Sarno: “Non ho mai avuto l’intenzione di voler partire”

Al termine di Catania-Mariglianese, Vincenzo Sarno, autore del definitivo 2-1 ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa post gara: 

Sappiamo di essere una rosa importante, la concorrenza fa più che bene, per il mister è più complicato non per noi, perché riflette su chi schierare o meno. La cosa importante è che diamo tutti il massimo. Sono felicissimo per il gol e per il rientro, ciò che mi rende felice è anche questa vittoria, sapevamo che non fosse una partita facile, la cosa più importante è la vittoria di oggi. Nella mia testa non c’è mai stata l’intenzione di voler partire, sono state voci messe in giro da voi giornalisti, sia io che la società non avevamo l’intenzione di cambiare quindi solo chiacchiere”. 

Rizzo: “Vittoria difficile. Siamo concentrati per la battaglia di domenica”

Al termine del match tra Catania e Mariglianese che ha visto gli etnei trionfare con il risultato di 2-1, il centrocampista etneo Giuseppe Rizzo ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa post gara: 

Sembrava la partita contro il Trapani, noi attaccavamo e ci mancava solamente il gol, loro ci hanno colpito a freddo però abbiamo ribaltato il risultato ed è andata bene. Domenica sarà una grande battaglia, noi ci teniamo tantissimo a fare risultato e a portare a casa la vittoria. Oggi è stata una partita difficile, abbiamo avuto tante palle gol, inizialmente non siamo riusciti a concretizzare, ma alla fine abbiamo portato a casa i tre punti. Siamo entrati in campo come al solito. Il gol all’inizio ci ha fatto un po’ sbandare. Ci prepariamo in vista della battaglia di domenica prossima. I vari post sui social nascono dalla comicità di Gaetano. La prima partita a Ragusa non sapevo cosa scrivere, ho parlato con Rapisarda, ci è venuta in mente questa frase ed è andata bene”. 

Ferraro: “Mariglianese gagliarda ma va bene: continuiamo il nostro percorso”

Mister Ferraro ha commentato la vittoria del Catania, sofferta ma meritata, sulla Mariglianese:

“Abbiamo sofferto soprattutto nel primo tempo, ma in settimana avevamo lavorato di meno per il maltempo. Devo dare merito alla Mariglianese perché ha disputato una partita più che mai gagliarda.

Avremmo potuto segnare subito con Chiarella e la gara sarebbe cambiata, ma va bene lo stesso. Continuiamo il nostro percorso, è stato un match difficile da gestire anche per me. Ho gestito i cambi in modo complicato (sostituito Vitale, classe 2004, il Catania ha fatto uscire il portiere Bether per Groaz, classe 2004, ndr) ma la squadra ha reagito, ringrazio i miei collaboratori per la lucidità confermata durante i confronti.

A chi dedico la vittoria? A Ciccio Famoso e a Stefano Celentato, ex mio calciatore perito in un incidente”.

(Foto: Ferraro Catania SSD )

Melior e Surgo: Chiarella dribbla, fa salire la squadra, affonda e segna

Partita più complicata del previsto per il Catania. La Mariglianese gioca di rimessa e lo fa bene nel primo tempo, mettendo in difficoltà i rossazzurri, graziati dal “sette” colpito dai campani su calcio di punizione e sbagliando un rigore con Ciccio Lodi. Sul piano del gioco però le azioni corali ben orchestrate non sono mancate.

MELIOR

CHIARELLA: Ancora una volta fa la differenza sulla fascia destra, saltando l’uomo, giocando la palla sempre con intelligenza, affondando quando occorreva affondare, temporeggiando quando era il caso di servire i compagni che accorrevano in sovrapposizione e disegnando passaggi filtranti da trequartista. Per qualità, talento e margine di miglioramento, Marco non ha eguali.Ah, dimenticavamo, e la pareggia lui! VOTO 8.

SURGO 

Nessuno in particolare, ma ci aspettavamo qualcosina in più da Alessandro De Respinis.

Catania-Mariglianese: reazione di squadra

Da qualche minuto si è concluso il match valevole per la ventitreesima giornata di campionato di serie D girone I tra Catania e Mariglianese, con il risultato finale di 2-1 per gli etnei. 

Match insidioso sin dai primissimi minuti di gioco, gli ospiti infatti, sebbene l’ultimo posto in classifica, hanno dimostrato di voler giocare a viso aperto contro la corazzata chiamata Catania, portandosi subito in vantaggio, esattamente al minuto 20 con Maydana che batte l’estremo difensore etneo Bethers. Poco prima dell’intervallo, il Catania ha l’opportunità di agganciare il pari con il calcio di rigore, ma Lodi lo spreca malamente mantenendo invariato il risultato. 

Nella seconda frazione di gara, i rossazzurri cercano disperatamente il gol del pareggio che arriva attorno al 60’ minuto, incursione mancina del neo entrato Russotto che mette in mezzo per Chiarella il quale riesce a battere l’estremo difensore avversario. A dieci minuti dal termine, altro rigore per la compagine etnea, questa volta dal dischetto si presenta Sarno che non sbaglia e sancisce una vittoria sofferta, ottenuta grazie alla grande reazione di squadra. 

