La prova maiuscola del Catania è incancellabile come le precedenti prestazioni. Non vogliamo certo fungere da avvocati del diavolo, anzi. Una squadra che ambisce alla promozione diretta o, razionalmente, a provarci fino all’ultima giornata, deve fare tesoro prima degli errori, poi degli allori.
A parte la prova opaca di Monopoli, il Catania a sprazzi ha sempre dimostrato di vantare un tasso tecnico qualitativamente superiore a tutti gli avversari e, azzardiamo noi, anche alle altre big che ancora non abbiamo sfidato. Ciò non si traduce in vittoria in Serie C (in Serie D sì), pertanto i ragazzi nell’ultima partita a Caserta, che pareva un campo inespugnabile per i nostri colori, ha sciorinato una prestazione completa: tecnica sì, ma anche abnegazione, supporto tra compagni, corsa, grinta, che miscelate al palleggio hanno prodotto 4 reti fatte e 0 subite.
Per la verità qualche piccola sbavatura, meglio definibile come “indecisione” si è manifestata specie sullo 0-0, prontamente ottenebrata dalle magie di Chiricò e dai guizzi da punta vera di Di Carmine. Altro elemento di grande rilevanza che, leggendo qua e là, nessuno credo che abbia puntualizzato è il rapporto tra l’allenatore, Luca Tabbiani, e i giocatori. Proprio Chiricò ha specificato:
“Mi piace servire i compagni, fa parte di un gioco di squadra che il nostro allenatore ha organizzato. Seguiamolo, perché è un tecnico davvero preparato. Con questo gruppo potremo arrivare davvero molto lontano. Bisogna migliorare, però c’è grande qualità nei vari reparti. E questo sta emergendo grazie alla guida dell’allenatore”.
Quando la rosa ti rema contro è praticamente impossibile raggiungere risultati e centrare gli obiettivi prefissati. Ma se la squadra apprezza il lavoro del mister, lo applica o quanto meno impara pazientemente ad applicarlo, il viatico per il futuro si tinge immediatamente di certezze. Non resta che scacciare i fantasmi della pancia piena dopo un poker inflitto a domicilio e concentrarsi su un campionato lungo e irto di ostacoli che si sono già paventati nelle prime giornate dinanzi al nostro cammino.
Se la squadra oltre a seguire i dettami del tecnico darà l’anima, singolarmente, abbinando alla proprietà di palleggio nettamente superiore alla media della categoria, quello scatto in più, quel recupero difensivo in più, quel raddoppio in più per soccorrere il compagno, allora sarà dura per qualsiasi avversario batterci.