Il catanese Orazio Di Grazia: “Spero di trovare spazio”

Da Catania al Catania, con amore. Orazio Di Grazia, centrocampista classe 1998, spera di ricevere maggiore spazio e considerazione dal tecnico, Giovanni Ferraro, a promozione acquisita, in quest’ultimo scorcio di stagione, come ha dichiarato ieri in conferenza stampa post-allenamento:

 “Spero che in questa fase finale della stagione regolare io possa trovare un po’ più di spazio.

All’inizio della stagione sono stato condizionato in maniera particolare dagli infortuni, non ho potuto rendere per come avrei voluto. Lo stop è stato più lungo di quanto potessi prevedere, ma adesso sto bene e voglio dare anche io un bel contributo alla squadra della mia città”.

(Foto: Catania ssd)

Stampa pescarese: “Marco Chiarella, un talento rinato a Catania”

La stampa abruzzese, in particolare la testata www.ilpescara.it, ha dato spazio a Marco Chiarella, attaccante del Catania cresciuto nel vivaio del Delfino:

“E’ il 2002 Marco Chiarella, attaccante esterno di Penne, cresciuto nel vivaio biancazzurro, passato agli etnei in estate per ripartire dalla serie D con i rossazzurri dopo una stagione travagliata e condizionata dagli infortuni nel Pescara di Auteri e poi Zauri. L’esterno sbocciato nella Primavera di Iervese due anni fa, al Massimino è rinato, diventando un punto fermo della squadra che ha dominato il girone I con 75 punti dopo 28 giornate. Catania si ripresenta con una società forte e ambiziosa nel panorama del calcio professionistico.

Ai vertici c’è l’italoaustraliano (di origini siciliane) Ross Pelligra, che aveva anche trattato con Sebastiani un eventuale ingresso nel Pescara. Un progetto sontuoso, che ha riempito lo stadio, centrato subito l’obiettivo del ritorno tra i Pro e adesso punta in alto.

Chiarella, che ha firmato un anno fa (giugno 2022) il suo primo contratto da professionista con il Pescara (quadriennale) è stato un titolare inamovibile e beniamino dei tifosi catanesi. Il suo cartellino, per rispetto dei regolamenti, oggi è del Catania, avendo dovuto Chiarella rescindere dal Delfino e svincolarsi per lasciare la C e scendere nei dilettanti.

Catania, oggi riprende la preparazione. Tanti dubbi sulla scelta dei titolari

Agli ordini di mister Giovanni Ferraro, il Catania si ritroverà oggi allo stadio “Massimino” per la prima sessione d’allenamento settimanale in vista del match di domenica2 aprile  contro il Lamezia tra le mura amiche (ore 15:00).

Mattia Vitale sarà assente, causa squalifica, pertanto l’allenatore dovrà provare soluzioni alternative in linea mediana e potrebbe optare per Groaz in porta (che è un 2004), visto che Bethers è reduce dall’avventura con la Nazionale della Lettonia Under 21. Anche Alessio Castellini è in forse dopo l’esperienza con la Rappresentativa di Serie D e, a dire il vero, non dispiacerebbe vedere in campo il giovane Simone Baldassar e gli altri giocatori che hanno avuto meno spazio finora.

 

Catania-Lamezia: venduti oltre 3.500 biglietti, si va verso il record stagionale

Il quotidiano “La Sicilia” riporta il dato sui tagliandi già venduti per assistere a Catania-FC Lamezia (domenica 2 aprile ore 15:00, stadio “Angelo Massimino”): si viaggia oltre i 3.500 biglietti erano già 3.465 ieri sera, ndr), un numero da sommare agli oltre 11.000 abbonati e con ben sei giorni di prevendita ancora disponibili.

Si va verso il record stagionale (che resiste dal match contro la Mariglianese quando venne sfondato il muro dei 16.000), per festeggiare a dovere la squadra reduce da una promozione incredibile, colta con ben sei giornate d’anticipo. Un bagno di folla strameritato.

