Andrès Tello, Taranto-Catania 1-0
Catania, Tello: “Non riusciamo a far emergere le nostre qualità”

Ennesima figuraccia del Catania, rimediata a Taranto contro una rivale storica. Ai microfoni della stampa si presenta solo il centrocampista colombiano, Andrès Tello, che commenta così:

“Cosa succede al Catania? Non riusciamo a far uscire le nostre qualità –riporta City Zone riprendendo le dichiarazioni del giocatore a Telecolor-, eppure nel secondo tempo qualcosa abbiamo creato. Ci manca qualcosa”.

Oggi era una partita totalmente diversa da quella che affronteremo mercoledì. In Coppa Italia sappiamo che dobbiamo vincere. Saremo in casa e con i nostri tifosi che ci sosterranno”.

(foto: Catania FC)

“Melior” e “Surgo”: Chiricò e Welbeck predicano nel deserto. Male Celli, Sturaro e Tello

“Melior de Cinere Surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, il post-partita di Catania Mood si è arricchito di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI TARANTO-CATANIA

CHIRICO’: l’unico che tenta di impensierire gli avversari predicando nel deserto offensivo rossazzurro. Stava per realizzare un gol da cineteca, fortuito ma audace, il portiere glielo ha negato. VOTO 6,5.

WELBECK: lottatore solitario in mezzo al campo, va a mettere pezze ovunque, anche sulle due corsie, un po’ meno preciso del solito ma è alla terza partita consecutiva e ha 270′ sulle gambe. VOTO 6,5.

I SURGO

CELLI: errori su errori, un pallone sanguinoso perso malamente e poca reattività. Male, molto male.

TELLO: avevamo apprezzato alcuni miglioramenti rispetto alle primissime uscite, ma l’involuzione odierna ci preoccupa parecchio.

STURARO: aveva tanto da farsi perdonare (espulsione per doppia ammonizione all’esordio contro la Casertana), ma non c’è riuscito. I palloni persi, di cui uno pericolosissimo, superano di gran lunga le giocate pregevoli. Deve fare la differenza, ma è molto lontano dal farla.

Taranto-Catania: nessuna reazione, nessun orgoglio

Da pochi minuti si è concluso il match dello Iacovone tra Taranto e Catania, con risultato finale di 1-0. 

Primo quarto d’ora di fuoco con i padroni di casa a rendersi molto pericolosi fino a trovare il gol che sblocca il match all’undicesimo minuto di gioco, tante carambole a favore dei rossoblù con De Marchi abile ad anticipare tutti e a battere l’estremo difensore rossazzurro Albertoni. Sono gli stessi padroni di casa a gestire questa prima parte di match e a rendersi più pericolosi. La compagine etnea quasi assente senza nemmeno effettuare un tiro nella porta di Vannucchi. Tanti falli, tanto agonismo ma poca concretezza. 

Seconda frazione che si sviluppa allo stesso modo della prima, ritmo molto più basso che vede i padroni di casa racchiudersi a riccio in difesa, e il Catania che non riesce a impostare il proprio gioco senza mai rendersi pericoloso, eccezion fatta per un tiro imprevisto da parte di Cianci che manda il pallone a lato della porta di Vannucchi. Rossazzurri che non hanno mai reagito allo svantaggio sbagliando il possibile. 

Taranto-Catania: la probabile formazione dei rossazzurri

Dai ventitré convocati di mister Lucarelli verrà fuori l’undici titolare del Catania che tra poche ore sfiderà il Taranto allo stadio “Erasmo Iacovone”.

Di Carmine non ci sarà, tenuto a riposo a scopo precauzionale dato che non è al meglio e il Rimini incombe, reparto d’attacco quindi affidato probabilmente all’ex Cianci.

LA PROBABILE FORMAZIONE DEL CATANIA CONTRO IL TARANTO

CATANIA (4-3-3): Albertoni; Bouah, Curado, Kontek, Castellini; Welbeck, Sturaro, Tello; Chirico, Cicerelli, Cianci.

Mood in campo – una rondine non fa primavera

“Mood in campo” è la rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.

Quella tra Taranto e Catania è una sfida storicamente sentita da entrambe le tifoserie che, nel corso della loro rispettiva storia, hanno avuto modo di affrontarsi più volte nelle varie categorie. Tra le tante, si ricordano le due sfide dei playoff del campionato di serie C1 datato 2002 in cui i rossazzurri s’imposero proprio sui tarantini, riuscendo a ottenere un’importante promozione in serie B. Oggi, entrambe le squadre militano in serie C, e nel pomeriggio odierno si affronteranno per la ventottesima giornata della regular season. 

