ESCLUSIVA-Luca Chiarella (papà di Marco): “Mio figlio è entusiasta! Ho provato emozioni indescrivibili al ‘Massimino’ “Catania è bell

La redazione di Catania Mood ha contattato telefonicamente Luca Chiarella, il papà di Marco Chiarella, talentuoso attaccante esterno del Catania.

Luca innanzitutto grazie di aver accettato il nostro invito. Tuo figlio Marco si sta mettendo in luce con la maglia del Catania. Lo abbiamo contattato, per la prima volta, lo scorso 6 settembre quando ci ha confermato che si trovava in aeroporto per raggiungere la sua nuova squadra. A Pescara Marco è cresciuto, non solo calcisticamente, ha lasciato parenti e affetti e ha solo 20 anni. Oggi, però, è un giocatore rossazzurro e sembra davvero entusiasta di questa nuova esperienza.

Le qualità di Marco sono indiscutibili. Tu, da papà, che consigli dispensi?

“Le qualità di Marco sono indiscutibili, anch’io da padre penso la stessa cosa. Però non dispenso grossi consigli, l’unica cosa che gli ripeto sempre è di credere in se stesso e di impegnarsi al massimo in quello che fa e di apprezzare i frutti che derivano dai suoi sacrifici. 
Il progetto di Pelligra è affascinante. Ci racconteresti come è stato accolta da Marco la possibilità di giocare a Catania?

Marco ha sposato subito la causa Catania, è stato subito entusiasta. L’ha considerata come un’importante opportunità per la sua crescita professionale e, soprattutto, personale. E’ stato felice di scendere di categoria, dai professionisti dove militava col Pescara, in Serie D, con il Catania”.

La squadra mira alla promozione, è palese. Ma qual è l’obiettivo personale di Marco per la stagione in corso?

“L’obiettivo di Marco è di essere uno dei pilastri portanti della squadra, di contribuire in maniera significativa alla realizzazione del suo progetto. Ovviamente, essendo un calciatore, ama poter giocare, poter esprimersi, e spero che riesca nel suo obiettivo personale. Spero che, nonostante sia un 2002, la squadra, il mister e la società in primis credano nelle sue qualità perché io l’ho visto giocare, ho seguito tutto il suo percorso, e posso dire che adesso Marco si sta esprimendo al 60-70% della sue potenzialità. Può fare davvero tanto, e io penso che con questa società possa davvero fare tanto bene”.

Hai avuto modo di vedere tuo figlio dal vivo al “Massimino”. Se sì, che effetto ti ha fatto lo storico impianto del quartiere Cibali? E la città?

“Ho avuto modo di vedere Marco in due occasioni al “Massimino” e una in trasferta, e sono venuto spesso giù in Sicilia. L’ultima volta mi ha regalato una grossa emozione, contro il Ragusa, la partita in cui si è reso protagonista siglando un gol. E’ stata un’emozione indescrivibile, non solo per la sua rete, ma è proprio lo stadio che ha una tifoseria da brividi, sembrava di assistere a una partita di categoria superiore, ma forse di Serie A, o persino superiore, di Champions, qualcosa di incredibile!

Catania è una bellissima città che ho visitato più volte, purtroppo non sono riuscito a girarla tutta, ma è molto accogliente e mi ha stupito tanto la gente: non ho mai svelato di essere il padre di Marco, ma le persone sono state ugualmente calorose e disponibili col sottoscritto.

Sicuramente ci saranno lati negativi, come in ogni città, ma possiamo sfatare quel mito che Catania sia una città pericolosa. Io penso che sia bella e che i cittadini siano belle persone e auguro alla città e al Catania di togliersi grandissime soddisfazioni. Spero che il presidente Pelligra possa portare in alto non solo la squadra, ma anche Catania città”.

I “Melior” e i “Surgo”: Lodi in stato di grazia. Palermo spacca la partita

“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

 

I MELIOR

LODI: il nostro capitano è in stato di grazia. Pennella due corner per le inzuccate vincenti di Sarao e Vitale, giostra palla a centrocampo con sapienza e geometrie d’altra categoria, dispensa lanci di 40-50 metri precisi e invitanti. VOTO 7.

PALERMO: Entra al posto di Lodi e non lo fa rimpiangere, anzi! Ha caratteristiche diverse dal compagno di reparto: dinamismo, energia, e un bel destro che regala al Catania il terzo gol. VOTO 7.

