Le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del Catania, Antonello Laneri, ai microfoni di TuttoMercatoweb.com, valgono la pena di essere lette con attenzione:
“Quando siamo arrivati a Catania, assieme a Grella e Carra, non c’era niente. Non una sede o un campo per allenarsi. La squadra non esisteva. Più che i dirigenti siamo stati gli architetti che hanno ricostruito il calcio in questa città. Siamo partiti davvero dal nulla e Pelligra, nonostante viva e lavori dall’altra parte del Mondo, non ci ha mai fatto mancare davvero nulla.
I giocatori che fanno parte di questo gruppo sono tutti di categoria superiore perché abbiamo pensato che per sostenere il peso e la responsabilità di giocare di fronte a 20mila persone. In più abbiamo puntato sul senso d’appartenenza: qui abbiamo ragazzi di Catania che hanno scelto la maglia e la città rispetto al denaro e questo ha permesso ad un gruppo totalmente nuovo di correre fin da subito nella giusta direzione.
Ancora è presto per avere idee chiare. Per diversi motivi. Il primo è che ci mancano ancora sei gare di campionato più la poule scudetto e abbiamo intenzione di sfruttare queste partite per valutare ogni singolo elemento della rosa. Soprattutto chi ha giocato meno in stagione. L’altro motivo è che non abbiamo ancora iniziato a pianificare il prossimo campionato: il 30 tornerà in città il presidente Pelligra e inizieremo a parlarne.
Castellini? Piace a tanti club, ma la nostra intenzione è confermarlo. La scorsa estate, dopo che il Brescia lo ha svincolato, abbiamo subito trovato l’accordo per un contratto di lunga durata e vogliamo che sia parte integrante del nostro progetto.
Il tecnico Ferraro? “Il mister ha fatto un lavoro eccelso. Ci troveremo e parleremo per capire quali sono le sue idee. Le sensazioni, però, sono positive”.