An. Russotto: “Catania in C e scudetto al Napoli: per me sarebbe doppia festa”

Andrea Russotto, attaccante di mille battaglie rossazzurre in forza al Catania ed etneo d’adozione, ha rialsciato un’intervista stamani:

“Sono contento per ciò che sta facendo la squadra e per le emozioni che stiamo regalando alla nostra gente e alla società e sono contento di essere utile alla causa quando vengo chiamato in campo, mi ritengo soddisfatto di quello che sto facendo – ha dichiarato Russotto a “La Gazzetta dello Sport”-.Non è importante la quantità di partite giocate ma la qualità.

Sarno? Perdiamo un grande giocatore e un professionista, difficile da digerire. Città di Sant’Agata? La prepareremo come sempre, con grande professionalità. Al “Massimino” davanti ai 15/16mila spettatori mi emoziono ogni volta che entro in campo, io ho anche vissuto il fallimento. Scudetto al Napoli? Se dovesse vincerlo per me sarà festa doppia: Napoli e Catania sono città molto simili”.

(foto: catania ssd)

C. di Sant’Agata, il D.G. Amata: “Vorremo fare festa vincendo. Biglietti in vendita da domani”

Il prossimo avversario del Catania il Città di Sant’Agata, scalda i motori in vista del match che vedrà la squadra di Sant’Agata di Militello opposta ai rossazzurri allo stadio “B. Fresina”:

“Vorremo fare festa vincendo, festeggiando alla fine della partita. L’accoglienza per il Catania, che rappresenta la storia del calcio siciliano e nazionale, alla Serie A, alla Serie B, riceverà l’attenzione che merita questa partita ma i nostri standard di ospitalità sono sempre elevati.

Il settore ospiti è di 650 posto ma tutto è vincolato al tavolo tecnico che si riunirà domani tra le due società e il vicario del questore di Messina e stabiliranno le modalità più opportune per l’ordine pubblico prima di aprire la vendita”.

(foto: sant’agata informa)

Futsal – Italia, Musumeci: “Un sogno che si realizza” (VIDEO DEL MATCH)

Capitan Musumeci, catanese e giocatore della Meta Catania Bricocity, si gode la vittoria della Nazionale italiana di Futsal davanti al suo pubblico in un PalaCatania stracolmo:

“Giocare qui, a casa mia, dove sono cresciuto e mi sono formato come calciatore e uomo, davanti alla mia famiglia, è stato unico.

L’obiettivo era vincere e l’abbiamo fatto – sottolinea ai microfoni de: “La Gazzetta dello Sport” – il nostro è un gruppo che ha tanta voglia di far bene e si è visto.

Il gol? mi è passata davanti tutta la strada fatta per arrivare fin qui, un sogno che si è realizzato e lo dedico a mia figlia”.

VIDEO DELLA PARTITA INTEGRALE:

 

(foto: sportwebsicilia.it)

Futsal – Italia, il C.T. Bellarte: “A Catania vissute emozioni uniche”

 Il CT della Nazionale italiana di Futsal, Max Bellarte, ha commentato così a fine partita la vittoria degli azzurri per6-3:

“Di solito campeggia nelle menti di tutti l’illusione della perfezione – spiega il commissario tecnico Azzurro ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”- – siamo all’interno di un processo di rinnovamento e la perfezione non esiste. Il palazzetto pieno ci ha consegnato emozioni fortissime: è stato eccezionale.

La pelle d’oca avuta durante l’inno è stato qualcosa che non dimenticheremo mai. Giocare in un ambiente così, rende tutto più bello.

La Nazionale continuerà ad allenarsi a Catania fino al 5 marzo, poi la partenza per Gavle, sede dell’ultima giornata del girone, in programma l’8 alle 18.30″.