I SURGO

Nessuno.

Catania, poker da capolista. Palermo sbanca, De Respinis esordisce. Torna Litteri

Inizia come meglio non potrebbe il Catania, sfruttando lo stato di grazie del suo capitano, Ciccio Lodi, capace di disegnare due parabole arcuate e chirurgiche prima per l’inzuccata di Sarao, che torna al gol dopo tre mesi di digiuno, poi di Vitale, entrambi propiziati da due calci d’angolo battuti alla perfezione.

Sembra il preludio a una goleada, con il Licata in ambasce difensive e un centrocampo privo di idee. Invece ci pensa Rotulo a inventare un’azione individuale sull’out difensivo di destra rossazzurro: l’attaccante licatese classe 2004, Saito, con freddezza batte Bethers calciando sotto la traversa. Il primo tempo si chiude sul 2-1 per il Catania, con gli ospiti che, inaspettatamente, sono stati in grado di dimezzare le distanze.

Nel secondo tempo doppia espulsione e rigore a favore del Catania fanno propendere l’ago della bilancia, meritatamente, verso i rossazzurri che la chiudono con Palermo, gran destro da fuori, e Giovinco su calcio di rigore. Esordisce, e bene, De Respinis, si rivede in campo per 9 minuti Gianluca Litteri. Solo note positive che valgono l’undicesima vittoria consecutiva al “Massimino” che va +15 sul Lamezia, sconfitto ad Acireale, ed è a +14 sul Locri.

Catania, la probabile formazione dei rossazzurri

Catania e Licata si affrontano quest’oggi al “Massimino” nel match valevole per la ventesima giornata di serie D girone I. Si prospetta un match molto impegnativo ed entrambi gli allenatori ne sono consapevoli. All’andata, allo stadio “Dino Liotta” il confronto tra le due compagini terminò con il risultato finale di 1-2, per i rossazzurri a segno Rizzo e De Luca. 

Di seguito la probabile formazione degli etnei: 

Catania (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Somma, Lorenzini, Castellini; Rizzo, Lodi, Vitale; Chiarella, Sarao, De Luca.

Ferraro: “Sarà una gara molto intensa”

Alla vigilia di Catania-Licata, mister Giovanni Ferraro ha parlato del match di domani nella consueta conferenza stampa: 

Il Licata sta giocando bene, noi abbiamo il massimo rispetto per l’avversario ma siamo il Catania, nel nuovo anno siamo partiti bene e speriamo di continuare con queste prestazioni. Sarà una gara su ritmi alti e molto intensa, sia in mezzo al campo che in attacco; dovremo essere bravi sia nei contrasti sia sulle loro ripartenze”.

Romano (Licata): “Giochiamo contro una squadra costruita per vincere”

Alla vigilia di Catania-Licata, l’allenatore delle aquile gialloblù Peppe Romano, tra l’altro ex calciatore dei rossazzurri, ha commentato la sfida che si giocherà domani pomeriggio allo stadio “Massimino”: 

La partita è difficilissima, giochiamo contro una squadra forte costruita per vincere, che sta dimostrano il proprio valore in questo campionato, per cui non sarà semplice per noi anche se ci arriviamo bene perché domenica scorsa abbiamo fatto una bellissima vittoria contro la Vibonese. Sappiamo le difficoltà che andremo a incontrare contro il Catania però ce la giocheremo tranquillamente e serenamente, qualsiasi sia il risultato finale. Vedremo a fine gara cosa succederà, chiaramente se dovessimo uscire sconfitti non sarebbe un dramma, ci sta perdere contro una corazzata del genere. Tra gli infortunati abbiamo solamente Ouattara e Cappello che ancora non sono disponibili, recuperiamo Frisenna che era squalificato domenica scorsa. Spero soltanto che sia una bellissima partita e spero che la mia squadra giochi a calcio come ha sempre fatto, l’importante è che ci sia da parte nostra la prestazione”. 

