Paolucci: “Tra i miei ricordi più belli, lo 0-4 nel derby”

Intervenuto ai microfoni di Telecolor, l’ex attaccante rossazzurro Michele Paolucci ha ricordato la sua esperienza alle pendici dell’Etna. Di seguito parte dell’intervista: 

Ho sempre detto che se fossi mai tornato in Italia, lo avrei fatto solo per due squadre che ho amato, quella in cui attualmente milito ed il Catania. Entrambe hanno anche colori simili, rossoblu la Civitanovese e rossazzurro il Catania. L’entusiasmo che ho avuto tornando a casa è stato bellissimo giocando davanti alla mia famiglia e gli amici di sempre, ma amo anche Catania e chi mi conosce sa che non lo dico tanto per. Ogni calciatore conserva momenti bellissimi in carriera. Tra i miei ricordi più belli ci sarà sempre lo 0-4 nel derby di Palermo. Una partita stupenda. A qualche ragazzo della Civitanovese che faticava a trovare spazio ho raccontato che in quella occasione io non stavo giocando, ma nel momento in cui Morimoto si fece male al ginocchio e mister Zenga decise di farmi entrare, io avevo il pensiero lucido di scrivere un pezzetto di storia e volevo a tutti i costi metterci il mio nome. Sono momenti indelebili, non c’è niente di più bello. La stagione del Catania è stata trionfale, incredibile, vincere non è mai scontato come erroneamente si potrebbe pensare se hai una squadra molto forte. Vanno fatti i complimenti e l’entusiasmo della città è qualcosa di incredibile”. 

Giovanni Ferraro corteggiato da tre club: uno è il Trapani che sogna Laneri

Giovanni Ferraro si è praticamente congedato da Catania nell’ultima intervista post Brindisi, tra lacrime e amore per i colori rossazzurri.

Ma si tratta di un allenatore., che inevitabilmente, ingolosisce piazze bramose di successo:

“Ferraro è nel mirino della Nocerina, soprattutto del Trapani che si sarebbe fatto avanti anche sondando la possibile disponibilità del d.s. Antonello Laneri  – riporta “La Gazzetta dello Sport”- per portare sull’altro versante della Sicilia due pilastri del salto in C del Catania.

Lo ha detto a chiare lettere il patron dei trapanesi, Valerio Antonini. Senza trascurare la corte del Campobasso“.

(fonte foto: catania ssd)

Amarante (ds Sorrento): “Dopo aver vinto a Catania tutto è possibile”

Il direttore sportivo del Sorrento, Alessandro Amarante, è tornato sulla storica vittoria dei rossoneri al Massimino:

“L’appetito vien mangiando e quindi anche in questa poule scudetto vogliamo andare il più avanti possibile ora che abbiamo vinto a Catania e ci attende il Brindisi in casa.

Abbiamo fatto qualcosa di impensabile, avevamo ipotizzato di lottare per la promozione in un biennio e per questo abbiamo preso calciatori giovani anche tra quelli non Under, ma poi, grazie al grande lavoro del mister e dello staff, la squadra si è dimostrata pronta al salto di categoria e se l’è meritato”.

Catania, valzer di attaccanti…in uscita

Nell’intervista che vi abbiamo riportato ieri, l’attaccante del Catania, Gianluca Litteri, è stato chiaro sia sulle sue intenzioni che sui suoi timori:

“Aspettative per l’anno prossimo non ne ho, se dipendesse da me firmerei subito, ma la società farà delle scelte in base a quanto visto quest’anno. Non ho sensazioni, se dovessi essere nei panni della società, non riconfermerei un giocatore indisponibile per gran parte della stagione, devo essere sincero”.

GLI ALTRI

Michele Forchignone rientrerà al Sassuolo per fine prestito mentre su Marco Chiarella è sempre un ballo un dialogo con il Pescara. Jefferson ha salutato in lacrime la tifoseria e questo lascerebbe presagire una addio imminente a meno che il tecnico che verrà intende puntare sul brasiliano.

Alessandro De Respinis, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport è sulla lista dei partenti mentre su De Luca, Sarao e Giovinco la rosea al momento non si espone. Andrea Russotto dovrebbe rimanere. Su alcuni giocatori sarà la società a prendere decisioni senza passare necessariamente dall’allenatore, ma è chiaro che alcuni dei profili più interessanti, per talento, curriculum e blasone, verranno esaminati attentamente dallo staff tecnico.

