Il Catania si gode la “zona Lucarelli”. Ora sotto col Francavilla

Il Catania, per la prima volta in campionato, ha vinto due partite consecutive, totalizzando sei punti d’oro che ne rilanciano le quotazioni soprattutto grazie a un approccio diverso e a una continuità di concentrazione che dura 96′:

“La squadra lotta su ogni pallone, verticalizza di più, riesce a gestire le fasi di difficoltà e, poi, vince anche nei minuti finali – riporta La Gazzetta dello Sport-, accendendo l’entusiasmo dei tifosi che definiscono i gol-vittoria realizzati dal Catania “zona Lucarelli”.

Effettivamente, Lucarelli ha dichiarato: “Il 60% dei gol nelle partite arrivano da palla inattiva, il 30 su errori degli avversari e il 10 su azioni costruite. Ecco perché ci siamo applicati molto sugli schemi che ci hanno portato ai gol”.

(foto: Catania FC)

Catania, con l’effetto-Lucarelli è cambiato più di qualcosa

Non avrà la bacchetta magica ma la sua “presenza” si nota in campo. I ragazzi mostrano miglioramenti da due settimane a questa parte, soprattutto nell’approccio alla gara, senza fare sfracelli, ma con un piglio che lascia ben sperare per questo ultimo mese scarso di campionato prima della sessione di calciomercato invernale attesa da tutti, Lucarelli in primis:

“Il metodo Lucarelli funziona, il Catania mai aveva conquistato due vittorie di fila in questa stagione – si legge su La Sicilia”. L’1-0 ottenuto a Giugliano certifica la rinascita dell’ambiente e imprime alla stagione una continuità che galvanizza.

Non è che funzioni tutto, perché al raddoppio una squadra del genere deve anche arrivarci e lo farà presto. Ma è anche vero che dopo il 2-1 alla Turris, il gol vittoria di Giugliano è arrivato ancora su un calcio d’angolo.

Qualcosa è cambiato. Più di qualcosa”.

(foto: Catania FC)

 

Bertotto (all. Giugliano): “Non meritavamo di perdere col Catania”

Il tecnico del Giugliano, Valerio Bertotto, ha analizzato la sconfitta dei campani (0-1) maturata al De Cristofaro ieri pomeriggio ad opera del Catania:

“Sono fiero dei miei ragazzi dal primo giorno che sono arrivato qua: stanno esprimendo il meglio di loro stessi, stanno lavorando molto bene, il percorso che stiamo facendo è sintomatico di questa grande crescita che stanno avendo. Partite come quella col Catania non lasciano particolari fastidi, escludendo il fatto di averla persa e non lo meritavamo. Ma l’espressione di gioco e la volontà di determinare il risultato ci sono sempre stati.

Facciamocela scivolare addosso e pensiamo alla prossima. È un girone tosto, c’è storia, tradizione, forza e passione. Noi stiamo procedendo con grande tranquillità e con la disponibilità da parte di tutti“.

(foto: Il Mattino)

 

Di Carmine: “Queste vittorie ci fanno crescere. Dal mister posso apprendere tantissimo”

Match winner di Giugliano-Catania, Samuel Di Carmine ha raccontato il suo gol ai giornalisti nella consueta conferenza stampa post gara: 

Sono molto contento perché il mio gol ha portato tre punti fondamentali per la squadra, poi sono contento perché questa avventura a Catania sta andando molto bene, peccato per l’infortunio che mi ha fatto perdere un po’ di terreno, però sono concentrato e sono sicuro che i gol arriveranno. Il mister cerca di più le verticalizzazioni, settimana scorsa ho avuto diverse occasioni, e con questo tipo di gioco ho la possibilità di ricevere molti più palloni. Fisicamente sono stato sempre abbastanza bene, il gol ti da nuova linfa. La mia fortuna è stata trovare Bucchi che mi ha insegnato tanto, il mister è stato un grandissimo attaccante e da lui posso soltanto imparare e migliorare ancora di più. L’importante è essere concentrati ed essere cattivi, queste vittorie ti danno tanta autostima ma non bisogna abbassare l’asticella”. 

Lucarelli: “Questa squadra aveva bisogno di autostima”

Al termine del match tra Giugliano e Catania, l’allenatore rossazzurro Cristiano Lucarelli ha commentato la vittoria esterna nella consueta conferenza stampa post gara:

