Intervistato dalla redazione di seried24.com, il fantasista etneo Andrea Russotto ha parlato in merito alla sua esperienza con la maglia rossazzurra e al legame con la città di Catania. Di seguito parte dell’intervista:
“Aver contribuito a portare il Catania tra i professionisti è motivo di grande orgoglio specie dopo la delusione dell’anno scorso. Momento più bello? Senza dubbio la vittoria del campionato. Ho cominciato per strada, come si faceva una volta, sicuramente la passione mi è stata trasmessa da mio padre e mio nonno, da sempre grandi amanti di questo sport. Catania per me equivale alla parola cuore, diversi fattori mi legano a questa città: un tifo che poche piazze possono vantare, la bellezza dei suoi panorami, l’aver incontrato qui mia moglie che mi ha fatto il regalo più bello della mia vita: diventare papà. Qui sono cresciuto, come calciatore ma soprattutto come uomo, questa è la mia casa. La gara che rigiocherei? La sfida playoff col Siena, una ferita aperta che non si rimarginerà mai più. L’allenatore con cui mi sono trovato meglio? Dico Lucarelli anche se l’esperienza con Baldini mi ha trasmesso tanto. Quella stagione per noi è stata una mazzata, eravamo riusciti a superare mille difficoltà creando un gruppo solido e ci è stata tolta la possibilità di concludere un’annata speciale. Non scorderò mai il pomeriggio a Torre Del Grifo, nonostante la delusione la manifestazione d’amore della gente nei confronti di questi colori ci ha lasciato senza parole. Catania, del resto, è unica in tutto”.
(Foto: Catania SSD)