(Foto: Goal Sicilia) 

Sarao: “Gestisco il momento con estrema serenità”

Intervistato dalla redazione La Sicilia, l’attaccante numero 99 del Catania, Manuel Sarao, ha parlato in merito alla grande stagione disputata finora dagli etnei, soffermandosi anche sul suo “momento no” dovuto alla mancanza di gol siglati. Di seguito parte dell’intervista: 

Prevedo una marcia altrettanto decisa nel girone di ritorno, però al tempo stesso molto difficile perchè le avversarie sono attrezzate. Lotteranno per salvarsi o per i playoff, ma anche chi insegue il Catania magari vorrà provare a ridurre le distanze. Concorrenza? In avanti giocano tutti, segnano tutti. Anche gli attaccanti sono tornati al gol. La concorrenza la gestisco comportandomi da professionista. Cerco di essere propositivo per il gruppo. C’è un grande rapporto con i compagni, ho parlato anche col direttore Laneri e col tecnico. C’è stima da parte di tutti, la tifoseria mi è sempre stata vicina. Gioco al servizio dei compagni e sono sicuro che il gol tornerà presto. Gestisco il momento con estrema serenità”. 

(Foto: Catania SSD)

Effetto “Massimino”: la sudditanza psicologica sugli avversari del Catania

Il Catania ha fatto del “Massimino” una fortezza inespugnabile finora. Mister Ferraro ha caricato i suoi durante la settimana e non intende perdere punti preziosi tra le mura amiche domani nel match casalingo contro il Licata (ore 14,30):

“L’effetto Massimino è una garanzia di successo. Il Catania in casa ne ha firmati dieci, contro il Licata – si legge su “La Gazzetta dello Sport”- – cercherà di firmare l’undicesimo di fila per tenere il vantaggio di 12 punti sul Locri o, magari, per tentare di incrementarlo. Il tecnico Ferraro dovrà amministrare il reparto offensivo tenendo conto di assenze prolungate, recuperi certi, presenze fisse, novità arrivate dal mercato.

Tra le mura amiche 10 vittorie, appena 4 gol beccati, soprattutto 24 messi a segno con una media facilmente ricavabile. E, con la proiezione dei tagliandi già acquistati al dettaglio – fino a ieri oltre 1500 -, si prevede la presenza di quasi 15 mila persone visto che gli abbonati sono quasi 12 mila e arriveranno anche oltre 150 tifosi da Licata.

La spinta di uno stadio che ha vissuto i fasti della Serie A, e adesso ha ricreato un’atmosfera simile, galvanizza i rossazzurri e mette in chiara sudditanza molti avversari di Lodi e compagni”.

(foto: calciocatania.it)

Catania, quante punte! Tra De Respinis, infortunati e al top di forma

Stamattina “La Gazzetta dello Sport” offre uno spunto interessante sulla prossima partita in cui sarà impegnato il Catania, domani ore 14,30 allo stadio “Angelo Massimino”, contro il Licata:

“Teoricamente il Catania oggi ha quattro numeri nove, ma Jefferson (13 presenze, 7 reti: capocannoniere rossazzurro) è infortunato e contro il Licata non ci sarà e si appresta a saltare il terzo match di fila. Litteri rientrerà in lista dopo aver giocato solo la prima sfida, a Ragusa (un quarto d’ora appena) e potrebbe avere un’autonomia limitata. Il nuovo arrivo De Respinis sarebbe pronto per andare in campo, ma si sta inserendo solo ora negli schemi di un gruppo collaudato. C’è Sarao a pieni giri, anche se il colosso milanese in questa stagione ha segnato appena tre reti in 17 gare (Ragusa, Castrovillari, Paternò) ed è all’asciutto dal 23 ottobre dello scorso anno.

Segnano tutti In una squadra che ha segnato 40 reti (subendone appena 11) stabilendo il record del girone I, la scarsa vena dei numeri nove non ha rappresentato fin qui un problema. Sarno e Forchignone potrebbero non farcela, ma il ritorno in gruppo dell’under Marco Chiarella (un gol due settimane fa contro il Ragusa) ha dato velocità ulteriore alla squadra negli ultimi venti metri”.

(Foto: Chiarella – Catania SSD)

Marco Biagianti e Vincenzo Grella
Catania, salta l’affare Bigozzi

L’accordo tra la Fiorentina e il Catania, con il placet del vice presidente Vincenzo Grella e “l’ok tecnico” del direttore sportivo, Antonello Laneri, non sono bastati. Il giovane 2004, Yuri Bigozzi, per ragioni personali ha preferito rimanere in prossimità di Firenze  firmando un contratto con il Pggibonsi fino al prossimo 30 giugno.