Catania: tutti sotto esame e prima contestazione dell’era Pelligra

Impietosa ma condivisibile per certi aspetti la critica mossa da La Gazzetta dello Sport che analizza le criticità che stanno contraddistinguendo questo primo scorcio di campionato menzionando i fischi che una parte della tifoseria, per la prima volta nell’era Pelligra, ha rivolto sentitamente alla squadra dopo il secondo k.o. interno:

Il Catania che fa il pienone in casa ma perde due gare su quattro preoccupa dirigenti, tecnico e gli stessi atleti. E irrita i tifosi. La contestazione andata in onda lunedì sera dopo lo 0-2 col Foggia ha aperto di fatto un periodo complicato da gestire. Ecco perché.

Il Catania ha un gruppo rinnovato quasi per intero, ma ci sono tanti giocatori che non hanno una condizione ideale per reggere i 90 minuti. Dopo un’ora di palleggi, tentativi e pali (era successo anche contro il Crotone) l’avversario di turno avanza e fa suo il match. 

Quel che emerge dall’analisi di tutte e quattro le gare è la mancanza di verticalizzazioni. Chiricò è il fulcro del gioco negli ultimi venti metri, ma se viene arginato, il Catania va in difficoltà. Di Carmine, che ha segnato fin qui gli unici due gol al Picerno, non è ancora al cento per cento. Stesso discorso riguarda Marsura che è un talento indiscusso, ma non ha nelle gambe più di 50 minuti. A centrocampo Ladinetti è il regista designato con l’ostacolo di una forma fisica che deve maturare il più presto possibile. Sembrava più dinamico il rendimento del Quaini visto nella ripresa del match pareggiato a Monopoli, ma ieri l’altro l’allenatore, sacrificando inspiegabilmente Silvestri in panca, lo ha rimesso al centro della retroguardia.

Facile appellarsi agli infortunati, ma è una realtà da sommare pure questa nonostante le soluzioni tattiche abbondino in un gruppo che era stato costruito con un certo criterio. Lorenzini è rientrato adesso dopo tre turni di squalifica, a Caserta sarà disponibile anche Zanellato capace di spaccare la partita con esperienza e tecnica che porta in dote. 

Un altro fattore che preoccupa riguarda il pubblico. La media di 18 mila presenze nelle tre sfide interne fin qui sostenute è un dato eccezionale non solo per la Serie C. Lo sarebbe anche per il campionato cadetto. E il pubblico che anche lunedì ha sostenuto il Catania fino alla fine, dopo la conclusione del match ha contestato stizzito società e giocatori: «Vogliamo gente che lotta» il coro unanime delle curve.

Se dopo tanta attesa, speranza e vittorie collezionate lo scorso anno il gruppo Pelligra subisce la prima contestazione può anche starci. Ma c’è il fondato rischio che il pubblico si disamori e vada sempre di meno allo stadio. La prova di Caserta diventa esame verità per tanti aspetti. Anche Tabbiani,  sembra sotto esame. Anche se i dirigenti si affrettano a smentire ogni cattivo pensiero”.

(foto: Catania FC)

Catania, tegola infortuni che incombe: anche Livieri out

Tegola infortuni che incombe in casa Catania, dopo Francesco Rapisarda, Edgaras Dubickas, Giuseppe Rizzo, è arrivato purtroppo il turno di Alessandro Livieri, costretto a lasciare il campo anzitempo in occasione di Catania-Foggia. 

Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale della società rossazzurra: 

Lesione muscolare per Livieri

Costretto a lasciare il campo anzitempo lunedì sera, Alessandro Livieri è stato sottoposto ieri a risonanza magnetica: gli accertamenti hanno evidenziato una lesione muscolare, il portiere è indisponibile e le sue condizioni saranno ulteriormente valutate nelle prossime settimane”. 

“Melior” e “Surgo”: prestazione da rivedere

“Melior de Cinere Surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI CATANIA-FOGGIA:

Quaini: uno dei più brillanti tra le fila dei rossazzurri, è riuscito a bloccare per più di un’occasione le trame offensive foggiane. Voto: 6

Castellini: adattato a terzino destro, ha giocato bene difendendo più volte il risultato. Nella parte finale del match è andato anche vicino al gol con un tiro pericolosissimo di poco a lato. Voto: 6

Zammarini: partito inizialmente dalla panchina, la sua assenza si è fatta sentire. Una volta entrato in campo, è riuscito a dare un po’ più di ordine a un centrocampo che ha sofferto parecchio la pressione avversaria. Purtroppo il risultato non ha aiutato. Voto: 6

 

I SURGO DI CATANIA-FOGGIA: 

Mazzotta: disattento in più di un’occasione, aiuta tanto in fase offensiva, ma in fase difensiva non ha dato il suo grande contributo. Molto spesso rimane alto senza rientrare per aiutare i compagni. Da rivedere. 

