Niente pagelle, niente cronaca. Ieri, abbiamo deciso di evitare articoli post-partita perché, per una volta, lo spettacolo sugli spalti ha superato quello sul campo. Il Catania ha vinto anche contro il Santa Maria Cilento per 2-0, ma il pubblico ha moltiplicato x 100 il risultato finale regalando a tutti i presenti, inclusi giocatori e staff avversario, una cornice di passione e amore viscerale, irripetibile.
Spettacoli pirotecnici, luci al “Massimino” da fare concorrenza a “San Siro”, che se Roberto Vecchioni fosse nato a Catania ne avrebbe tratto parimenti una canzone memorabile.
Sarao e Rapisarda hanno egualmente distribuito le gioie tra l Curve, una per tempo, fulminati dal luccichio romantico dei ventimila che, scritto così, somiglia più al vento d’innovazione portato dal presidente Pelligra, nella duplice veste di coltivatore di sogni e “canguro-lavatore” di tragedie sportive.
Oggi non è solo la festa dei lavoratori ma, nondimeno, il day-after di tutti i cittadini di Catania che, di mestiere, svolgono la professione di tifoso 365 giorni all’anno.