Da lunedì il “Massimino” chiude. Allenamenti: Nesima o Aci S.Antonio?

Prima Catania-Sorrento, primo turno della Poule Scudetto 2023, poi lo stadio “Angelo Massimino” chiuderà i battenti per consentire l’avanzamento dei lavori.

In particolare, la tabella di marcia prevede anche la predisposizione dei seggiolini in tutti i settori, come da regolamento Lega Pro, poi oltre a manto erboso e impianto idrico, verranno completati gli spogliatoi.

La questione campo di allenamento, è aperta. La scelta ricadrà, con ogni probabilità, su Nesima o su Aci Sant’Antonio.

(foto: focusicilia.it)

Catania, con la Poule Scudetto scatta l’ora delle riconferme o degli addii

Non solo l’allenatore, Giovanni Ferraro, di cui si parla e straparla senza cognizione di causa per il puro piacere di riempire giornali. I calciatori del Catania, come avevamo anticipato, sono tutti sotto esame. La Poule Scudetto rappresenta un’occasione imperdibile sia per i veterani sia, soprattutto, per chi ha accumulato minore minutaggio durante la stagione regolare.

E’ persino superfluo sottolineare i nomi e i cognomi di chi, tra scelte tecniche e lungodegenza, ha avuto poco spazio per mettere in mostra le proprie qualità sperando in una riconferma. Certo, il numero di partite che eventualmente i rossazzurri disputeranno centrando l’accesso ai turni successivi, è esiguo rispetto a quello del campionato, ma la società, attraverso le dichiarazioni del vicepresidente Vincenzo Grella era stata chiara: occorre onorare la maglia fino all’ultimo e, chi lo farà, potrebbe meritare una riconferma al di là dei gettoni-presenza accumulati durante la stagioen regolare. 

Non esiste il reato di “promozione in stato di ebbrezza”. O no?

Grazie Catania.

Dall’altra parte della Sicilia ci prendono in giro (da che pulpito, dato che i nostri tristi destini si sono incrociati sulla A19!), per “eccesso di festeggiamenti”. 

A memoria, non ricordiamo che il codice della felicità annoveri all’articolo “sei-patetico”, comma “esagerato” , il reato di “promozione in stato di ebbrezza”. Il nostro passato risale a poco più di ieri. I nostri trascorsi pluriennali, annodati nel tempo tra sciarpe sdrucite e stendardi scoloriti, sono vanto di una storia che nulla ha a che vedere con fugaci comparse in Europa League o con giovani talenti latini consacratisi altrove.

Nessuna polemica. Ma i tanti, troppi commenti poco edulcorati che imperversano da settimane sulla nostra pagina, specie dopo i sacrosanti festeggiamenti del 30 aprile, inducono a una riflessione: il Palermo è in Serie B e si sta giocando la possibilità di accedere ai playoff dopo aver annaspato tra i bassifondi del medesimo Acheronte (che sarebbe opportuno ribattezzare “AcheronDe”); il Catania ha stravinto, strameritatamente quello stramaledetto campionato che nulla ha a che vedere con le potenzialità di una piazza straordinaria. Perché accanirsi? Su cosa poi?

È l’allitterazione di 20.000 e più anime, un’armonia fonologica di palpiti e di suoni e di lacrime senza rumore accompagnate da fragorose risate: siamo stra-fieri e stra-orgogliosi! Catania s’è desta! Non definiteli “eccessi” per un campionato di Serie D (siamo “in mezzo a una strada”, e lo sappiamo! Saremo strafelici solo quando approderemo in Serie A), e non venite a farci la morale in casa nostra! Morale di che? Siete stati, ahinoi tutti senza distinzione di bandiera, i precursori del baratro che ci ha accomunati fino allo scorso 19 marzo.

La Sicilia è quel triangolo il cui vertice sinistro (più o meno) è uguale e opposto alla base. Non esiste questa regola matematica, ma è utile a calcolare a passione giusto di un paio di milioni di persone che sognano ancora quel derby raccontato da Dazn, da Sky e, soprattutto, da noi tifosi sugli spalti. 

E scusate se è poco.

Cinque anni al Catania, oggi inizia il percorso verso la Serie B

Oggi allo stadio “Ettore Mannucci” di Pontedera si giocherà il match del primo turno dei playoff tra i padroni di casa e il Rimini. I toscani annoverano in rosa Francesco Nicastro, attaccante classe 1991, cresciuto nelle giovanili del Catania tra 2006 e 2011.

Nicastro venne acquistato dal sodalizio rossazzurro dal Campofranco (CL), squadra di terza categoria del suo paese natale, ed è un ex del Rimini dove esplose nel 2013/2014 prima di subire un serio infortunio che lo costrinse a rimanere fermo ai box per tre mesi.

Oggi sogna di iniziare il percorso verso la serie B in cui ha già militato con le maglie di Foggia e Perugia. Il suo Pontedera si è piazzato al sesto posto nella regular season mentre il Rimini al nono.

 

Stadio “Angelo Massimino”: priorità manto erboso e drenaggio

“La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’andamento dei lavori allo stadio “Angelo Massimino”, in particolare sulla tabella di marcia da seguire:

“Un’altra partita al Massimino, forse l’ultima della stagione perché poi lo stadio sarà sottoposto ai lavori di sistemazione del manto erboso e del sistema di drenaggio. Ma sarà una festa in piena regola, l’ennesima, per il Catania. Oltre che i sorrisi, ci sarà impegno perché l’avversario nel primo turno di poule scudetto di Serie D – che racchiude in tre gironi le nove vincitrici dei vari gironi – sarà il Sorrento che l’anno venturo diventerà uno degli avversari dei rossazzurri nella categoria superiore.