(foto: hashtag sicilia)

Grella: “Il Catania è dei catanesi. Noi siamo solo dei custodi”

Ai microfoni di socialmediasoccer.com il vice presidente e amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella ha parlato di futuro e degli obiettivi che il Catania vorrebbe raggiungere: 

Senza infrastrutture adatte i conti sono difficili da far tornare. Io penso che lui sia un imprenditore che crede molto nell’investimento, non solo sulle infrastrutture ma anche sugli individui e le professionalità giuste che possano permettere un’amministrazione del club sana ed efficiente. In questa piazza c’è passione, c’è vero tifo, c’è senso di appartenenza. Una città come Catania fa percepire l’emozione che vivono le persone e sono proprio le emozioni che sono ricordate nella storia. Facendo calcio in un certo modo si può creare una società sostenibile e costruire un valore aggiunto per tutta la città. Io penso che noi dobbiamo dare a Catania e non ricevere da Catania, avendo senso di responsabilità perché Catania non è del Gruppo Pelligra o di Vincenzo Grella, ma Catania è dei catanesi. Noi siamo solo dei custodi, delle persone che oggi si assumono la responsabilità di portare questa città e questo club dove meritano di stare. Il mio obiettivo come dirigente è di portarlo più in alto possibile e il mio sogno è di portarlo a competere nelle coppe europee se proprio devo spingermi oltre. I sogni non hanno limiti e quindi quando si parla di sogni si può pensare che l’ottava metropoli d’Italia possa anche ambire a un obiettivo del genere con programmazione, serietà, passione e con la parola che mi piace e che usa sempre Rosario Pelligra, il coraggio. Se saremo in grado di fare le cose con programmazione e intelligenza, e con la serietà e proprio il coraggio che contraddistinguono questa proprietà arriveremo a realizzare i nostri sogni”. 

Carra: “Vogliamo raggiungere grandi palcoscenici”

La matematica certezza non è ancora stata raggiunta ma ci siamo quasi, il Catania di Ross Pelligra si appresta a ritornare tra i professionisti dopo un solo anno di assenza e dopo aver disputato egregiamente il campionato di serie D. La società rossazzurra sta programmando il futuro prossimo per poter centrare i nuovi obiettivi che verranno prefissati a inizio stagione. Ne ha parlato il direttore generale Luca Carra ai microfoni di socialmediasoccer.com 

Grazie alle risorse che facevano parte della vecchia società siamo riusciti ad ottimizzare la conoscenza e l’inserimento nel territorio, assumendo persone che già lavoravano in società e che conoscono bene la realtà del Catania e la città. Né io né Vincenzo Grella siamo di Catania e per noi era la prima volta in città: avere comunque un appoggio su persone professionali e inserite nel territorio sicuramente ha agevolato il nostro inserimento. Se si riesce a lavorare in sinergia con i tifosi e con tutto il tessuto economico che rappresenta la città, come successo a Parma, si è in grado di raggiungere risultati importanti. Sappiamo tutti che Rosario Pelligra ci tiene a far tornare il Catania su grandi palcoscenici. È chiaro quindi che noi dobbiamo anzitutto progettare e garantire il lavoro per arrivare, non so dire quando perché le tempistiche sono imprevedibili, in Serie A. La cosa ulteriormente importante è che vogliamo arrivarci per rimanere, per diventare una realtà di Serie A e non per fare una presenza estemporanea. La strada per raggiungere questo obiettivo deve prevedere la crescita della struttura societaria, oltre alla valorizzazione del settore giovanile e del territorio. Stiamo lavorando in questo senso, per poter usufruire di strutture adeguate alle nostre ambizioni e dotare la società di tutto il meglio che ci possa essere da un punto di vista infrastrutturale, non solo per la prima squadra ma anche e soprattutto per il settore giovanile”. 

Futsal – PalaCatania da sogno e l’Italia batte la Macedonia del Nord

Non aggiungiamo altro all’articolo redatto da figc.it riguardo all’impareggiabile cornice di pubblico del Pala Catania che ieri ha sostenuto la Nazionale azzurra di Futsal nel successo contro la Macedonia del Nord (6-3):

“Davanti ai 3550 di un Pala Catania da sogno, la Nazionale italiana di futsal batte 6-3 la Macedonia del Nord, salendo a 7 punti in classifica nel Main Round delle Qualificazioni Mondiali. Mercoledì prossimo la sfida alla Svezia che chiude il girone.

