La nostra rubrica “Tifosi Mood” è lieta di annunciare un ospite di eccezione: Don Francesco Leonardi, innamorato di Catania e grande sostenitore dei colori rossazzurri:
Don Francesco, sei un grande tifoso del Catania e seguace di Cristo, una doppia fede che riempie quotidianamente la tua vita. Cosa puoi dirci in merito? Esistono delle affinità tra la tua fede cristiana e quella rossazzurra?
“Sono don Francesco Leonardi parroco nella parrocchia Santa Maria del Carmelo nel quartiere di Canalicchio. Ho una grande passione: il magico Catania. Sono innamorato della città di Catania e della squadra. Sin da piccolo mio padre mi portava allo stadio a Paternò, poi all’età di 29 anni mi trasferisco a Catania e subito scocca la scintilla d’amore con la città e con il magico Catania; da quel momento in poi non ci siamo più lasciati nella buona e nella cattiva sorte. Ricordo l’esaltante vittoria contro l’Inter del triplete e tante altre emozioni e gioie, ma ci sono stati anche tanti scoraggiamenti, tante pene e tante delusioni proprio come ogni storia d’amore (quantu soddi appizzai negli ultimi anni per abbonamenti che alla fine non si sono portati a termine).
Il mio essere prete non è in contraddizione con il mio essere tifoso per il grande Catania, anzi si integrano benissimo; nella mia parrocchia siamo tutti tifosi del Catania, soprattutto i giovani, e guai a non esserlo. Cerco sempre di essere presente alle partite interne del Catania, ci vuole un po’ di organizzazione. Per le partite fuori casa purtroppo non posso esserci, la domenica c’è sempre la Messa.
Una cosa accomuna la mia fede in Cristo e la passione per il Catania: l’amore. Un amore divino verso Cristo e la Chiesa che niente e nessuno potrà mai togliermi. Cristo chiamandomi ad essere prete mi ha fatto felice e cerco di essere un bravo prete (speriamo di riuscirci) e spero per sempre. Così l’amore umano per il Catania che mi porta a gioire, a penare, a stare male. E secondo le mie possibilità faccio di tutto per essere un buon tifoso. Non è così anche in una coppia? L’amore per una donna che è esclusivo che rende felici e quella donna è l’unica e la sola che si ama. E poi per il Catania, che è l’unica squadra e non ci sono altre squadre che si amano come il Catania”.
Quali sono le emozioni e i sentimenti che stai provando in questa rinascita rossazzurra?
“Il Catania sta rinascendo e questo per me è una grande gioia ed emozione. Non si può vivere senza il calcio a Catania. Il vero tifoso l’amore per il Catania ce l’ha dentro il sangue e senza sangue non esiste vita. Ora si deve sperare che ci sia un progetto serio per far rinascere il calcio a Catania e soprattutto far rinascere questa città che ultimamente è morta”.
Cosa ti aspetti dal Catania di Ferraro da qui fino alla fine del campionato?
“Fino alla fine la squadra deve onorare la maglia e arrivare fino in fondo con il maggior numero di vittorie. Magari Ferraro potrebbe far giocare con più assiduità qualche giocatore che finora non ha trovato spazio ma che promette bene e questo in vista per il prossimo anno. Da parte nostra sosterremo la squadra fino alla fine sempre con il cuore pronti a festeggiare dopo tante amarezze e delusioni.
FORZA CATANIA SEMPRE E COMUNQUE”