Laneri: “Costruiremo squadra per vincere il campionato”

Il direttore sportivo del Catania, Antonello Laneri, ha concesso un’intervista a “Il Giornale di Sicilia”:

“In questa città, in terza serie, non si può che puntare a vincere il campionato, il secondo posto sarebbe già un obiettivo di ripiego. 

L’organico sarà costruito attorno allo zoccolo duro che ha dominato in Serie D, integrato da atleti di categoria, con mentalità vincente, senso di appartenenza e tanta capacità di corsa”.

Andujar: “Non era solo il Catania degli argentini, ma il Catania dei catanesi”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, l’ex portiere rossazzurro e della nazionale Argentina Mariano Andujar, ha parlato del suo trascorso alle pendici dell’Etna. Di seguito riportiamo parte dell’intervista: 

Quando smetterò di giocare vorrei trascorrere un mese a Catania, dove è nato mio figlio. Era il 2011, ha un nome tutto siciliano, Vito. Seguo sempre con affetto il Catania, ha vinto quasi tutte le partite registrando un campionato da sold-out. Sono veramente felice ed affezionato alla città. Degli attuali tesserati ovviamente sento Biagianti e mi fa piacere per Ciccio Lodi perché in campo fa ancora faville. La mia avventura in rossazzurro? Mi è rimasto tutto. All’inizio è stato difficile ambientarmi, poi in una città come la vostra ti senti a casa. Nel 2011 è morto mio padre e ho avuto difficoltà a gestire le emozioni. Mi ha aiutato la gente, mi hanno aiutato i compagni. Eravamo un gruppo meraviglioso. Non era solo il Catania degli argentini ma il Catania dei catanesi, dei tanti stranieri transitati lì, dei giocatori italiani. Ci guidavano allenatori forti, il pubblico ci accompagnava. Mihajlovic? Ci diede una scossa, una mentalità diversa. Simeone, invece, lo conoscevo dai tempi dell’Estudiantes. A fine allenamento ogni giorno tornava a piedi, di corsa, da Torre del Grifo all’hotel di Pedara in cui abitava. Quell’anno fu un’annata meravigliosa con anche il 4-0 inflitto al Palermo, aveva un’energia pazzesca il ‘Cholo’. Maran? Allenatore eccezionale, diverso dagli altri. Sapeva gestire i giocatori”. 

Bresciano: “Siamo stati in grado di riaccendere la passione dei tifosi”

Intervistato dall’emittente australiana Keepup, Mark Bresciano, prossimo ad entrare all’interno della società rossazzurra, ha parlato in merito alla realtà etnea. Di seguito parte dell’intervista: 

Abbiamo iniziato il nostro cammino con un grande successo, certamente, siamo stati in grado di riaccendere la passione dei tifosi. Credo che bisognerebbe vivere di persona questa esperienza per comprendere la passione di questa gente che vive solo di calcio. Il sogno di infanzia di ogni bambino è quello di diventare un calciatore, indipendentemente se si tratti di uomini o di donne. Siamo qui non solo per valorizzare i talenti locali o talenti italiani, ma abbiamo una visione globale inserendo anche la cultura dei talenti australiani”. 

Ancora il d.g. Carra: “Ferraro? Laneri parla con lui. Ritiro? Sicilia o Calabria”

Il direttore generale Luca Carra, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha parlato anche di Ferraro e del ritiro estivo:

“Il lavoro di Ferraro è stato eccezionale e bisogna riconoscerlo. Laneri parla con lui per arrivare a una conclusione: conferma o strade che si separano. Il mercato partirà di conseguenza, bisogna capire quale allenatore arriverà o se resterà Ferraro e su quale modulo bisogna costruire la squadra.

Ritiro estivo a metà luglio? Potremmo allenarci non lontano da Catania. In Sicilia, per esempio. Ma stiamo vagliando anche qualche soluzione in Calabria. Serve la funzionalità della struttura da adattare alle esigenze dello staff tecnico”.