Catania-Mariglianese: la probabile formazione dei rossazzurri

Non dovrebbero esserci grosse novità rispetto alla formazione di domenica scorsa ma due, sostanziali, sono d’obbligo. Torna Ciccio Rapisarda sulla corsia difensiva di destra, out Sarao per squalifica il posto da titolare dovrebbe spettare, almeno per 60′, al brasiliano Jefferson.

Centrocampo intoccabile, esterni d’attacco che stanno rendendo sempre meglio e, pertanto, saranno confermati dal 1′.

CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Lorenzini, Somma, Castellini; Rizzo, Lodi, Vitale; Chiarella, Jefferson, De Luca.

(Foto: catania ssd)

Ferraro: “Dobbiamo confermarci ogni settimana”

Alla vigilia di Catania-Mariglianese, il tecnico dei rossazzurri Giovanni Ferraro ha parlato ai giornalisti nella conferenza stampa pre-gara:

Dobbiamo interpretare il rush finale nel migliore dei modi. L’allenamento di giovedì è stato annullato ma a volte è meglio non allenarsi se non ci sono le condizioni, in ogni caso la seduta di venerdì è stata ottima. Per la sostituzione di Sarao tra oggi e domani deciderò con lo staff, in base alle ultime indicazioni. L’abbondanza? L’organico ci permette di ovviare agli infortuni e far rifiatare qualcuno; può accadere anche di andare in tribuna, a volte, nell’ambito di un progetto così importante. Abbiamo voglia e applicazione, giochiamo contro una squadra che ha vinto tre partite nelle ultime 5 giornate, dobbiamo mostrare lavoro e qualità per arrivare alla prestazione e al risultato davanti al nostro Presidente e ai nostri tifosi. Lo staff deve mantenere gli equilibri e dare a tutti la possibilità di sentirsi inseriti e integrati, poi la domenica tocca ai calciatori. Sarà una partita difficile, le squadre campane cercano sempre di metterci qualcosa in più quando vengono a giocare qui, loro sono in salute e sperano di salvarsi. Noi dobbiamo confermarci ogni settimana, riducendo il numero di partite che ci separa dal traguardo. È un Catania in palla con voglia, gamba ed entusiasmo. Dovremo essere bravi a far girare la palla velocemente e anche nelle preventive, perché loro ripartono rapidamente. Vedo che i nostri calciatori hanno grande attenzione al particolare e sono concentrati sul ritorno del Catania tra i professionisti. Negli ultimi quattro turni abbiamo giocato tre volte in trasferta e abbiamo dato un’ulteriore prova della nostra forza. Sarno? Sarà tra i convocati. De Respinis si è inserito facilmente in una squadra prima in classifica, cosa non semplice, grazie alle sue motivazioni personali e all’accoglienza di un gruppo fantastico. Il fattore “Massimino” incide in casa e… fuori, non è un caso che abbiamo perso quando non avevamo i nostri sostenitori al seguito, i tifosi del Catania esercitano una pressione positiva. Qui sono tutti titolari e consapevoli che dall’obiettivo generale derivano benefici individuali nel presente e nel futuro“. 

Mood in campo – La prima della classe contro l’ultima in classifica

Mood in campo” è la nuova rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.  

Ventitreesima giornata di campionato di serie D girone I, dopo due trasferte consecutive in terra calabra, si torna al “Massimino” tra le mura amiche per sfidare l’ultima della classe: la Mariglianese. 

Il Catania continua la sua corsa verso la promozione e il conseguente ritorno tra i professionisti che, facendo tutti gli scongiuri, è sempre più in dirittura d’arrivo. Gli uomini di mister Giovanni Ferraro continuano ad allenarsi in quel di Ragalna, quartier generale che ha dato vita a schemi e tattiche di gioco fin qui vincenti. La sfida che attende i rossazzurri non è delle più semplici anche se sulla carta sfidano l’ultima della classe; non bisogna assolutamente sottovalutare l’avversario perché si commetterebbe un grave errore. Il Catania dovrà battagliare in campo per vincere la sua partita spinto dal pubblico rossazzurro che non ha mai fatto mancare il proprio supporto nel corso della stagione. 

Di contro una Mariglianese in netta ripresa rispetto alla prima parte di campionato, i campani infatti nelle ultime 7 partite hanno ottenuto ben tre vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte. Gli uomini allenati da mister Sena sono reduci dall’importante vittoria casalinga contro la Vibonese, quest’ultima attrezzata per poter terminare il campionato nelle zone alte della classifica. Al “Massimino” i rossazzurri si troveranno di fronte una squadra agguerrita alla ricerca di punti necessari al fine di ottenere una salvezza che fino a qualche tempo fa sembrava irraggiungibile. 

Appuntamento a domani, ore 14:30 per Catania-Mariglianese, la prima della classe contro l’ultima in classifica. 