 

Lodi: “A Catania non si vedeva questo entusiasmo da tanto”

Intervistato dalla redazione de La Gazzetta dello Sport, il capitano del Catania Francesco Lodi ha fatto il punto della situazione in merito alla stagione in corso. Di seguito parte dell’intervista: 

Credo sia stato un segno, l’emozione di quella rete a Ragusa, con la nuova società, è qualcosa d’incredibile. Siamo stati tutti dei punti fermi. Abbiamo anteposto il bene del Catania agli interessi dei singoli. Era importante portare il club in C. Siamo stati uniti e diventati grandi così. Ma la stagione non è ancora finita, abbiamo anche una poule scudetto che vogliamo affrontare nel migliore dei modi. I pronostici erano a nostro favore, ma questa è un’arma a doppio taglio. Abbiamo avuto il merito di portare gli episodi dalla nostra parte e quello di aver creato un entusiasmo che a Catania non si vedeva da tempo. Il gruppo ha capito che vincere in questa piazza era importante per le loro carriere e per essere ricordati come degli eroi

Grella: “Sono veramente orgoglioso di fare parte di questo club”

Intervistato da Peppe Di Stefano durante i festeggiamenti negli spogliatoi del “Tomaselli” di Caltanissetta, il vice presidente e amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella, ha spiegato come sia nata la scelta da parte di Pelligra di investire su Catania: 

Tutto è nato una sera a Melbourne, mi trovavo insieme al presidente Rosario Pelligra e a mio ‘fratello’ Mark Bresciano e abbiamo avuto questa pazza idea di Catania. Il coraggio del presidente senza dubbio travolge tutti. Faccio i complimenti ai ragazzi perché non è mai scontato e non è mai facile vincere. Sono veramente orgoglioso di fare parte di questo club. C’è una chiara idea di creare una società che possa durare nel tempo, e cercare di portare Catania dove merita di essere”. 

(Foto: Catania SSD)

Pelligra: “Serie A? Potrei staccare un assegno da 100 mln anche domani ma…”

Il presidente del Catania, Rosario Pelligra, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “SBS Italian”:

“Ricordo il giorno in cui mi è balenata l’idea di rilevare il club. Sono sempre stato tifoso del Catania e volevo investire nel calcio per stringere i legami tra l’Australia e l’Italia. Così, quando si è creata l’opportunità giusta, ho trascorso ore davanti a Youtube per farmi un’idea e, alla fine, mi hanno convinto la passione e il senso di appartenenza che i tifosi del Catania mostrano nei confronti della loro squadra del cuore. Pensavo che saremmo saliti in C, ma non con un tale anticipo sulla tabella di marcia.

Potrei staccare un assegno da 100 milioni di euro per portare il club in Serie A domani stesso, ma non è questa l’intenzione del club o la via che vogliamo intraprendere: preferiamo sposare un modello sostenibile”.

Laneri: “A inizio carriera nutrivo il sogno di diventare ds dei rossazzurri”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, il direttore sportivo del Catania Antonello Laneri, ha parlato dei ‘suoi’ giocatori pensando anche al futuro. Di seguito parte dell’intervista: 