Curado: ancora in difficoltà quando gli ospiti creavano trame offensive. Imperdonabile il patatrac con Bethers in occasione del secondo gol ospite. 

Sarao: quasi inesistente. Nessun movimento da attaccante puro per contribuire alla costruzione del gioco. Molto statico, anche se non ha avuto la possibilità di ottenere grandi passaggi dai compagni. Anche lui, da rivedere. 

 

Tabbiani: “Mi prendo le mie responsabilità ma risultato ingiusto”

Luca Tabbiani, allenatore del Catania, in mixed-zone ammette gli errori, ma riparte dalla buona prestazione che sul piano del gioco ha convinto eccettuando gli ultimi 15 metri, che poi sono gli unici a fare la differenza trasformando una buona prova generale in tre punti:

“Dispiace perdere così dopo aver giocato una buona gara. Sinceramente questo 0-2 non è un risultato giusto ma bisogna andare avanti.

Il Foggia ci ha messo in difficoltà nei primi 10 minuti del secondo tempo ma noi siamo stati sempre in controllo della gara. Siamo stati sfortunati con la traversa di Chirico.

Mi prendo le mie responsabilità ma la prestazione c’è stata, è mancato solo il gol. Adesso bisogna rimanere equilibrati e tranquilli e guardare avanti”.

(foto: Catania FC)

Il Catania s-Foggia una prestazione evanescente (N.B.: vedi Crotone)

Da effervescente a evanescente. Il calcio propositivo di Luca Tabbiani doveva confluire in un attacco prolifico sulla scorta di trame di gioco spumeggianti, ficcanti ma, soprattutto, concrete. E invece ieri, nonostante una buona mole di gioco prodotta per lunghi tratti del match, abbiamo rivissuto il remake di Catania-Crotone, stavolta con un passivo ancora più ingeneroso e davanti a un pubblico “da Serie A”, come hanno sottolineato i telecronisti di RaiSport (a proposito, non abbiamo fortuna con loro…), e come recitano i numeri sugli abbonati di cui attendiamo ancora il totale così come degli spettatori presenti ieri allo stadio Massimino, verosimilmente intorno alle 16.500 unità.

Non è tutto da buttare, sarebbe un guaio pensarla così dopo quattro partite giocate. Ma, per coerenza, con quanto asserito in agosto, dopo quattro gare è possibile e opportuno tracciare un primo bilancio. Ieri il vice presidente del Catania, Vincenzo Grella, ha ammesso ai microfoni di RaiSport che la pazienza nel calcio è merce rara, ma ne ha implorato il ricorso, ribadendo la bontà del progetto tecnico di Tabbiani che ha sempre definito “una mia scommessa“.

Tabbiani, dopo la sconfitta, si è rammaricato per buona prestazione che, come nei primi 45′ con il Crotone, non è coincisa con la vittoria. Se a Monopoli abbiamo riscontrato un’involuzione sul piano del gioco, ieri sera la crescita tecnico-tattica c’è stata, ma non quella fisico-atletica dato che i contrasti erano pressoché appannaggio dei satanelli.

Al centrocampo dai piedi buoni, buonissimi, vedi Rocca, Deli, Zammarini, lo stesso Ladinetti e il neo acquisto Zanellato, deve corrispondere un maggior impegno atletico altrimenti in Serie C le partite si perdono, offrendo il fianco all’avversario nei contropiedi scaturiti, magari, da un contrasto maldestro o “poco convinto”. 

Il rodaggio, evidentemente, non è concluso. L’Avellino ha deciso di invertire subito la rotta cambiando tecnico e ha subito ottenuto risultati differenti. Ciò non significa che il Catania debba esonerare Tabbiani dopo quattro partite, con ammissione di colpa di Grella ed evidenti e un progetto tecnico/tattico tutto da rifare dopo appena un paio di mesi di implementazione. Semmai, sarebbe più opportuno sentire spronare l’allenatore, almeno in questo scorcio di campionato, a snaturarsi pur di centrare vittorie e punti perché ne abbiamo già dilapidati 8 su 12 ma siamo ancora in tempo per ritornare in carreggiata.