La partita. L’Italia parte forte e al terzo minuto sblocca l’incontro con Cutrupi, bravo nel chiudere con un tap-in la corta respinta di Petrovski su tiro di Merlim. La Macedonia del Nord è però in partita e alla prima occasione pareggia con Krstevski. Musumeci, catanese doc, riporta gli Azzurri nuovamente avanti all’ottavo con un grande tiro a volo a chiudere un calcio d’angolo. I balcanici non ci stanno e in fotocopia al gol di Musumeci, trovano il nuovo 2-2 con Petrovic all’undicesimo. Dopo aver collezionato occasioni in serie, fra cui un palo di Merlim, è Marcelinho a punire la mossa a sorpresa del Ct macedone Skenderovski: i giallorossi mettono il portiere di movimento, ma il calciatore dell’Olimpus, strappando palla di prepotenza, infila il 3-2 con cui si va al riposo. In avvio di ripresa, per la terza volta, la Macedonia del Nord pareggia i conti: ancora da palla da fermo, questa volta con Rangotov. Ma l’Italia non accusa il colpo e con Marcelinho ritrova di nuovo la testa della gara al quarto, mostrando quanto sia caldo il piede mancino del capocannoniere della Serie A. È il gol della svolta: due minuti più tardi Motta fulmina Petrovski con il 5-3 che vale il primo doppio vantaggio della partita. Avanti 5-3 dopo 6’ della ripresa, l’Italia questa volta gestisce il vantaggio e a cinque giri di lancette dalla fine, i macedoni vanno all-in inserendo di nuovo il portiere di movimento. Ne scaturisce il definitivo 6-3 di Calderolli che manda i titoli di coda alla partita. Consolidato il primo posto, l’Italia resterà a Catania fino al 5 marzo per preparare la trasferta in Svezia: si giocherà a Gavle l’8 marzo per staccare il pass per l’Elite Round”

Catania, Lubishtani e Al. Russotto tornano a disposizione di Ferraro

Mister Ferraro potrà contare su due “nuovi innesti”. Si tratta dei lungodegenti Lubishtani, terzino sinistro 2004 che ha già fatto qualche fugace apparizione in rossazzurro, e Alessandro Russotto, mediano classe 2002.

A fare da contraltare, il serio infortunio occorso a Vincenzo Sarno durante l’ultima partita casalinga vinta dal Catania per 2-0 sul Paternò: l’attaccante esterno rientrerà nel 2024 inoltrato, ne approfittiamo per rinnovargli i nostri più sentiti e affettuosi auguri.

Per quanto riguarda Gianluca Litteri, lo staff medico scioglierà le riserve solo domani, poi spetterà a Giovanni Ferraro decidere se aggregarlo al gruppo dei convocati: il ragazzo è alla ricerca della forma migliore. Il difensore centrale, Michele Somma, è in fase di recupero e potrebbe essere inserito tra gli arruolabili ma difficilmente nell’undici titolare.

(foto: catania ssd)

Giovanni Mirulla: “Il Liotru di Lego? Catania potrà trarne visibilità nel mondo”

“Occorre una nuova dirigenza in grado di valorizzare il brand Catania, di esportare non solo il marchio del club, ma di veicolarlo attraverso un’operazione di marketing territoriale ramificata, dal retrogusto glocale, che coinvolga Catania-Città, con le sue bellezze architettoniche e naturalistiche”.

No, non lo ha dichiarato nessuno. È una licenza di pensiero, per questo l’abbiamo incorniciata tra virgolette. Era quello che, più o meno, pensavano tutti i catanesi-tifosi prima dell’avvento di Ross Pelligra

Ora che ce l’abbiamo, è doveroso supportarne l’ambizioso progetto anche incentivando l’imprenditoria locale per creare un tessuto economico solido non solo in superficie ma, soprattutto, nelle fondamenta.

In questo scenario, che sa amabilmente di futuro, inseriamo il progetto di un ragazzo catanese, Giovanni Mirulla, 24 anni, studente della facoltà di Ingegneria Informatica che ha pensato al nostro Liotru costruito con i mattoncini assemblabili della celebre multinazionale Lego. Ah, sapete cosa significa “Lego”? E’ la crasi dell’espressione danese “leg godt” che in italiano si traduce “gioca bene“, giusto per restare in tema calcistico. 