Ciccio Famoso e Fabrizio Lo Presti: la stampa di Castrovillari elogia il tifo etneo

Ci sembra quanto ormai opportuno citare un pezzo di sportpeople.net, dedicato al Castrovillari e alla cittadina calabrese in generale, ma con un considerevole paragrafo che riguarda il Catania e la nostra passione sconfinata, a ventiquattro ore dalla celebrazione del ricordo di Ciccio Famoso, icona del tifo organizzato etneo:

Nel settore ospiti il contingente catanese fa sin da subito bella mostra dei propri bandieroni e delle proprie pezze. Ma, soprattutto, si contraddistingue per soli due striscioni esposti: uno in ricordo di Fabrizio Lo Presti (deceduto in un incidente autostradale nel 2001, mentre si recava a L’Aquila per sostenere i rossazzurri) e l’altro in memoria di Ciccio Famoso (storico leader e fondatore della Falange d’Assalto), i cui anniversari di morte sono caduti nei giorni precedenti. Due nomi che gli etnei hanno spesso anteposto alle sigle ultras per tutto quello che hanno dato al movimento cittadino, quasi un segno di rispetto nei loro confronti da parte delle varie generazioni che si sono avvicendate al Cibali raccogliendo da loro e portando avanti una storia ultras tra le più radicate del Paese.

Il blocco ultras catanese risulta quasi sempre ineccepibile: compatto, colorato da bandiere e due aste, in prima linea con l’immancabile pirotecnica e massiccio nel cantare. Una di quelle tifoserie che difficilmente delude!

In campo al cospetto di un Castrovillari volitivo, alla fine sono gli ospiti a spuntarla, all’inglese. Un successo che spinge ancor più il Catania verso il professionismo, mentre i padroni di casa continuano a navigare pericolosamente nella zona playout”.

(foto: catania ssd)

A “Cataniamondo” c’è un cuore che batte all’unisono

Li notiamo quei “like” sulla nostra pagina Facebook e sui singoli pezzi pubblicati, di tifosi del Catania sparsi per il mondo. Nomi inglesi e cognomi della Trinacria: storie decennali, alcune centenarie, che si mescolano e si congiungono sotto un’unica radice comune: Catania.

La nostra città, quella del terzo aeroporto più trafficato d’Italia, la stessa piena di contraddizioni e limiti, la forza della storia che connota il nostro presente, è motivo d’orgoglio per migranti e residenti, incazzati con le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo senza apportare migliorie all’impianto urbano e civile (anzi!), lasciando storicamente inespresse le potenzialità della nostra piccola metropoli mediterranea aspirante ad hub aeroportuale dell’intero bacino.

Il presidente del Catania SSD, Rosario Pelligra, è uno dei tanti “figli della nostra terra”, è nipote dello stesso sole che solcava le prime rughe sul viso del nonno, discendente del nostro mare, un moto ondoso che fa il giro del pianeta per bagnare la costa della Sicilia orientale e quella dell’Australia meridionale. Sembra incredibile, a oltre 16.000 km, eppure è lo stesso mare.

A “Cataniamondo” c’è un cuore che batte all’unisono. E’ un martello pneumatico, è lo stridulo cinguettio di un uccellino che fischietta nel petto di chi vibra amore per la nostra città a distanza di chilometri, o di decenni. Abbiamo accolto Rosario Pelligra affibbiandogli immediatamente il diminutivo “Saru” per sentirlo nostro, lui che è già “nostro” perché appartiene alla medesima terra d’origine, di chi la vive, di chi la viveva o di chi ce l’ha solo raccontata, tramandandola attraverso aneddoti e colori talmente nitidi da regalarcene un pezzettino vero da cucire sul nostro cuore.

Centro sportivo e ampliamento dello stadio, calciomercato e progetti futuri riempiono, a ben donde, le pagine di quotidiani cartacei e online da mesi. Ma, a ventiquattro ore dal match contro la Mariglianese, dopo tante vittorie e con l’obiettivo-promozione che s’avvicina, domenica dopo domenica, come un corridore al traguardo, volevamo concentrarci solo sul bello, sull’estetica del calcio che è tornata a impreziosire i nostri pomeriggi, barocchi e arcadici, respirando solo l’erba del “Massimino”, che ci inebria di ricordi e di vanto, sotto un mite zeffiro capace di chiudere le pagine di libri contabili, serrare le porte dei tribunali, tappare gli orifizi farneticanti di chi dava fiato a strombazzate scordate.

Si macinano chilometri, si prendono aerei, si litiga con mogli e fidanzate, si dribblano, con rispetto ma con fermezza, battesimi, comunioni, cresime e matrimoni: il Catania vince su tutto, e non perché sia più importante di qualsiasi legame, ci mancherebbe, solo perché è la cosa più importante di cui non abbiamo bisogno, eppure senza Lui non saremmo capaci di essere felici né rendere felici le persone di cui abbiamo bisogno per vivere…

Solo chi ama davvero la maglia rossazzurra comprenderà questa dissertazione apparentemente strampalata.

(foto: www.cataniassd.com)