Il calcio propositivo e offensivo che l’allenatore vorrebbe imprimere come marchio di fabbrica alla squadra, al momento, è utopistico e sono i risultati a dirlo, non certo noi. Probabilmente per mere ragioni temporali, per la preparazione estiva scarna di amichevoli di livello, per la pausa imposta dal rinvio col Brindisi e, pertanto, per i tempo di ricezione dei giocatori che non erano abituati a un modulo così dispendioso (il pressing alto a tutto campo nei primi 45′ sfianca se non si è ancora al massimo). Occorrono punti e questo deve essere il primo e unico obiettivo al momento. Per assimilare schemi, concetti di gioco e per la forma fisica al top c’è tempo, per la classifica, no.

Mood in campo – nuovo match, stessa passione, stesso amore

“Mood in campo” è la rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.

Dopo il turno infrasettimanale, si torna nuovamente in campo, questa volta tra le mura amiche dello stadio “Angelo Massimino” per assistere a uno dei tanti big match di questa categoria: Catania-Foggia. 

Il pareggio in casa del Monopoli deve necessariamente dare la giusta carica ai rossazzurri per poter affrontare con lo spirito adeguato un avversario temibile come lo è la squadra pugliese. Il Catania di mister Luca Tabbiani come detto, deve scendere in campo con un atteggiamento differente rispetto a quanto visto nel pareggio a reti bianche contro la squadra biancoverde, anche per poter racimolare quanti più punti possibili nell’attuale classifica, considerando sempre la gara contro il Brindisi da recuperare. Probabile qualche cambio nell’undici titolare anche per permettere di rifiatare a chi ha giocato spesso, in mediana probabile l’inserimento dal primo minuto di Quaini, al posto dell’ infortunato Rizzo, con Ladinetti pronto a subentrare a gara in corso, in attacco, staffetta Di Carmine-Sarao con il primo leggermente in vantaggio.

Di contro, il Foggia allenato da mister Cudini, reduce da due pareggi consecutivi rispettivamente contro Avellino e Virtus Francavilla. Al momento, i satanelli si trovano all’undicesimo posto con 5 punti racimolati in quattro gare disputate, l’unica vittoria ottenuta è arrivata tra le mura amiche contro il Giugliano. Probabile l’uso del 3-5-2 per i foggiani che si può trasformare a gara in corso anche in un 4-3-1-2. “Il Catania è una squadra ben costruita e competitiva, ha delle ottime individualità in ogni reparto. Sarà una gara difficile in un ambiente caldo, ma noi daremo il massimo e ce la giocheremo”, queste le parole del tecnico dei foggiani alla vigilia del match.  

Fischio d’inizio alle ore 20:45 allo Stadio “Angelo Massimino” per Catania-Foggia. 

Catania-Foggia: la probabile formazione dei rossazzurri

Ore 20:45 tutti sintonizzati su Sky, Now o RaiSport per seguire la partita del Catania che stasera ospita il Foggia allo stadio Angelo Massimino.

Le previsioni meteorologiche sono avverse, speriamo ovviamente che si sbaglino perché inficerebbero la prestazione dei ventidue in campo e, oltretutto, c’è sempre lo spauracchio diffuso tra i tifosi di un nuovo rinvio in caso di impraticabilità del manto erboso, ma si tratta solo di illazioni al momento e siamo certi che la partita si giocherà.

Formazione titolare del Catania. A Monopoli i rossazzurri hanno pagato lo scotto della prima trasferta e delle due partite a distanza ravvicinata (2 in 4 giorni). Stasera la squadra di Tabbiani torna in campo dopo il medesimo lasso di tempo dall’ultima partita. E’ probabile che l’allenatore applichi un turnover più corposo.

Ecco la nostra probabile formazione:

CATANIA (4-3-3): Livieri; Bouah, Silvestri, Curado, Mazzotta;; Quaini, Deli, Rocca; Bocic, Di Carmine, Chiricò. All. Tabbiani.

(foto: Catania FC – Collage: Cataniamood.com)

Tabbiani: “Il boato dopo il gol di Di Carmine sembrava la Champions League”

Estrapoliamo alcune dichiarazioni chiave dalla conferenza stampa di mister Tabbiani che precede Catania-Foggia:

Abbiamo preparato alcune uscite che non sono riuscite bene e in fase di possesso abbiamo fraseggiato male, non riuscivamo a far lavorare i centrocampisti e lanciavamo lungo. Anche in una giornata negativa bisogna avere un po’ più di coraggio in certe cose, invece abbiamo perso fiducia durante la gara. Le poche occasioni avute in avanti non sono un campanello d’allarme, dobbiamo restare equilibrati. Abbiamo attaccanti di grande qualità, se abbiamo tirato poco è perché li abbiamo serviti male. Non può partire una caccia alle streghe ogni volta che le cose vanno male, non è quel che serve al Catania.

