La nostra rubrica “Tifosi Mood” ospita, ed è un graditissimo ritorno, Agatino Chiarenza, storico tifoso del Catania, Curva Sud, innamorato pazzo dei colori rossazzurri, uno che vede rossazzurro da quando apre gli occhi la mattina fino alla sera prima di richiuderli sognando un “Massimino” stracolmo insieme al figlio Samuel, prima di tornare a casa e regalare una duplice gioia alla moglie Laura che non vede loro di condividere questo tripudio di emozioni con i “masculi” della famiglia e che, per la prima volta, si recherà in trasferta per seguire marito, figlio e colori rossazzurri allo stadio “Macrì” di Locri in occasione di San Luca-Catania:
Agatino bentornato, è sempre un piacere immenso averti come ospite! Ti chiedo subito come vedi il progetto di Rosario Pelligra, intenzionato ad ampliare la struttura sportiva di Nesima, e se ritieni che il nostro presidente abbia preso la decisione giusta sul “Massimino”, dato che vorrebbe mantenere il vecchio impianto di Cibali nonostante un ingente esborso economico piuttosto che costruire uno stadio ex novo:
“Sarebbe una cosa ideale, ottima, si riqualificherebbe anche il quartiere di Nesima, dove ho vissuto la mia giovinezza. Sul piano imprenditoriale, tra Nesima e Cibali, ci sarebbe una vicinanza che gioverebbe a Prima Squadra e settore giovanile.
Sono d’accordo con Pelligra che preferisce ampliare lo stadio “Massimino” piuttosto che costruirne uno nuovo altrove. Noi siamo “nati” in questo stadio, per continuità storica sarebbe la scelta migliore, è il nostro tempio da sempre”.
Domenica si gioca a Locri contro il San Luca. So che sarai presente, con chi affronterai questa ennesima trasferta?
“Saremo in 2.000 a Locri. In questa trasferta ho coinvolto mia moglie già una decina di giorni fa. Sta vivendo insieme a me e a mio figlio Samuel l’entusiasmo della Catania capolista, con Pelligra presidente che ci gasa ogni volta che rilascia un’intervista. Stiamo navigando verso la meta ed è giusto sostenere la squadra dentro e fuori. Il Catania aspira a ben altri palcoscenici, dobbiamo lasciare subito la Serie D”.