Catania senza tifosi al seguito in un “Provinciale” solidale e riempito da almeno 3.500 spettatori. I padroni partono forte e vanno in vantaggio con Francesco Catania che batte in diagonale Bethers. I rossazzurri appaiono stanchi, scarichi e poco lucidi nella costruzione del gioco, caratterizzata da errori di Lodi e Giovinco, anche se quest’ultimo sfiora il pareggio direttamente su calcio di punizione dai 28 metri.
Solo negli ultimi 5 minuti del primo tempo il Catania prende in mano il pallino del gioco pur senza creare patemi d’animo ai granata che difendono e contrattaccano sfiorando il 2-0.
Nel secondo tempo Ferraro effettua diversi cambi schierando l’artiglieria pesante: Sarao, De Luca, Russotto, Litteri e Forchignone sono contemporaneamente in campo, ma la trazione anteriore non sortisce l’effetto sperato e, dopo 6 minuti di recupero, sono i tifosi granata a festeggiare per l’accesso ai playoff. Il Catania recrimina per un gol annullato a Rapisarda ma il guardalinee ha segnalato il fuorigioco di Sarao, giudicato influente perché ostruiva al portiere la visuale. Sul finale rigore negato ai rossazzurri.
Catania che finisce male, rimediando la seconda sconfitta in campionato. Un calo di concentrazione e di motivazione fisiologico, giustificabile, ma da annullare subito in vista della poule scudetto. Chi vuole rimanere in maglia rossazzurra, dal tecnico ai giocatori, avrà l’opportunità di dimostrare sul campo quanto vale, fino all’ultimo, come non manca mai di sottolineare Vincenzo Grella.