Foggia? Partita bella contro una squadra forte che l’anno scorso ha sfiorato la B e ha cambiato poco. Hanno usato due sistemi di gioco nelle prime 4 giornate, credo che staranno in alto in classifica durante tutta la stagione. Sono sicuro che vedremo un altro Catania rispetto a quello di giovedì sia sull’aspetto fisico sia su quello qualitativo.

Zanellato (che comunque è squalificato, ndr), è arrivato ieri, ci vorrà un po’ di tempo per inserirlo. Lorenzini rientra dalla squalifica: dispongo di un parco difensori di buon livello, daremo minuti a tutti. Quaini può fare sia il play sia il difensore centrale, di sicuro ha qualità”.

Il Massimino ci dà grande energia. Dobbiamo avere voglia di sentire un boato come quello dopo il primo gol di Di Carmine contro il Picerno: sembrava la Champions League”.

(foto: catania fc)

Zanellato: “Play o mezzala è indifferente. Da piccolo seguivo il Catania”

Ecco le prime parole da giocatore rossazzurro di Niccolò Zanellato, rilasciate ai canali ufficiali del Catania FC:

Un caloroso saluto ai tifosi del Catania, sono contento di essere qua. Sono stato ricoperto da messagi dal popolo catanese, sono contento di essere qua e ripagherò sul campo i, loro affetto.

Catania è una società storica, con blasone, che seguivo da piccolino quando guardavo il Catania in Serie A su Sky, non ho esitato un momento, c’è un grande progetto e mi sento parte di questa ambizione, e voglio perseguire gli obiettivi del Catania da protagonista.

Montella è stato un allenatore importante per me, mi ha lanciato in Europa League nonostante avessi 18 anni e ho giocato da titolare nel Milan che mancava in Europa da diversi anni: lo ringrazierò sempre. Nella Nazionale Under 21, grazie ai risultati ottenuti a Crotone, ho segnato proprio al Massimino, contro l’Armenia.

I compagni mi hanno accolto calorosamente, e non è affatto una cosa scontata e l’allenamento è stato positivo, il mister mi ha fatto una bellissima impressione, sono squalificato ma spero di dare il mio contributo dalla prossima partita. Le parole di Grella sono state importanti per confermare questa mia scelta. 

Ho giocato sia play che mezzala, è indifferente”.

(foto: catania fc)

ZEOLI CATANIA
Primavera – Inizia con una sconfitta l’avventura del Catania di Zeoli

Una partita equilibrata, soprattutto nella prima frazione di gioco, quella che ha visto maturare la sconfitta  all’esordio per il Catania Primavera di mister Michele Zeoli. Ancona corsaro, bravo a capitalizzare le occasioni create dopo un primo tempo che si è chiuso a reti inviolate. Ci ha pensato Bruzzechesse con un’inzuccata a sbloccare il risultato su corner battuto con precisione da Mazzoni, raddoppio di Wade Papa  all’85’ a culmine di un bel contropiede di marca dorica. Il gol del Catania lo sigla Corallo al 93′, quasi allo scadere. Da segnalare la prova del portiere Torrisi, bravo in un paio di occasioni a non rendere il passivo più corposo.

Catania: Torrisi; Pappalardo, Di Stefano (76′ Par, adiso), Coriolano (68′ Fichera), Sechi, Patalano, Bonaccorso (68′ Argentati), Di Pietro, Corallo, Limina (76′ Cristaldi), Maugeri (55′ Montanaro). In panchina: Toscano, Argentino, Catania, Giannetto, Giuffrida, Indelicato, Russo, Barbera. All. Zeoli

Ancona: Pierandrei; Rosolani (46′ st Wade Papa), Antoniazzi, Girolimini, Bruzzechesse, Marchegiani, Bugari, Paglialunga (90′ Pietropaolo), Atzori (46′ st Amico), Pangrazi (86′ Bambozzi), Mazzoni. In panchina: Ruzzi, Galeotti, Pietropaolo, Grassi, Novelli, Ogiesoba All. Tumiatti

Reti: 50′ Bruzzechesse (A), 85′ Wade Papa (A), 93′ Corallo (C).

ARBITRO: Lazzara di Barcellona Pozzo di Gotto

NOTE: Ammoniti Maugeri (C), Di Pietro (C), Bruzzechesse (A), Paglialunga (A).

(Fonte immagine: Gazzettaregionale.it)