E allora, più che una sfida, un’occasione di capire il coefficiente di difficoltà per chi rimarrà a giocare, per chi tra i dirigenti dovrà amministrare bei momenti e fasi di difficoltà. La prevendita è partita ieri a ritmi sostenuti, poi la squadra potrebbe – se dovesse ottenere la qualificazione – emigrare a Caltanissetta per disputare le altre sfide estive. Il Massimino entro agosto sarà consegnato al Comune e alla società”.

De Luca: “Spero di segnare al ‘Massimino’ e di rimanere a Catania”

L’attaccante del Catania, Giuseppe De Luca, ha concesso un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“, auspicando di sbloccarsi anche al “Massimino” nell’ultima occasione che il destino gli concede dato che, successivamente, il Catania migrerà altrove per completare la Poule Scudetto (molto probabilmente a Caltanissetta, ndr).

“Un’annata favolosa per la città, per tutti noi. Il bottino personale? Avrei potuto e voluto segnare di più, fra l’altro in casa non sono mai riuscito a fare centro.

Resta la gara interna della poule contro il Sorrento. Magari sarò fortunato. E poi spero di restare ancora l’anno venturo in C, il percorso di risalita a Catania è appena cominciato“.

(foto: catania ssd)

Stampa campana: “Nel Girone 3 spicca la sfida al ‘Massimino’ “

Senza nulla togliere all’avversaria che completerà il Girone 3 della Poule Scudetto, ovvero la vincente di Brindisi-Cavese, secondo la stampa campana, è Catania-Sorrento (domenica 14 maggio pre 16:00) il match di spicco, come si legge sul titolo del pezzo:

“Spicca la sfida al ‘Massimino’.Il Sorrento di Vincenzo Maiuri, dopo un campionato importante, ha agganciato il ritorno in Serie C – riporta napolitoday.it-. Terminato il campionato che ha visto i rossoneri vincere e tornare nella terza serie nazionale, adesso sarà Poule Scudetto.

Andrà in scena infatti il torneo che metterà in palio il titolo di Campione d’Italia della Serie D. I costieri sono stati inseriti nel terzo raggruppamento assieme al Catania e alla vincente dello spareggio Cavese-Brindisi”. 

Carra: “Tifosi strepitosi, non possiamo che ringraziarli”

Intervistato nella trasmissione televisiva Globus Television, il direttore generale del Catania Luca Carra ha parlato in merito alla stagione dei rossazzurri: 

Non possiamo che ringraziare i tifosi, abbiamo ottenuto dei risultati fantastici anche grazie al loro contributo. L’errore più grande sarebbe stato pensare di vincere perché portiamo il nome Catania. In alcune partite abbiamo faticato, l’importante era restare concentrati giocando come se tutte le gare fossero delle finali e ci siamo riusciti. Sono arrivato a Catania il 20 luglio, non c’era proprio nulla. Probabilmente abbiamo commesso anche degli errori, ma sono state fatte tante cose buone, altrimenti non avremmo ottenuto questi risultati. Pensiamo però alla Poule Scudetto, ci piacerebbe toglierci lo sfizio di poter giocare con il tricolore sulla maglia l’anno prossimo”. 

(Foto: Catania SSD) 

De Luca: “Ci teniamo a reagire davanti al nostro pubblico. Noi siamo il Catania”

L’attaccante rossazzurro Giuseppe De Luca, ha parlato dell’imminente match di domenica al ‘Massimino’ contro il Sorrento per la prima gara della poule scudetto. 

Sarà una partita molto difficile, la prepareremo come tutte le partite, sarà un bello spettacolo perché giochiamo in casa davanti al nostro pubblico. Dopo l’ultima sconfitta ci teniamo a reagire davanti al nostro pubblico, noi siamo il Catania, sappiamo il nostro valore e ci teniamo a vincere. Ognuno di noi nell’arco di questo campionato ha dato il proprio contributo, queste sono partite da dentro o fuori e ci teniamo a far bene. Sicuramente potevo fare qualche gol in più, ma penso che sia stata una buona stagione, abbiamo raggiunto l’obiettivo che volevamo tutti e questa è la cosa più importante. Sono venuto a Catania per un unico obiettivo, riportare insieme a tutti i miei compagni il Catania in serie C, Catania è una piazza che ti da tanto, vedere la passione della gente è qualcosa di unico, spero di andare avanti con questa maglia e poi di portare altre gioie al nostro pubblico e alla nostra società”. 

Grella: “Il centro sportivo verrà costruito in città per avvicinarsi al territorio”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, il vicepresidente e amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella, ha parlato dei progetti futuri che interessano la proprietà italo-australiana. di seguito parte dell’intervista: 

Possiamo trovare uno o più terreni che riescano a soddisfare le nostre esigenze, ma poi bisognerà coprirli con tutte le strutture che ci permettano di lavorare sviluppando le nostre idee. Abbiamo discusso a lungo del centro sportivo e sarà costruito vicino la città. La squadra deve avvicinarsi al territorio. L’idea è quella di far allenare la prima squadra al Massimino, ma anche quella di sfruttare il Cibalino quando tutto sarà completo. Femminile e vivaio utilizzeranno Nesima. Non abbiamo ancora quantificato una spesa, la riflessione è ampia e ponderata perché il presidente non è uno che butta i soldi, ha spalle larghe e ambizioni, ma è giusto calcolare tutto con il giusto equilibrio. La Serie A è più di un obiettivo, non sarei qui a lavorare. Poi è anche vero che spendendo tanti soldi non è detto che possa arrivare subito al traguardo, preferisco una riflessione più duratura per decidere la cosa più giusta. Sappiamo anche che le ambizioni sono quelle di riportare la città in alto sul piano calcistico”.