.

 

(Fonte Immagine: Calcio Catania.it)

Russotto “sponsorizza” i nuovi acquisti del Catania

Sulle colonne de “La Sicilia” di oggi, Andrea Russotto ha parlato del momento che sta attraversando il Catania, del suo gol ad Andria che ha interrotto un digiuno lunghissimo e dei nuovi acquisti, Simonetti e Lorenzini:

“Sono venuti con entusiasmo, mettendosi subito a piena disposizione.

Oltre ad essere dei giocatori seri sono due bravi ragazzi che sicuramente contribuiranno a rendere più solido il nostro bel gruppo”.

I due innesti giunti dalla sessione invernale hanno già esordito in rossazzurro, Lorenzini addirittura indossando la maglia da titolare dal 1′ proprio contro la Fidelis Andria. Sfortunato in occasione dell’autogol che ha regalato il vantaggio ai biancazzurri, il centrale difensivo ha offerto una buona prestazione.

Attendiamo di vedere in campo Simonetti dal 1′ per comprendere se ha le qualità da metronomo, un giocatore che manca al Catania dopo la partenza del discontinuo Maldonado.

(foto: calciocatania.it)