Quando si dice “un catanese d’adozione”. E chi, meglio di Gianni Di Marzio, poteva incarnare questa espressione? A svelarne i retroscena è il noto giornalista sportivo Gianluca Di Marzio, suo figlio, ai microfoni de “Lasiciliawb.it”:
«Mio padre aveva un rapporto viscerale con Catania ed era sua abitudine andarci almeno una volta l’anno, per rivedere i suoi colori, per risentire i suoi odori e rivedere gli amici, come si è solito fare con i fratelli oppure con i parenti.
Quel tratto che dalla Scogliera arriva ad Acicastello gli è rimasto dentro, nell’animo, tant’è che non ha voluto mai vendere e neppure affittare la casa di Cannizzaro».
(fonte foto: areanapoli.it)
L’editoriale all’indomani del rocambolesco pareggio del Catania in casa del Bari, capolista del torneo
Se prima della sfida del San Nicola avessero predetto un pareggio del Catania in casa della capolista, i tifosi del Catania avrebbero messo una firma. Eppure, al triplice fischio finale, è più forte il rammarico per aver perso due punti, che l’appagamento per aver fermato, a domicilio, la corazzata del torneo. Il rimpianto, infatti, raggiunge l’apice al novantesimo più recupero, quando il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità. I ragazzi di Baldini escono imbattuti da una gara che, agli albori, sembrava quasi impossibile. Analizzando l’andamento del confronto coi galletti, paradossalmente, è il pareggio a stare stretto ai rossazzurri, artefici di una prestazione, specialmente dalla cintola in su, ineccepibile.
Un Catania da ridisegnare
Il Catania si presenta in Puglia con una formazione molto rimaneggiata. Assenze Covid, infortuni e partenti, ostacolano la preparazione della gara per mister Baldini, costretto a dover ridisegnare un nuovo undici capace di fronteggiare il colosso Bari. Le novità principali riguardano difesa e centrocampo. Alla conferma di Stancampiano tra i legni, segue l’inserimento dal primo minuto di Albertini al posto di Calapai, già con un piede e mezzo a Crotone. Un po’ a sorpresa, è Pinto a guadagnarsi il gettone da titolare nel versante opposto. Ercolani e Monteagudo completano la coppia centrale. A centrocampo, dopo l’arrivederci di Maldonado trasferitosi al Catanzaro, Baldini plasma un terzetto quasi inedito con Cataldi in cabina di regia e Greco e Provenzano a fungere da mezze ali. In avanti, infine, oltre ai confermatissimi Moro e Russini, è il “marca liotru” Biondi a vincere il ballottaggio con Russotto.
Rossazzurri in scioltezza, biancorossi in ambasce
Nonostante le defezioni, i rossazzurri giocano un gran primo tempo. Il Catania gioca senza alcun timore reverenziale, mettendo alle corde il Bari e trovando, grazie ad una invenzione di Russini, il penalty che, trasformato da Moro, lo porta avanti. La gioia dura poco, perché Stancampiano, abbastanza colpevolmente, si fa bucare da Antenucci sul primo palo. Il Catania non si scoraggia e continua a produrre un calcio molto piacevole e che mette in apprensione i padroni di casa. La rete del 2-1 porta la firma di Freddi Greco che, approfittando di una dormita di Di Gennaro, conquista palla e con uno scavetto supera Frattali mandando in visibilio i 15 tifosi etnei accorsi al San Nicola. Il Bari è in bambola, ed il Catania, sempre col centrocampista malgascio, ha l’opportunità di portarsi sull’1-3. Occasione che, nella ripresa, non verrà sprecata da Biondi, lesto a ribattere in rete un respinta di Frattali su una giocata acrobatica di Moro, che per poco non realizza il gol dell’anno.