(foto: Carra, Catania SSD)

Carra: “Iscrizione in C entro il 20 giugno. Aspettiamo Pelligra a Catania”

Il direttore generale del Catania, Luca Carra, ha tracciato l’iter, burocratico e progettuale, che il club rossazzurro intende percorrere a stretto giro:

“Abbiamo ipotizzato una cifra per coprire investimenti e spese per il campionato che verrà e tutto è al vaglio del presidente –riporta La Gazzetta dello Sport-. L’arrivo di Pelligra a Catania sarà utile per stabilire l’importo da investire non solo per il mercato dei calciatori. C’è un’attività che passa anche dalla trasformazione del club in Srl. La scadenza imminente è datata 20 giugno, momento dell’iscrizione in Serie C. Stiamo producendo i documenti che la Lega richiede. Arriveremo in tempo, su questo non ho dubbi, perché tutta la dirigenza non si è mai fermata, ognuno con le proprie competenze.

La campagna rafforzamento – ha confermato Carra – dipende dalla scelta dell’allenatore. Il nostro d.s. Antonello Laneri sta sondando il terreno in attesa che il club possa tesserare vecchi o nuovi volti. E sarà possibile dopo l’iscrizione che la Lega dovrà ratificarci”.

(foto: parmadaily.it)

Lorenzini: “La mia volontà è quella di rimanere a Catania”

Intervenuto a Globus Television, il roccioso difensore centrale rossazzurro Filippo Lorenzini, ha parlato del “suo” progetto rossazzurro. Di seguito parte dell’intervista: 

Penso che dopo novembre in cui abbiamo fatto un paio di pareggi e dopo la sconfitta di Santa Maria, abbiamo capito che dovevamo svoltare e ci siamo riusciti perfettamente, dopo la partita di Trapani abbiamo dimostrato che se eravamo tutti uniti e compatti potevamo fare grandi risultati e così è stato, abbiamo ammazzato un campionato. Finora non ho voluto sapere di altre offerte, prima voglio sentire l’offerta del Catania perché la mia volontà è quella di rimanere. Già l’anno scorso avevo voglia di giocare in una piazza del genere dato che non ho avuto mai l’opportunità. Quest’anno quando c’è stata la chiamata del direttore io non ci ho pensato due volte perché la mia voglia era quella di ritornare a Catania per ricostruire qualcosa di importante. Quando avevo 20 anni mi ricordo che i grandi aiutavano sempre i più piccoli, così sto facendo con Castellini e ciò mi fa tanto piacere, per me è un onore”. 

Grella: “Sogno di portare la storia del Catania dove non è mai stata”

Il vicepresidente del Catania, Vincenzo Grella, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di sportvirgilio.it.

Ve ne proponiamo un corposo stralcio, invitandovi a leggere la versione integrale sul suddetto portale:

“Per avere una squadra vincente devi creare una cultura vincente, devi avere idee chiare – ha dichiarato  Grella -. Devi essere disposto a fare sacrifici e a prendere delle posizioni per creare proprio questa cultura. In questo modo la società ha la possibilità di lavorare seguendo un’idea e una cultura che porta al risultato che si . Catania la reputo una cosa speciale e c’è sempre stata voglia di sacrificio.

La grande passione per le due cose a cui tengono di più i catanesi senza differenza di ordine: la squadra di calcio e Sant’Agata, la santa Patrona della città. Io avevo sentito parlare della festa di Sant’Agata, mi ero documentato su internet con qualche video, ma non ho mai avuto il modo di viverla questa ritualità per una serie di motivi. Vivendo questa festa, ho visto personalmente la voglia e la passione di questa gente di stare insieme per un qualcosa che rappresenta la città di Catania.

Ogni volta che troviamo un limite dobbiamo spingerci oltre. C’è passione per il lavoro che si fa, voglia di sacrificarsi e di mettersi a disposizione per qualcun altro senza guardare il titolo. Io voglio mettere le mie qualità a disposizione della società. La forza della società è quella di un club. Non dobbiamo essere una squadra forte, ma un club forte. L’idea è l’identità che il Catania vuole dare nella squadra.