(foto: catania ssd)

 

Alessandro Cicchetti: “Vi spiego come si vince la Serie C”

L’ex calciatore del Catania, Alessandro Cicchetti, colui che confezionò il crosso per l’inzuccata di Roberto Manca che ci regalò la promozione in Serie C1 il 25 aprile 1999 al 92′ del match contro il Messina, ha concesso un’intervista a Telecolor:

«Ho sempre giocato a vincere, conquistando due campionati, e dico che vincere non è mai facile in qualsiasi categoria – ha dichiarato Cicchetti, oggi procuratore sportivo-. Che il Catania quest’anno spaccasse il campionato non era scritto da nessuna parte. Serve un’alchimia d’ingredienti e situazioni che determinano la creazione di quel branco che ti porta poi a vincere.

Non è mai facile. Cinque anni fa la Juve Stabia di Caserta e Polito vinse la C contro qualsiasi aspettativa. Il campionato lo vinci diventando branco. Ricordo il successo del Cosenza ai playoff, il Palermo che pur non avendo uno squadrone fece branco vincendo gli spareggi promozione, con un ruolino di marcio eccellente fuori casa nel girone di ritorno.

Una serie di elementi e combinazioni contribuiscono all’unione e ti fanno diventare più forte di quello che sei. Non è detto che spendendo 10 milioni di euro vinci il campionato».

(foto: facebook.com)

Litteri: “Sono contento per come abbiamo reagito”

Al termine del match tra Brindisi e Catania, Gianluca  Litteri autore del primo gol etneo, ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa post gara: 

Sicuramente quello che si è visto non siamo noi, abbiamo creato poco e nulla, abbiamo concesso troppo, abbiamo reagito e abbiamo dato un segnale. Avevamo perso a Trapani e in casa con il Sorrento, sono contento per come abbiamo reagito. Per le caratteristiche mie, ho bisogno di minutaggio e di fiducia, purtroppo non è successo, lavoro sempre e mi do da fare. Aspettative per l’anno prossimo non ne ho, se dipendesse da me firmerei subito, ma la società farà delle scelte in base a quanto visto quest’anno. Non ho sensazioni, se dovessi essere nei panni della società, non riconfermerei un giocatore indisponibile per gran parte della stagione, devo essere sincero”. 

Ferraro: “Allenare il Catania ha un fascino particolare”

Al termine del match tra Brindisi e Catania, l’allenatore Giovanni Ferraro ha commentato la sua stagione sulla panchina della squadra rossazzurra. Di seguito parte dell’intervista: 

Sono contento della vittoria, abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo questa maglia addosso, diamo sempre il massimo, oggi abbiamo fatto una vittoria importante dopo la sconfitta in casa contro il Sorrento. Mi dispiace non aver passato questo turno se non fosse stato per quel guardalinee che non ha fischiato ciò che sappiamo. Sono contento e orgoglioso del gruppo, ho fatto un anno fantastico qui a Catania, sono stato apprezzato per il mio lavoro, ringrazio la società, il pubblico che mi è sempre stato vicino anche nei momenti difficili. Qualche critica in meno potevano farla, abbiamo fatto in 37 partite ufficiali solamente 3 sconfitte e una in Coppa Italia. Non aspettiamo che il Catania faccia un passo falso per andare contro a dei ragazzi che hanno raggiunto un grosso obiettivo, non facciamoci andare a dei commenti ingenui, abbiamo maggior rispetto verso chi ha lavorato duramente. È stato un anno fantastico dove ho vissuto emozioni fantastiche, allenare il Catania ha un fascino particolare. Vincere un campionato anche se ti chiami Catania, anche se ti alleni in serie D non è facile, e quando succede, è giusto che si vivano le emozioni fino alla fine. Ho conosciuto tanti professionisti che non conoscevano la serie D, si sono calati dall’inizio alla fine in questa mentalità. Ringrazio i tifosi che mi scrivono costantemente, ricevo molti attestati di stima, credo che sia un orgoglio tutto ciò. A luglio dissi che solo con il lavoro duro si può essere apprezzati, ad oggi tutto ciò è meraviglioso, per me è un onore”. 

