Carnevale: “Mi fa rabbia che Catania non abbia trovato un gruppo imprenditoriale forte”

Intervistato dai colleghi del quotidiano locale La Sicilia, Andrea Carnevale, ex attaccante che ha vestito il rossazzurro nel 1984 ha espresso il proprio pensiero a proposito delle vicende in casa Catania. Ecco quanto riportato:

Mi fa rabbia che Catania non abbia ancora trovato un forte gruppo imprenditoriale che faccia rinascere la squadra di calcio. Io sono sicuro che anche i migliori dirigenti e giocatori verrebbero di corsa a Catania, voglio fare un appello alle forze imprenditoriali non solo locali ma soprattutto di fuori: investite a Catania. Anch’io nei limiti delle mie possibilità darò una mano, ho parlato già con qualcuno. A essere sincero vedo bene un gruppo straniero per il Catania. Uno sceicco ma anche un pool d’imprenditori americani. Io resto fiducioso, perchè Catania vanta una migliori tifoserie del mondo“.

(Foto: il corriere del pallone)

Pino Rigoli: “La piazza di Catania è appetibile, non manca niente”

Intervenuto nella trasmissione televisiva Corner andata in onda su Telecolor, l’ex allenatore del Catania nella stagione 2016-17 Pino Rigoli, ha espresso il proprio pensiero in merito alle sorti del Catania, ecco quanto riportato: 

L’essenziale è avere una società forte, con le idee chiare e competenze di assoluto livello, avendo una visione importante negli anni, come merita Catania, allestendo una squadra all’altezza delle aspettative della città. In D ci vogliono giocatori funzionali alla categoria, la D impone la presenza di quattro titolari Under facendo coesistere i giovani con chi possiede un po’ più di esperienza. E’ fondamentale avere giovani magari non di prospettiva ma pronti ad affrontare un campionato impegnativo come la D, al di là del fatto che il livello tecnico negli ultimi anni è sceso. La piazza di Catania è appetibile a tanti giocatori magari che hanno fatto anche una C di prima fascia. A Catania non manca niente, i calciatori vengono valorizzati per quello che sono, si sentono importanti quando vengono a giocare qui. I calciatori di primissima fascia non sarà un problema portarli ma è fondamentale la credibilità della società. Il Catania in Serie D ritengo che non possa avere dei grossissimi rivali. E’ retrocessa la Vibonese, società solida, il Trapani so che si vuole organizzare per fare un campionato di livello e quest’anno le cose non sono andate come pensavano. Altre realtà stanno cercando di venire fuori ma penso che chi prenda il Catania in D debba costruire una squadra di assoluto valore proiettata già ad un campionato di C, non solo da un punto di vista tecnico ma anche organizzativo“.

(Foto: tuttocampo.it)

Vito Grieco, l’ex rossazzurro siederà su una panchina rossoblù

Vito Grieco (51) ex faro del centrocampo rossazzurro dal 2002 al 2004, nonché tecnico della Sicula Leonzio nel 2019/2020, è vicino all’accordo con il Crotone per la prossima stagione:

“Potrebbe concretizzarsi un gradito ritorno in casa Crotone in vista della prossima stagione – sottolinea tuttocalciogiovanile.it-. Il club calabrese, dopo la retrocessione in Serie C, avrebbe preso in esame il profilo di Vito Grieco per il ruolo di allenatore della prima squadra”.

Con la maglia del Catania, Grieco ha totalizzato 71 presenze segnando anche un gol.

(foto: tuttosport.com)

Catania
Freddi Greco ripensa al Catania: “Ai playoff avremmo detto la nostra”

Jean Freddi Greco, neo acquisto del Vicenza ma anche neo retrocesso con i biancorossi dopo la sconfitta del “San Vito” (2-0) a Cosenza, è tornato a parlare del Catania:

“Se avessimo continuato fino alla fine penso che avremmo potuto dire la nostradichiara Greco ai microfoni dell’emittente televisiva “Telecolor” – perché eravamo un gruppo unico. Questo feeling tra giovani ed esperti è difficile trovarlo.

Avevamo la convinzione che saremmo stati molto fastidiosi ai playoff una volta finito il campionato”.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Andrea Russotto: passano le settimane, non la passione

A distanza di un mese e mezzo dall’ultimo giorno di vita del Calcio Catania 1946, Andrea Russotto, ormai ex giocatore rossazzurro come del resto l’intero organico che si è dissolto con un comunicato del Tribunale, dichiara amore e nostalgia per i suoi colori:

“Mi mancate leoni!”, con tanto di cuoricini e faccine tristi a corredo di uno stato d’animo espresso attraverso il profilo Instagram del calciatore che ritrae la squadra al completo.

Ancora oggi, dopo svariate settimane dal saluto di commiato, nessuna svolta societaria.

