Il giudice sportivo Stefano Palazzi ha comminato un‘ammenda da 1.000 euro al Catania “per avere, durante la gara allo stadio Massimino con il Picerno, i suoi sostenitori – si legge nella nota pubblicata sul sito della Lega Pro – posizionati nel settore Curva Nord, al 40° minuto del primo tempo e al 27° minuto del secondo tempo, intonato cori offensivi e insultanti nei confronti dei tifosi di altra squadra avversaria che, direttamente o indirettamente, hanno comportato offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale“, con palese riferimento ai cori intonati verso il Palermo.
Certo che, rimanendo ancorati agli sfottò e saldamente alla civiltà e alla rivalità sportiva di sana genesi, qui si sta creando un precedente molto opinabile che, nell’immediato futuro, potrebbe investire tanti altri club anche di Serie C e inferiori, per i quali 1.000 euro (a settimana..) non rappresentano certo briciole.
Sinceramente non riusciamo a comprenderne il significato anzi, proprio chi vi scrive spesso reagisce con una risata ai cori intonati dai tifosi del Palermo verso i parigrado del Catania, perché “fa parte del calcio” si direbbe e dispiacerebbe non poterne né intonare i propri né ascoltare gli altrui sfottò.