Lo avevo detto all’inizio, vincere qui a Catania ha un sapore speciale. Siamo partiti da zero e abbiamo costruito un gruppo granitico. Sono state emozioni uniche. Vedere piangere uomini come Rapisarda, Lodi, Biagianti, mi ha commosso. Grella mi contattò i primi di luglio per un colloquio a Roma, io ero al Trapani, mi dimisi perché non c’erano le condizioni per andare avanti e poi Catania è il sogno di qualsiasi siciliano. Quando cominciai a fare il dirigente, nutrivo un sogno, diventare il ds dei rossazzurri. Io il sogno l’ho già realizzato, poi se dura vedremo. Certo è che da qui in avanti metterò sempre passione, lavoro, competenze. Comunque andrà sarò sempre un tifoso del Catania, mi auguro che arrivi a raggiungere i traguardi che merita. Grella ha usato areole sacrosante, io mi sento in discussione tutti giorni. Qui bisogna dimostrare quotidianamente, nessuno ha il posto garantito. La proprietà deciderà e a cascata verranno fatte delle scelte. Fin qui posso dire che abbiamo lavorato in sintonia, c’è stato un confronto quotidiano. La nostra è una squadra dirigenziale forte, ognuno si sente parte integrante di questa società. A luglio si dovrà iscrivere la squadra al campionato e poi per cominciare a siglare i primi contratti con i giocatori si dovrà attendere metà dello stesso mese. Abbiamo creato uno staff tecnico di alto livello, penso a Tomei, Catania, Di Mauro. Realizzando una sinergia tra staff tecnico e squadra molto robusta. In passato quando osservavo il Catania mi chiedevo perché ignorassero i calciatori catanesi che erano in giro per l’Italia. Così quando sono arrivato ho seguito una linea chiara. Cercavo appartenenza ai colori e quindi ho chiamato i vari Palermo, Rapisarda. Tutti questi ci hanno portato a raggiungere questi risultati. A Caltanissetta vedere piangere Biagianti e Rapisarda mi ha commosso. Bisogna spingere su questo tasto”.

(Foto: Catania SSD)

Sarao: “Le offerte non mancano ma voglio che il sogno Catania continui”

L’attaccante del Catania, Manuel Sarao, ha concesso un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”:

“Il mio bilancio fin qui è altamente gratificante, anche se il campionato non è ancora finito. Voglio arrivare in doppia cifra. Gol contro il Canicattì? Ha un valore unico, quello che sogni da quando decidi di sposare un progetto del genere. Restano ancora sei gare da disputare e ci piacerebbe vincerle tutte e ci alletta pure la poule scudetto. 

La cosa più bella di quella giornata è stata l’abbraccio virtuale con la città (si riferisce alla festa con bus scoperto che ha ospitato la squadra ed effettuato il giro di Catania, ndr). Futuro? Chi non vorrebbe restare l’anno prossimo? E’ stato tracciato un progetto, vorrei disputare un altro campionato importante. Pelligra anche se vive in un altro continente è molto presente. Grella, Carra, Laneri e Caniglia sono sempre al nostro fianco”.

(foto: catania ssd)

Zeoli: “Catania è un quadro composto da tanti colori”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, Michele Zeoli, ex calciatore rossazzurro e attuale membro dello staff tecnico del Catania, ha espresso le proprie emozioni in merito alla promozione con conseguente ritorno tra i professionisti. Di eluito parte dell’intervista. 

È stato un privilegio aver fatto parte di un progetto che ha portato al riscatto sotto il profilo sportivo e sociale. Ho vissuto la piazza da calciatore, ora la vedo come una rinascita anche da componente dello staff tecnico. Catania è come un quadro da appendere sopra il letto ed è fatto di tanti colori che rappresentano gioia, delusione, rinascita. Un dipinto da portare con te ovunque vai. Il mio rapporto con i tifosi? C’è stata sempre stima, loro hanno apprezzato la mia voglia di dare il massimo e adesso ho avuto l’opportunità di darlo al fianco dello staff. L’abbraccio con Rapisarda mi ha fatto tornare giocatore anche se solo per un attimo. Mi ha fatto sentire come un padre che abbraccia un figlio e gli dice ‘quello che stai provando adesso pure io in campo l’ho vissuto e goditi il momento con merito’. È stato bravo il direttore Laneri a scegliere under già formati, abbiamo avuto la fortuna di avere giocatori che arrivavano da settori giovanili già on principi di gioco, bravi ad adattarsi alla realtà, giocando al fianco di compagni con tante presenze tra i professionisti. Alchimia perfetta”.