“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.
Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).
MELIOR
RUSSOTTO: avrebbe potuto giocare anche al posto di Bethers senza sfigurare. Uomo-ovunque, slalomista instancabile nonostante i crampi sul finale. Un giocatore da tenere in alta considerazione per il futuro tra i professionisti anche per la sua duttilità oltreché per un attaccamento alla maglia da autoctono puro. VOTO 7.
SARAO: gol di pregevole fattura con sassata rabbiosa ed efficace. Per il resto grande spirito di sacrificio, una qualità che lo contraddistingue da sempre, accompagnato da maggiore precisione e tempestività. In netta crescita nel girone di ritorno. Panzer. VOTO 7.
GIOVINCO: è entrato e ha avuto il merito di calciare una punizione vincente inventando una traiettoria che nessuno, fortunatamente nemmeno il portiere avversario, avrebbe potuto immaginare. Si mangia il gol del 4-1 ma offre spunti e giocate da campione. VOTO 6,5.
CHIARELLA: il suo talento è indiscutibile e non perde occasione per metterlo in mostra. E’ sfortunato perché non riesce a trovare il gol, soprattutto su un’inzuccata leggermente fuori tempo da distanza ravvicinata. Ma è proprio dal suo talento che bisogna ripartire in Serie C. VOTO 6,5.
SURGO
Da rivedere la retroguardia, sbadata, disattenta, superficiale. In primis Bethers, reo di aver subito un gol su tiro centrale, ma anche il duo dei centrali, Lorenzini-Somma (anche se quest’ultimo ha dovuto abbandonare il campo prematuramente per un guaio muscolare), stesso discorso vale per Rapisarda e Castellini, quantomeno in fase di interdizione.