Il Taranto allenato da mister Ezio Capuano, occupa momentaneamente la quinta posizione in classifica con ben 46 punti conquistati ed è in piena lotta per cercare di raggiungere il miglior piazzamento possibile in ottica playoff. I rossoblù infatti sono reduci da cinque risultati utili, due vittorie contro Monterosi e Giugliano, entrambe in casa, e tre pareggi contro Benevento, Audace Cerignola e Crotone. Tra le mura amiche dello Iacovone, i padroni di casa hanno perso solamente in due occasioni: contro Juve Stabia e Casertana, rendendo dunque l’impianto pugliese un vero e proprio fortino, utile per conquistare punti pesanti contro avversari di grande portata. 

Il Catania invece, è reduce dall’importante vittoria casalinga di domenica scorsa contro la Juve Stabia. Gli uomini di mister Cristiano Lucarelli sono stati in grado di fornire una prestazione maiuscola contro la prima della classe, ma una rondine non fa primavera. Gli etnei non vincevano da tanto, troppo tempo, basti pensare che nei cinque incontri precedenti alla vittoria contro i gialloblu, erano reduci da tre pareggi e due sconfitte (rispettivamente contro Picerno e Latina). Gli scarsi risultati infatti hanno complicato sempre più la situazione in classifica facendo scendere addirittura al quattordicesimo posto la compagine etnea. La sfida di questo pomeriggio certamente non sarà tra le più facili, anche per quello che il passato insegna, ma quello che non deve mancare mai è l’impegno, la costanza e la voglia di sudare questa importante e storica maglia. 

Appuntamento alle ore 16:15 per Taranto-Catania. 

Taranto, Eziolino Capuano: “Catania non c’entra un c***o in Serie C”

Solito, pittoresco l’allenatore del Taranto Eziolino Capuano che, nella conferenza pre-partita, ha parlato del match tra rossoblù e Catania, previsto domani allo stadio Erasmo Iacovone ore 16:15:

“Catania? Mi dicono che ripeto sempre le stesse cose ma è così: il Catania è una squadra forte dove chi non gioca fa la differenza, non solo chi gioca, in qualsiasi altra squadra. Noi giocheremo per vincere, è una partita importantissima. Catania in C non c’entra un c….o e una città del genere è giusto che abbia una squadra così forte e una proprietà altrettanto tale a cui faccio i miei complimenti”.

Welbeck
Catania: è Welbeck, finora, il valore aggiunto “post-rivoluzionario”

Protagonista indiscusso del Catania dopo la rivoluzione di gennaio: il ghanese Nana Welbcek, come si dice in gergo, si è preso il centrocampo:

“A prescindere che giochi o meno, sono onorato di far parte di un club che ha programmato per bene e di un gruppo che ha potenzialità importanti –riporta oggi La Gazzetta dello Sport-. In ogni ruolo ci sono giocatori forti, ma il massimo si ottiene se ci si aiuta con una collaborazione da squadra.

La vittoria sulla Juve Stabia ci dà più forza per continuare a lavorare e migliorare quello che è andato storto prima. Ci dà la forza di convincerci ancor più sulle qualità della squadra. Dobbiamo immagazzinare i concetti del tecnico. Siamo noi i primi a credere fortemente nei playoff. Consideriamo prima la gara di Taranto, senza pensare ad altro. Vogliamo anche un ottimo risultato contro il Rimini, per il prestigio che ha la manifestazione e l’importanza di una semifinale di ritorno.

Tutti i tifosi del Catania sono legatissimi alla maglia e danno tutto come se fossero un giocatore in più. Sono favolosi in qualsiasi categoria, anche in trasferta. Sturaro è un giocatore eccezionale, siamo felici di averlo in gruppo, ci darà tantissimo, io mi trovo bene con lui, ma con tutti sto a meraviglia. Abbiamo in squadra tanti elementi esperti che possono assicurare un tasso tecnico elevato. Così potremo crescere ancora”.

(foto: Welbeck – Catania FC)

Taranto- Catania: il turnover “colpirà” anche Di Carmine?

