Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, l’ex allenatore rossazzurro Rolando Maran, autore tra l’altro di uno splendido ottavo posto conquistato nel campionato di Serie A 2012-13, ha parlato in merito alla stagione dei rossazzurri appena trascorsa. Di seguito riportiamo parte dell’intervista:
“Ho seguito tutta la stagione e mi è dispiaciuto non partecipare alla festa, avrei avuto piacere ad esserci ma da lontano ho partecipato lo stesso a questa gioia per una categoria ritrovata. Con l’augurio che sia solo l’inizio. Catania mi ha permesso di vivere la prima esperienza in A. Sono arrivato in una piazza calda, sentita, con un tifo da urlo. Mi ha lasciato il calore che ancora adesso custodisco nei miei ricordi: è un po’ come un bacio che non dimentichi, qualcosa di unico e di emozionante. Ci sono degli aspetti positivi incredibili quando si vive un’esperienza lavorativa del genere. Essere nella storia è un onore, spero che quel record possa essere cancellato. Fu l’anno migliore della storia, è un motivo di soddisfazione. L’anno prima di arrivare a Catania ho allenato il Varese: sfiorai la Serie A, perdendo i play off. Avevo tante richieste, scelsi Catania perché di recente aveva fatto un percorso favoloso, la società funzionava bene. Per un allenatore come me era l’ambiente giusto per lavorare, poi ho imparato sulla mia pelle cosa volesse dire allenare Catania. È qualcosa che ti senti dentro, mi si è creato un senso di appartenenza, l’ho capito dopo. Sul momento vedevo la piazza giusta e ho accettato senza titubanze. Resto legato alle vittorie contro Roma, Lazio e contro la Fiorentina con un gol di testa del ‘Pata’ Castro. Chi veniva a Catania sapeva di andare incontro a una giornata difficile. Avere portato la squadra a questa consapevolezza, ovvero giocare da big e non da piccola squadra, mi ha gratificato. Siamo stati sempre protagonisti in ogni partita, sia in casa che fuori”.
(Foto: CataniaVera.it)