Sono passati 39 anni dalla nascita del ‘nostro’ Marco Biagianti, figlio adottivo della nostra città, amante del rosso che rimanda alla lava dell’Etna, e dell’azzurro che unisce cielo e mare.
Dalla Firenze medicea, e dopo diverse esperienze tra Fano, Chieti e Pro Vasto, Marco decise di sposare il progetto etneo nel ‘lontano’ 2007, esattamente in corrispondenza della prima stagione del Catania in massima serie dopo una lunga assenza. Da quel momento in poi, Marco ha giurato amore eterno al suo Catania.
Sono tante le battaglie ‘rossazzurre’ vinte sul campo, partendo dalla famosissima sfida contro il Chievo in quel di Bologna in cui i rossazzurri ottenennero una meritatissima salvezza, fino al 2013 quando fu costretto ad abbandonare la sua maglia, salutando i suoi tifosi con una commovente lettera di arrivederci.
Marco si trasferisce a Livorno, avvicinandosi dunque alla sua terra natìa, ma con il cuore è rimasto ancorato tra gli scogli del litorale etneo, ricordando tutte le emozioni vissute con questi colori.
Il richiamo del vulcano, del mare, di Catania è talmente forte da ritornare nel 2016 per vivere altre quattro stagioni ricche di emozioni a tinte rossazzurre seppur in terza serie, combattendo su ogni pallone in ogni campo, per questi tifosi, per questi colori, per questa maglia divenuta una seconda pelle.
Dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato, e dopo una breve parentesi nel calcio a 5 con la Meta Catania, Marco è stato scelto dal neo-presidente rossazzurro Ross Pelligra, per ricoprire il ruolo di Team Manager, una veste nuova che ha saputo indossare in maniera eccelsa nel corso di questa memorabile stagione culminata con la promozione in serie C con conseguente ritorno tra i professionisti.
Se pensi a Catania, pensi a Marco Biagianti; se pensi a Marco Biagianti, pensi a Catania. Buon compleanno caro Marco, figlio della nostra terra!
(Foto: CataniaLiveUniversity)