Una parte dei tifosi della nuova Reggina, la cui denominazione provvisoria sarà La Fenice Amaranto ASD inneggia alla nuova proprietà, com’è logico che sia dopo un fallimento; l’altra non digerisce affatto che il CdA sia formato per lo più da dirigenti catanesi. Se il presidente designato, Virgilio Salvatore Minniti, è di origini reggine, gli altri soci, da Fabio Vitale ad Antonino Ballarino, presidente dell’associazione Orizzonte Docenti con Alice e Marika Ballarino (e non dell’Università telematica, ndr), sono catanesi.
L’aria che si respira a Reggio Calabria è avvelenata perché parte della città non digerisce “l’invasione” catanese. Intanto il direttore sportivo, Maurizio Pellegrino, siracusano ma catanese d’adozione dopo una lunga militanza tra campo, panchina e poltrona, e il responsabile dell’area tecnica, l’etneo Giuseppe Bonanno, sono già a lavoro per allestire un organico competitivo e insidiare la corazzata Trapani.
Anche Akragas, Vibonese, Siracusa e Ragusa promettono scintille in un Girone I di Serie D che si preannuncia molto più equilibrato rispetto alla passata stagione dove il Catania ha dominato in maniera incontrastata.
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