Vincenzo Grella: il percorso virtuoso passa attraverso la valutazione di tutti

Ieri le dichiarazioni sibilline del vicepresidente e amministratore delegato del Catania, Vincenzo Grella, non avevano lasciato adito a dubbi:

“Con il Sorrento abbiamo sciorinato una prestazione sottotono, ma può capitare. Gli errori arbitrali mi danno meno dispiacere rispetto alla prestazione che è venuta a mancare.

Oggi mi aspetto una reazione per dimostrare che si è trattato un episodio. E’ chiaro che a fine stagione tireremo le somme su tutto quello che è stato il rendimento di tutti i componenti del gruppo Catania”.

La prestazione, quantomeno sul piano dell’orgoglio, è arrivata insieme alla vittoria, ininfluente ai fini del passaggio del turno ma, comunque, piacevole. Ora, non ci resta che attendere le valutazioni sul piano tecnico della società rossazzurra che non intende perdere tempo e, anzi, ha già iniziato a pianificare la prossima stagione dal 20 marzo, a promozione aritmetica avvenuta.

Si partirà dalla guida tecnica, col probabile addio di Giovanni Ferraro, poi si renderà necessario un corposo intervento sulla rosa per innalzarne il tasso qualitativo pescando giocatori di categoria e, laddove possibile, anche di Serie B. 

Da Ragusa a Brindisi: il Catania apre e chiude con una vittoria e Ferraro si emoziona

Le dichiarazioni di mister Giovanni Ferraro, che pubblicheremo tra poco, hanno il gusto amaro del congedo. Era visibilmente emozionato in mixed-zone, segnale di un addio imminente che era già nell’aria da settimane. La “metafora degli specchi”, artificio retorico brillantemente elaborato dal mister, che lascia spazio a molteplici interpretazioni, è eloquente: qualcuno avrebbe potuto (dovuto) parlare meno, evitando un anacronismo deleterio e controproducente rispetto agli impegni agonistici della squadra e, in particolare, di chi la guidava. Così non è stato, i giornali sono stati riempiti di frottole, qualcuno di mezze verità, pochissimi, immaginiamo, di notizie fondate sul futuro allenatore del Catania ma, in qualsiasi caso, il silenzio sarebbe stato ben accetto fino all’ultima uscita ufficiale.

Da Ragusa a Brindisi, il Catania ha iniziato il percorso in campionato con una vittoria e finito parimenti, tralasciando l’incidente di percorso agostano in Coppa Italia a San Cataldo. In mezzo, tanti record e un percorso trionfale che ha riconsegnato la città al calcio professionistico e agli onori della cronaca, stavolta affrancati da libri contabili e sentenze. 

Le note liete di ieri: i gol di Gianluca Litteri, meritatissimo dato che il ragazzo ha avuto pochissimo spazio ed è arruolabile da tre mesi, e di un altro catanese doc come Marco Palermo, oltre alla reazione d’orgoglio della squadra soprattutto dopo lo svantaggio. Detto ciò, abbiamo sempre sostenuto che le valutazioni tecniche sull’allenatore spettino alla società e che, al di là dei rumors sui giocatori che perdurano più o meno per l’intera stagione agonistica, lo spessore umano di Giovanni Ferraro sarà difficilmente eguagliabile e qui si tratta di un allenatore, di un “uomo solo”, che ci mette faccia e competenze. Per questo il silenzio sarebbe stato quanto mai d’oro. Ormai è tardi.

(Foto: Ferraro Catania SSD)

Brindisi-Catania: etnei fuori dalla Poule nonostante una bella rimonta

Il match tra Brindisi e Catania, valido per la seconda giornata della poule scudetto, è terminato con il risultato finale di 1-2. 

Primo tempo molto equilibrato tra le due compagini che dopo un ampio studio reciproco si sono affrontate a viso aperto. Ospiti in più di un’occasione vicini al gol del vantaggio ma un super Bethers ha negato la gioia del gol agli stessi brindisini. Nel secondo tempo ancora i padroni di casa a rendersi maggiormente pericolosi, al punto tale che al 69’ minuto, Felleca batte l’estremo difensore rossazzurro portando i suoi in vantaggio. Il Catania non demorde, obbligato a reagire per dare una risposta; al gol di Felleca risponde Gianluca Litteri appena entrato in campo, per lui prima gioia in maglia etnea. Negli ultimi minuti del match, Marco Palermo sigla il gol del definitivo 1-2, che purtroppo gioverà ben poco per il prosieguo della poule scudetto dei rossazzurri.