Giovanni da cittadini catanesi ti ringraziamo dal profondo del cuore per aver realizzato questo progetto, un trionfo campanilistico oltreché delizioso dal punto di vista squisitamente tecnico e creativo. Come e quando ti è venuto in mente?

“Premetto che mi sono sempre occupato di robotica e ho portato a casa diversi premi tra cui nazionali e mondiali, ciò mi ha permesso di poter trasmettere quelle poche conoscenze che ho in merito, ad altri ragazzi a partire dalla scuola elementare sino alle superiori preparandoli per la gara mondiale First Lego League.

Quest’anno per via di diversi motivi sia lavorativi che universitari non li ho potuti seguire in prima persona e allora durante le pause pranzo o la sera mi sono dilettato nel creare un progetto per loro che fosse di riconoscimento alle gare. Fortuna vuole che il progetto sia stato approvato da Lego il giorno dopo quindi non ne hanno usufruito, ma sicuramente la città di Catania in termini di visibilità nel mondo ne potrà trarre merito”.

Colosseo, Tour Eiffel e altri monumenti simbolo delle maggiori capitali europee e internazionali, esistono già sotto forma di celebri “mattoncini”. A quale catanese non piacerebbe affiancare il simbolo di Catania, “U liotru”, agli emblemi di Roma e Parigi? Per te cosa rappresenta la nostra città?

“Sicuramente rappresenta tanto e bisogna imparare a conoscere la storia dietro ogni via, monumento di questa città. Ha tanto per affascinare!”.

Quanto tempo abbiamo per raggiungere quota 10.000? Ricordiamo ai lettori che affinché il progetto diventi realtà occorrono 10.000 voti! Mentre scriviamo siamo a 3.251 (+2.200 rispetto a 24 ore fa quando si era fermi a poco più di 900).  L’augurio è: And now “mbare, ni viremu sutta u Liotru!”.

“Si, al momento sono 603 giorni ma se dovesse arrivare a 5000 aggiungono altri 185 giorni”.

Sul sito ideas.lego.com, si parla di Catania:

“Storia e cultura italiana, così come per i residenti di Catania, città della regione Sicilia, che vogliono avere un pezzo della loro città preferita nella loro collezione LEGO”. E sì, lo vogliamo!

Per votare (fatelo!) dovete solo cliccare sul seguente link: https://ideas.lego.com/projects/9fadf8c2-ebf2-4af1-b874-a421a23c2166

Forchignone: “L’unione del gruppo è la forza in più di questo Catania”

Intervistato in occasione della trasmissione televisiva Corner andata in onda su Telecolor, Michele Forchignone, esterno rossazzurro, ha parlato della sua esperienza alle pendici dell’Etna: 

Penso che il nostro approccio sia sempre giusto, nonostante il vantaggio rispetto alla seconda, il nostro approccio è legato sempre alla voglia di vincere. Sappiamo che le squadre più in basso sono sempre le più ostiche, perché vogliono conquistare punti per la salvezza. L’unione che abbiamo e il gruppo che si è formato rappresentano la forza in più di questo Catania. È già capitato che nel primo tempo non abbiamo fatto benissimo, il mister ribadisce sempre di rientrare in campo per poter alzare il livello, ognuno mette in mostra le proprie doti per tornare in campo più cattivi. Noi vogliamo avere sempre i tre punti in tasca, ci può stare di non avere la stessa concentrazione avuta a Locri ma nel corso del campionato siamo stati sempre pronti per mettere in difficoltà gli avversari. Davanti siamo tanti e pure bravi, se non hai il minutaggio diventa più difficile, bisogna allenarsi tanto per avere la fiducia del mister. Ho un piccolo difetto, guardo sempre troppo i miei errori, ho avuto un problema alla gamba che tutt’ora non mi è andato via, lo sto curando. Ho avuto un calo, speriamo che nelle restanti partite possa dare un contributo maggiore. Per me è qualcosa di pazzesco, ogni volta che si va in campo con 16.000 spettatori è emozionante, e non paragonabile dalle mie parti. Preferisco concludere la stagione per poi parlare del mio futuro”.