Andujar: “Il fallimento mi ha fatto malissimo. È una città che ama il calcio”

Intervistato dai microfoni del quotidiano locale La Sicilia, l’ex portiere rossazzurro Mariano Andujar ha rievocato alcuni ricordi senza dubbio positivi della sua storica esperienza alle pendici dell’Etna: 

Con Izco, Spolli, Bergessio, Papu Gomez e altri ex compagni abbiamo un gruppo Whatsapp molto attivo! Ripensiamo a quegli anni felici, ci divertivamo e per questo arrivavano i risultati. Il fallimento mi ha fatto malissimo perché so dei tifosi e soprattutto dei lavoratori, professionisti che conosco e purtroppo hanno perso il lavoro. Loro sono quelli che si vedono meno, ma sono sempre stati importanti. Mi dispiace per questa città che ama il calcio. Qualcuno lo rimetterà in piedi, non so quando, ma ne sono sicuro. La mia gioia più grande in rossazzurro? Le vittorie contro la Juventus e l’Inter del Triplete, ma soprattutto la nascita di mio figlio. Catania mi ha spinto e dato tanto, non sono stato sempre impeccabile ma credo di aver lasciato un ricordo positivo“. 

(Foto: Napoli Calcio Live)

Catania
Torre del Grifo – Da motivo di vanto a spada di Damocle

Torre del Grifo: cattedrale nel deserto. Da motivo di vanto continentale a spada di Damocle, il passo purtroppo si è rivelato breve alle nostre latitudini.

Decine di famiglie private del diritto al lavoro, cancelli sbarrati, assist ai vandali presto servito, incuria ineludibile. Il centro sportivo Torre del Grifo Village si presenta come fatiscente e in stato di abbandono progressivo agli occhi dei curiosi che sbirciano dall’esterno.

La curatela deve, giocoforza, trovare acquirenti con un pianto industriale degno di questo nome, pronti a investire fior di quattrini per risollevarne le sorti. La soluzione più adatta potrebbe essere indire un bando pubblico: palestre, piscina, spa, quattro campi di calcio regolamentari e campi di calcetto restano lì, in attesa di essere calpestati. Il calcio, e lo sport in generale, sono allegria.

 

(Fonte immagine: CataniaToday)

Condizioni del “Massimino” in netto, inesorabile, peggioramento

Continuiamo la nostra consueta rassegna stampa focalizzandoci sulle condizioni dello stadio “Angelo Massimino”. Nei giorni scorsi vi abbiamo proposto un reportage fotografico inerente il pessimo stato in cui versa il manto erboso, ma non è certo l’unico ostacolo all’idoneità per svolgere una partita di calcio:

“Venti giorni e sarà pubblicato il bando per l’assegnazione dei lavori con 5,9 milioni di fondi pubblici che saranno utilizzati per sistemare tribune, spogliatoi, sala stampa, ma anche il fondo del campo”, si legge su “La Gazzetta dello Sport” che riporta poi le dichiarazioni di circostanza dell’attuale assessore allo sport.

Noi aspettiamo sempre e solo i fatti.

Comune di Catania
Catania, aspettando il Comune solo voci di tre cordate interessate

Stamani la “Gazzetta dello Sport” riferisce dei soliti fantomatici gruppi interessati che non si sarebbero arenati: uno toscano, l’altro costituito da imprenditori romani e, infine, una cordata di proveniente dal Nord Italia.

Ciononostante, stanchi di voci vacue, la piazza mugugna a ben donde dato che non vi ‘è lo straccio di una sola certezza in merito al futuro: non conosceremo la categoria prima di inizio agosto e non sono state effettuate mosse ufficiali da parte degli imprenditori in attesa della pubblicazione della manifestazione d’interesse da parte del Comune di Catania che sostiene di essere in anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia ma, a quanto ci risulta, un mese e mezzo è appena trascorso dal fallimento e si tratta di un lasso di tempo enorme.

(Fonte immagine: Giornale di Sicilia)

Catania Silvestri
Silvestri: “Essere capitano del Catania mi ha riempito di responsabilità”

Intervenuto ai microfoni di “RadiamoWeb” l’ex capitano del Catania e attuale difensore del Modena Tommaso Silvestri, ha parlato del possibile futuro della squadra etnea: 

Essere capitano del Catania, una squadra dal passato recente così importante, mi ha riempito di responsabilità dentro e fuori. Ho sempre curato ogni singolo dettaglio. L’esclusione del Catania mi ha fatto doppiamente male, lì ho tanti amici. Sarebbe stato giusto permettergli di concludere la stagione. Il Catania ha pagato una gestione societaria sbagliata negli ultimi anni, è mancata una proprietà come quella del Modena che non ha mai fatto il passo più lungo della gamba. A Catania invece non c’era gente all’altezza della piazza, trovare un colpevole comunque non è giusto e non è facile. Purtroppo però la vittima resta il tifoso, oltre ai miei ex compagni. Adesso si dovrà disputare e vincere, come sembra, un campionato di Serie D. Serve però programmazione, serve gente che capisca di calcio. Mi auguro che Catania ritorni tra i professionisti al più presto. Il calore che ti sa dare Catania non lo trasmettono neanche certe piazze di Serie A“.