Alla fine, mister Lucarelli potrebbe optare per un turnover che deve tenere conto del match infrasettimanale di Coppa Italia contro il Rimini, troppo importante per rischiare Samuel Di Carmine che, ultimamente, deve centellinare le sue energie per evitare guai muscolari:

“La conta degli attaccanti disponibili terminerà a ridosso della gara di Taranto, in programma domani alle 16.15. Il Catania sta cercando di amministrare acciacchi e stato di forma di tutti i giocatori anche in vista della semifinale di ritorno della Coppa di C. Lucarelli potrebbe risparmiare il centravanti Di Carmine schierando in Puglia proprio l’ex di turno Cianci come terminale offensivo in un 4-2-3-1: Cianci è stato impiegato per 55 minuti durante i confronti con Brindisi, Monopoli e Casertana e poi solo panca o infermeria.

Alternative? Costantino, ovviamente. Peralta, reduce da un momento complicato per via dell’influenza, potrebbe sostenere uno spezzone di gara. La notizia più attesa riguarda il rientro di Sturaro a centrocampo dopo due turni di stop per squalifica (espulsione contro la Casertana)”.

(foto: Catania FC)

Il piccolo Filippo, tifoso del Rimini, ospite a Catania: il bello del calcio

Invitiamo i lettori a leggere la versione semi-integrale sul sito corrierediromagna.it (sezione “Rimini”) e, per chi ne avesse l’opportunità, quella integrale su cartaceo, ma estrapoliamo i passaggi più interessanti del pezzo inerente il giovanissimo Filippo Leuzzi, tifoso del Rimini che sarà ospite al Massimino grazie alla splendida iniziativa dei Liotrizzati:

Un baby tifoso sulla carrozzina è stato invitato a Catania per la Coppa Italia di serie C. È una storia che celebra il Fair Play, quella di Filippo Leuzzi 9 anni di Bellaria Igea Marina ma super tifoso del Rimini.

Durante la sfida Rimini – Catania, partita di andata della semifinale di Coppa Italia di serie “C”, svolta allo stadio riminese “Romeo Neri” il 24 gennaio scorso Filippo c’era. Ha assistito dalla sedia a rotelle che deve usare, sebbene in via momentanea, dopo un intervento chirurgico subito di recente all’anca.

L’entusiasmo del ragazzino non è passato inosservato, contagiando anche gli avversari e in particolare il gruppo “I Liotrizzati”. A mettere a segno il primo gesto di amicizia è stato Leonardo, un altro piccolo tifoso, stavolta del Catania, che ha fatto arrivare a Filippo la sua sciarpa rossazzurra tramite uno steward. Grande la sorpresa del piccolo bellariese, ignaro che quel dono sarebbe stato solo l’inizio di un sacco di regali degni di Babbo Natale. Tempo una manciata di giorni e il papà di Filippo ha postato un video per ringraziare i tifosi siciliani che nel frattempo avevano recapitato a domicilio altri gadget del Catania Fc.

Da lì è cresciuta un’ondata irresistibile di regali, fino a quando si è materializzato anche un volo per 4 persone con direzione Catania. Di più: c’erano anche due notti in albergo e i biglietti per la partita (sempre per 4). Un gesto davvero unico da parte dei tifosi ospiti”.

(foto: Corriere di Romagna – Rimini)

Biagianti: “Di Sinisa ho un bellissimo ricordo. Mi ha dato tanto”

Intervistato in occasione della PaniniTour2024 nell’evento tenutosi settimana scorsa a Catania, l’ex capitano rossazzurro Marco Biagianti ha raccontato alcuni aneddoti relativi al suo passato, oltre a ricordare Sinisa Mihajlovic, storico allenatore della squadra etnea: 

Da piccoli così come anche mio figlio, l’obiettivo maggiore è quello di giocare in serie A, per arrivare a quell’obiettivo passano altri piccoli desideri e altre passioni, la prima era quello di vedere il mio nome su FIFA dato che giocavo molto alla PlayStation, un altro desiderio era quello di poter aprire un pacchetto di Figurine Panini con l’adrenalina che ti dà, e riuscire a trovare la mia figurina. Anche ora sto vivendo quest’emozione con mio figlio. Di Sinisa ho un bellissimo ricordo, avevo un bellissimo rapporto. Io adesso faccio l’allenatore e cerco di rubare quello che lui ha fatto a Catania, lui ci ha cambiato a livello mentale, la sua grinta riusciva a trasmettercela in un momento difficile. Ci ha dato tanto, quando faceva la battuta, una carezza, una pacca, ci trasmetteva tanto. Ho avuto anche momenti delicati a livello personale e lui mi ha dato tanto, ho un bellissimo ricordo“.