Ciò non significa che se sei nato qui e sei meno forte di qualche altro calciatore giochi con questo club perché sei catanese. Però quando c’è un ragazzo interessante catanese e possiamo portare un valore aggiunto sul campo il fatto che lui indosserà la maglia rossazzurra in un modo diverso rispetto ad un calciatore non di qui è un punto importante sulle nostre scelte sui giocatori.

Il sogno?Portare il Catania dove non è mai arrivato nella sua storia. Io non voglio rimanere nella storia del Catania, voglio che nel club si venga a creare una storia che non c’è mai stata”.

Catania Mood
Pedullà: “Catania-Tabbiani: incontro nelle prossime ore”

Ecco quanto riportato oggi in esclusiva da www.afredopedulla.com:

“Luca Tabbiani è un obiettivo concreto per la panchina del Catania neo-promosso in Serie C.

Adesso possiamo aggiungere che nelle prossime ore ci sarà un incontro tra l’allenatore reduce da una buonissima stagione alla guida del Fiorenzuola e il club siciliano.

La lista comprende altri candidati, ma oggi Tabbiani è il nome caldo e si cercherà un accordo”.

Catania Women: 80 reti fatte, 3 subite, promozione in C e solo vittorie

La società crede molto nel settore giovanile e nel calcio femminile. Lo dimostrano i risultati delle nostre ragazze e l’attenzione del club a destinare risorse importanti al movimento:

Un altro Catania vola in Serie C a suon di record – si legge su Gazzetta dello Sport-. È il Catania Women promosso nel campionato donne dopo aver ottenuto 10 vittorie su altrettante gare nella fase a gironi (80 le reti segnate, appena 3 subite) e altre cinque vittorie nei playoff per il salto di categoria. In finale è stata battuto il Santa Lucia di Siracusa per 2-1.Cannoniere della squadra è stata Beatrice Vitale con ben 27 reti, il tecnico Giuseppe Scuto aveva disputato la Serie C con la società che poi è stata dichiarata fallita e non ha potuto disputare gli spareggi salvezza”.

Poi, la rosea, riporta le parole del mister:

«In questa stagione, tenendo tutto il gruppo unito – ha dichiarato Scuto – abbiamo riscattato quel momento meritando sul campo il successo. Che sia l’inizio di un ciclo duraturo, visto che il gruppo ha un’età media molto giovane e di conseguenza ha margini ampi di miglioramento».

(foto: quellidel46)

Rosario Pelligra, dovrebbe arrivare martedì 6 giugno. Vogliamo vincere!

La Gazzetta dello Sport ipotizza stamani che il presidente del Catania, Rosario Pelligra, possa atterrare nel capoluogo etneo martedì 6 giugno.

Molti gli appuntamenti in agenda del tycoon siculo-australiano che dovrà stabilire innanzitutto il budget destinato a calciomercato, monte ingaggi e gestione della Prima Squadra, allestendo un organico di vertice che possa competere per vincere il campionato fino all’ultima giornata.

Annaspare nell’inferno della Serie C non appartiene alla nostra piazza nonostante il passato possa recitare il contrario. Catania merita di stare stabilmente nel calcio che conta ed è impensabile immaginare un percorso diverso per il nuovo club che si è aggiudicato la manifestazione d’interesse poco meno di un anno fa redigendo un business plan che prevedeva, evidentemente, un esborso assai rilevante anche in caso di immediata promozione dalla Serie D alla Serie C.

Non a caso, è stato scelto il direttore generale, Luca Carra, rimasto ben saldo al suo posto al pari del direttore sportivo Antonello Laneri e dell’untouchable Vincenzo Grella. Nella fattispecie il motto “squadra che vince non si cambia” vale solo per la dirigenza: il Catania dovrà operare sul mercato con oculatezza, lungimiranza, risorse, ma anche massivamente per consegnare al nuovo tecnico, e ai tifosi, una squadra capace di primeggiare.