Errori difensivi e ritorno sul pianeta Terra
Quando il Catania sta per pregustare una vittoria clamorosa in casa della leader del campionato, ecco che riemergono i limiti dell’undici di Baldini. È vero che il Bari riapre la gara per la concessione di un rigore fin troppo generoso, ma la doppia “frittata” commessa da Ercolani e Stancampiano in occasione del pari di Cheddira, è un film già visto e rivisto all’interno dell’area di rigore rossazzurra. I ragazzi di Baldini riscendono, quindi, sul pianeta Terra dopo aver, per lunghi tratti, girovagato tra le stelle. La partita si conclude con un pirotecnico 3-3, mettendo in evidenza ancora una volta la discrepanza tra reparto difensivo ed offensivo, l’uno imbarazzante, l’altro elettrizzante. Moro e compagni escono dal terreno di gioco con gli applausi più che meritati, ma con il rimorso di aver perso due punti fondamentali nella corsa alla salvezza, perché, ahinoi, purtroppo non può che esser diverso l’obiettivo stagionale.
Catania a testa alta…anche per scorgere qualcosa all’orizzonte
Il pomeriggio del San Nicola regala, quindi, una pioggia di gol. Per i tifosi del Catania, cionondimeno, arriva anche un altro tipo di precipitazione, fatta di lacrime. Da un lato fa piacere vedere l’impegno encomiabile di questo gruppo di ragazzi in una stagione così complicata, dall’altro, onestamente, fa tristezza vedere giocatori e tifosi esultare per un punto che, a conti fatti, non cambia le sorti incerte del Catania. Sembrano lontani anni luce gli anni in cui, nello stesso impianto di gioco, i rossazzurri si imponevano con reti di Cesar e Mascara accorciando sempre più le distanze col traguardo della promozione in Serie A. Ecco perché, dunque, i volti dei sostenitori rossazzurri si bagnano anche di lacrime di tristezza. La voglia di ritornare a vedere il Catania padroneggiare è tanta, così tanta da far gioire per un risultato che, d’altri tempi, avrebbe raccolto il malcontento. La speranza resta appesa, ineluttabilmente, a quel fatidico 11 febbraio, che potrebbe segnare per la Catania calcistica una nuova e definitiva rinascita. Dum spiro, spero!
Fonte immagine: CalcioCatania.it
Il centrocampista del Catania, Alessandro Provenzano, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita contro il Bari
“E’ stata una bellissima partita, a viso aperto, ce la siamo giocata fino all’ultimo ma c’è un po’ di amarezza perché siamo passati in vantaggio per tre volte. Per noi sarebbe stato importantissimo agguantare i tre punti in vista della penalizzazione che ci arriverà ma siamo felici per la prestazione, una grande partita che ci servirà da lezione anche per il Catanzaro.
Abbiamo consapevolezza del valore di questa squadra e degli uomini che la compongono e non era facile venire a Bari e fare la partita mettendoli in difficoltà. Catania merita di salvare la categoria, siamo indirizzati verso lo stesso obiettivo nonostante le difficoltà e sono sicuro che ci toglieremo molte soddisfazioni”.
(foto: calciocatania.it)
Si ritorna in campo dopo oltre un mese di sosta. Per il Catania, alle prese con le tribolate questioni societarie, subito un match molto difficile. Nonostante ciò, nel primo tempo i rossazzurri sciorinano un gran prestazione, andando negli spogliatoi avanti di un gol, 1-2, grazie alle reti di Moro su rigore e di Greco. Ripresa che vede il Catania addirittura portarsi sul 3-1, con Biondi che respinge sul sacco un intervento non perfetto di Frattali. Purtroppo, il pomeriggio horror di Stancampiano, con la collaborazione dei difensori, consentono al Bari di rientrare in gara e riprendere il 3-3. che sarà il punteggio finale.
Le pagelle dei rossazzurri
STANCAMPIANO 4 – Due grossi errori che pesano come un macigno sul risultato finale: prima subisce gol sul primo palo. Nella ripresa, in occasione del 3-3 dei galletti, pecca di indecisione in uscita, facendosi anticipare dall’avversario che sigla il 3-3 finale.
ALBERTINI 6 – Meglio nella prima frazione, quando cerca più volte la profondità mettendo anche qualche buon pallone in mezzo. A cavallo tra il primo tempo e la ripresa, cala di torno. Si fa prendere dal nervosismo facendosi ammonire ingenuamente.
ERCOLANI 5 – Qualche responsabilità sul gol di Antenucci, quando si fa superare con troppa facilità. Anche in occasione della rete di Cheddira, dimostra poca esperienza sbagliando totalmente la marcatura nei confronti del giocatore biancorosso.
