Cristiano Lucarelli, allenatore del Catania, analizza la partita contro il Francavilla di stasera (ore 20:45, stadio Angelo Massimino), un avversario ostico che gioca un buon calcio:
«La sfida col Francavilla diventa la più complicata della stagione. Sia per l’avversario, che gioca un calcio propositivo, sia per il momento storico che viviamo. Bisogna gestire il momento – ha dichiarato il tecnico del Catania durante la conferenza stampa della vigilia – va bene l’esultanza, ma non l’euforia. Ripartiamo con la fame. Facciamo finta di aver perso e gestiamo il momento con equilibrio e con le motivazioni che non mancheranno. L’approccio feroce lo vedo in allenamento e lo dobbiamo confermare anche in gara. Se pensiamo di essere bravi e di avere risolto i problemi allora si che sbaglieremmo tutto, c’è ancora molto da lavorare sulla testa dei ragazzi e sugli aspetti tecnici che col tempo bisogna variare altrimenti diventeremmo facilmente “leggibili” da parte di chi ci sta di fronte.
Quando sono arrivato avevo avuto la sensazione che qualcuno si fosse già arreso. Lavorando sul campo mi sono accorto che non è così. Serve costruire, programmare. E per farlo non serve per forza di cose una rivoluzione dell’organico.
Se si cambiano 15 giocatori e un allenatore l’anno, la squadra diventa un hotel. Invece bisogna creare uno zoccolo duro per far sì che il progetto possa durare nel tempo. Quest’anno cercheremo di arrivare ai play off nella posizione più comoda possibile, ma se alla fine non dovessimo andare in B, non è che si debba per forza smontare tutto. Si aggiungono i tasselli più utili e si ritenta».
(foto: Catania FC)