La Gazzetta dello Sport ipotizza stamani che il presidente del Catania, Rosario Pelligra, possa atterrare nel capoluogo etneo martedì 6 giugno.
Molti gli appuntamenti in agenda del tycoon siculo-australiano che dovrà stabilire innanzitutto il budget destinato a calciomercato, monte ingaggi e gestione della Prima Squadra, allestendo un organico di vertice che possa competere per vincere il campionato fino all’ultima giornata.
Annaspare nell’inferno della Serie C non appartiene alla nostra piazza nonostante il passato possa recitare il contrario. Catania merita di stare stabilmente nel calcio che conta ed è impensabile immaginare un percorso diverso per il nuovo club che si è aggiudicato la manifestazione d’interesse poco meno di un anno fa redigendo un business plan che prevedeva, evidentemente, un esborso assai rilevante anche in caso di immediata promozione dalla Serie D alla Serie C.
Non a caso, è stato scelto il direttore generale, Luca Carra, rimasto ben saldo al suo posto al pari del direttore sportivo Antonello Laneri e dell’untouchable Vincenzo Grella. Nella fattispecie il motto “squadra che vince non si cambia” vale solo per la dirigenza: il Catania dovrà operare sul mercato con oculatezza, lungimiranza, risorse, ma anche massivamente per consegnare al nuovo tecnico, e ai tifosi, una squadra capace di primeggiare.