Questa squadra aveva bisogno di autostima e di ritrovare dei risultati e queste due partite sono andate come auspicavo. Oggi la partita è stata molto tosta, devo fare i complimenti al Giugliano che ha confermato di essere una squadra ben allenata in un momento di forma importante e che soprattutto nei primi venti minuti ci ha creato un po’ di problemi. Noi siamo stati bravi, probabilmente la partita l’abbiamo vinta nel primo tempo tenendo botta e facendo resistenza ai loro attacchi. Nel secondo tempo abbiamo raccolto i nostri frutti. L’unico rammarico è che tecnicamente mi aspetto qualcosa di più. Silvestri aveva avuto dei problemi fisici e allora abbiamo deciso di non rischiarlo soprattutto in vista di mercoledì. Mazzotta aveva fatto una buona partita contro la Turris, però vista la presenza dell’esterno avversario mancino, avrebbe avuto delle difficoltà nell’uno contro uno e ho preferito mettere Castellini che è un destro in modo tale che sul piede forte del loro esterno si sarebbe contrapposto nella giusta maniera. Ci sono delle cose che sono nel DNA del Catania, per esempio il Catania è stata la prima squadra ai tempi della serie A che ha incominciato a utilizzare dei collaboratori per i calci piazzati, in quegli anni infatti, il Catania segnava tanti gol sui piazzati e noi stiamo facendo ciò che è nella storia di questo club. Quello che ci interessa in questo momento è essere anche brutti, sporchi e cattivi per portare a casa un risultato importante, anche perché i campionati in questa categoria si vincono così”. 

“Melior” e “Surgo”: Di Carmine c’è! Muro Bethers!

“Melior de Cinere Surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro,  il post-partita di Catania Mood si è arricchito di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI GIUGLIANO-CATANIA:

Rocca: Una vera roccia a centrocampo, presente sia in fase offensiva, sia in fase difensiva. Insidia sempre la difesa avversaria recuperando una grande quantità di palloni. VOTO: 7

Bethers: Dimostra grande sicurezza tra i pali e sulle palle alte, crescita esponenziale per un ragazzo che sulla carta era il secondo di Livieri. Anche quest’oggi tanto merito al portiere lettone. VOTO: 6.5

Castellini: Grande crescita del nostro difensore tuttofare, oggi impiegato sulla fascia sinistra, tanta corsa e tanta attenzione. Qualche pallone sbagliato, ma in fase difensiva impeccabile, da segnalare il grande intervento in scivolata su un attaccante avversario. VOTO: 6.5

Di Carmine: Poche palle toccate, ma decisivo nel gol che ha permesso ai rossazzurri di conquistare i tre punti. Si è fatto trovare pronto su una carambola in area di rigore in seguito ad un calcio d’angolo. Grande trascinatore. VOTO: 6

I SURGO DI GIUGLIANO-CATANIA:

Chiricò: Ancora impacciato con la palla al piede, cerca quanto più possibile di servire i compagni, sbagliando anche qualche impostazione di gioco. Ci sono margini di miglioramento. Da rivedere. 

Marsura: Tanta corsa, tanta voglia, ma tanti falli e tante azioni sprecate. Da rivedere. 

 

Giugliano-Catania: seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Lucarelli

Da pochi minuti si è concluso il match dello stadio “De Cristofaro” tra Giugliano e Catania con il risultato finale di 0-1. 

Durante la prima frazione di gara, le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con diverse occasioni da una parte e dall’altra. I padroni di casa particolarmente pericolosi in fase offensiva dove hanno impensierito più volte la difesa etnea che si è sempre salvata in calcio d’angolo. Occasionissima per gli ospiti con il colpo di testa di Michele Rocca che ha impegnato l’estremo difensore del Giugliano, Daniele Russo.   

Secondo tempo che inizia sulla falsa riga del primo, con i padroni di casa a rendersi sempre pericolosi, ottima la difesa etnea a sventare tutte le trame offensive. Il Catania aumenta i giri del motore, incrementando di conseguenza la propria pericolosità all’interno dell’area i rigore avversaria. Tanti calci d’angolo conquistati e su uno di questi arriva il gol decisivo di Samuel Di Carmine che è abile a sfruttare una carambola e a battere l’estremo difensore avversario. Arriva la seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Lucarelli in un campo davvero difficile, contro un avversario davvero ostico!

Ancora Lucarelli: “Lavoro più di 12 ore al giorno per il Catania”

Cristiano Lucarelli ha parlato, ieri in conferenza stampa, anche del match con la Turris, vinto dal Catania all’ultimo respiro grazie alla rete di Bouah, poi si è soffermato sul futuro:

“Con la Turris ho visto i ragazzi che correvano forte. Quel minimo di calo è stato anche dovuto alla gestione del match come fanno le squadre mature. Il pari è arrivato in una situazione sporadica però mi interessa soprattutto la prestazione mentale più che quella fisica. Chi regge mentalmente per 100 minuti può sopperire alle carenze atletiche. Quando indossi la maglia del Catania sono importanti anche le amichevoli contro gli allievi, non puoi sottovalutare nessuno. Pure una piccola cosa che non va a Catania fa rumore quindi dobbiamo stare attenti. Per ora vedo dei soldati che fanno quello che chiedo. Arrivo alle 7:30 la mattina e vado via alle 8 di sera, ce la metto tutta.