MONTEAGUDO 6,5 – Dei due centrali è quello che fa decisamente meglio. Metto la museruola a Marras, sbagliando davvero poco. Prova fortuna anche in fase offensiva, quando cerca l’incornata giusta per trovare anche la gioia del gol.
PINTO 6 – A sorpresa parte fin dal primo minuto, vincendo il ballottaggio a tre con Ropolo e Zanchi. Soffre un po’ nella prima frazione, infatti becca anche un giallo. Cresce nella ripresa, quando nel duello con Mallamo, riesce ad avere spesso la meglio. Non è ancora il Pinto dei miglior tempi, ma oggi fa qualche passetto in avanti. Dal 69′ IZCO 5,5 – Entra per mettere esperienza al servizio della sua squadra, ma commette due errori grossolani che per poco non complicano di molto le cose per la sua squadra.
GRECO 8 – Partita monumentale del giovane centrocampista ex Pordenone. Staziona in tutte le zone del campo, recuperando una miriade di palloni e facendo vivere un pomeriggio da incubo ai centrocampisti del Bari, che non riescono proprio a fermarlo. Da uno di questi recuperi, parte il coast to coast che si conclude con uno spettacolare scavetto che beffa Frattali. Stremato, esce dal campo al 91′. Dal 91′ ZANCHI S.V.
CATALDI 6,5 – Ha il compito di sostituire in cabina di regia l’ormai giallorosso Maldonado. Lo fa in modo egregio, giocando onestamente anche meglio dell’ultimo ecuadoregno visto nelle ultime uscite del Catania. Ha una buona visione di gioco, facendo spesso da frangiflutti per il centrocampo rossazzurro. È costretto a lasciare per una botta subita, ma la sua prestazione è davvero coriacea. Dal 77′ SIMONETTI S.V.
PROVENZANO 6 – In mezzo al campo serve la sua esperienza per poter aumentare la qualità e la quantità del centrocampo del Catania. Gioca una buona gara, provando sia ad interdire che a costruire. Nella prima frazione prova anche la conclusione in porta, ma trova l’opposizione di Frattali.
BIONDI 6 – La sua prestazione sarebbe insufficiente, ma guadagna la sufficienza per essersi fatto trovare al posto giusto al momento giusto, ma a parte il gol, la sua non è certamente una prestazione positiva. Spesso in ritardo, sbaglia numerosi appoggi, riuscendo a trovare un pizzico di fiducia solo dopo la rete raggiunta. Dal 77′ RUSSOTTO S.V.
MORO 6,5 – Trova l’ennesima rete in campionato realizzando il penalty concesso al Catania poco dopo il quarto d’ora. Lì davanti lotta come un forsennato contro i baluardi difensivi del Bari. Tuttavia, nella ripresa ha l’occasione ghiotta per portare i rossazzurri sul 4 a 2, ma, clamorosamente e stranamente, stecca da posizione ravvicinata.
RUSSINI 6,5 – Da una sua invenzione, nasce l’azione che conduce al rigore per il Catania che sblocca il risultato. Lungo la sua fascia d’appartenenza fa bene sia in fase difensiva che in quella offensiva. Le sue numerose discese lo sfiancano letteralmente, e poco dopo la mezz’ora non ne può più. Baldini lo capisce e lo richiama in panchina, ma resta un elemento fondamentale per le manovre del Catania. Dal 69′ ROPOLO 6 – Sostituisce uno stremato Russini. Nella fase di maggior forcing del Bari, riesce a fare bene il suo lavoro, limitando i pericoli.
ALL.BALDINI 7,5 – In mezzo alle difficoltà, con una squadra rimaneggiata da infortuni, partenze e casi Covid, plasma una squadra che a prima vista sembrerebbe avere poche speranze contro la corazzata Bari. Ma il suo Catania sciorina un calcio davvero interessante, mettendo in seria apprensione una squadra nettamente più forte. Se solo si fosse avuta maggiore attenzione in chiave difensiva, si sarebbe parlato di una vittoria che, per quello visto in campo, sarebbe stata meritata. Nonostante la vittoria mancata, i suoi ragazzi guadagnano un punto quasi insperato inizialmente, dimostrando, se ancora non fosse bastato, la grande personalità di questo gruppo di ragazzi. Complimenti mister!
Fonte immagine: GoalSicilia.it