La mia preparazione non cambia in base alla classifica. Noi sappiamo perfettamente che dobbiamo cercare di star bene negli ultimi due mesi e restare agganciati alle zone playoff pure se oggi faccio fatica ad accontentarmi. Mancano ventiquattro partite e non voglio precludermi alcuna possibilità. Voglio puntare al massimo. Sappiamo che è difficile ma non posso fissarmi un obiettivo che non sia quello più importante perché vuol dire limitare la squadra. Cerchiamo di vincere più sfide possibili e vediamo che succede. Noi dobbiamo coltivare un sogno e dobbiamo coltivarlo ogni giorno in allenamento e la domenica in campo. Se oggi vi dicessi che arriviamo primi non ci crederebbe nessuno. Non faccio promesse ma vi dico: coltiviamo questo sogno, non costa niente”.

(foto: Catania FC)

 

Catania, Lucarelli: “Non sono più i tempi di Pedrinho e Luvanor…”

Mister Cristiano Lucarelli ha fatto il punto sul match che attenderà il Catania domani pomeriggio a Giugliano:

“Il Giugliano? È un avversario in salute ed è un’ammazzagrandi, fa bene un po’ tutto, è in fiducia e organizzato. Ha dei concetti chiari e i risultati arrivano. Non ne ho visti punti deboli ma io penso che il Catania tecnicamente abbia qualcosa di più. Ho avvisato i ragazzi ovvero quando si passa dallo sconforto all’entusiasmo la prova del 9 è la gara successiva. Mi aspetto delle risposte e pure l’equilibrio. Le grandi squadre vincono, archiviano e ripartono da zero, a testa bassa. Non rivoluzioneremo il 4-2-3-1 ma possiamo passare al 4-3-3 in qualsiasi momento.  Devo motivare tutti. Deve esserci la concorrenza altrimenti i titolari si prendono una vacanza pure in allenamento. Io invece voglio intensità. Tutti devono credere di poter giocare titolari. Ognuno di loro prima o poi avrà un calo.

Bocic è forte e giovane. Deve crescere, ma può ricoprire tre ruoli. Deli è uno che sa inserirsi e segnare. Chiarella ci può essere molto ultile. Deve fare quel salto di qualità in termini di continuità, come quasi tutti, e tentare di essere più incisivo negli ultimi metri. Livieri è stato assente per un po’. Deve essere messo nelle condizioni di rimettersi in forma. Oggi non sono più i tempi di Luvanor e Pedrinho. Adesso prendi calciatori che conosci bene e devi avere la fortuna che si inseriscano. Questo è l’importante ma un bidone non lo prende più nessuno. Non mi sento di dire di aver ereditato una squadra con carenze atletiche. Non è riscontrabile. Se fossi un paraculo lo direi ma non lo sono”.

 

(foto: Lucarelli, Catania FC)

 

Carra: “Il nostro presidente sta investendo tanto. Torre del Grifo?…”

Ospite della trasmissione televisiva “Cataniamente” andata in onda su Video Mediterraneo e condotta da Luigi D’Angelo, il direttore generale del Catania, Luca Carra, ha parlato in merito a questo inizio di stagione oltre che della vittoria in extremis contro la Turris. Di seguito parte dell’intervista:

Vittoria importantissima per dare una scossa e fiducia ai nostri ragazzi, Lucarelli l’ha definito il miglior modo per iniziare, io sono d’accordo con lui anche se abbiamo sofferto e perso dieci anni di vita, però quel gol ti ripaga tutte le sofferenze vissute fino a quel momento. Testa bassa vuol dire che abbiamo vinto una partita e che non abbiamo fatto ancora nulla. Più che guardare chi c’è davanti, noi dobbiamo pensare alle nostre partite, giocarle tutte con la stessa intensità e con la stessa voglia con cui abbiamo affrontato la Turris e vincerne più possibile. La situazione economica del Catania è assolutamente tranquilla in base alle previsioni, il nostro presidente sta investendo e siamo assolutamente tranquilli. Per quanto riguarda le infrastrutture, abbiamo fatto tanto anche se non sembra perché abbiamo fatto dei lavori che magari non si vedono, abbiamo affittato una palazzina in via etnea dove vivono più di venti ragazzi del settore giovanile, assistiti da persone fisse che lavorano per noi, abbiamo investito sullo stadio, stiamo investendo a Nesima. Per Torre del Grifo ha già risposto il vicepresidente, la cifra che richiede la curatela è molto alta per il valore che oggi ha quel centro. Se nessuno si presenta e se dovessero esserci dei ribassi ci penseremo. La trasparenza la manteniamo in tutte le occasioni. Sostenibilità non è inteso che non vogliamo spendere soldi, ma se devi costruire e raggiungere la serie A per restarci e per competere, devi creare una struttura quindi all’interno di un budget bisogna investire con l’idea di creare qualcosa per il futuro, quindi spendere sul settore giovanile e sulle strutture e investire nel modo giusto per avere un bilancio sostenibile che non richieda immissioni di denaro da parte della proprietà”.