Studiamo gli avversari: Taranto solido e cangiante, ma mancherà Kanoute

La stampa locale ne è certa: il Taranto è una formazione solida, ben costruita in estate e puntellata durante la sessione invernale di calciomercato con interventi mirati e probi:

“Un Taranto su misura per ogni evenienza – si legge sul Quotidiano di Puglia – la partita di Crotone ne ha dato ulteriore riprova: Capuano ha cambiato volto alla sua squadra passando dal 3-5-2 del primo tempo al 3-4-3 visto all’opera nella ripresa. Taranto composto e ordinato nei primi 45′, di gran lunga più sbarazzino nella ripresa con il solito Kanoute. Archiviato il tour de force, in vista dello sprint finale Capuano potrà contare su certezze differenti derivanti, soprattutto, dai profili giunti in riva allo Ionio nella sessione invernale di calciomercato.

Quello che andrà a materializzarsi nelle prossime tre settimane avrà la mansione di esplicare i reali obiettivi della formazione di Capuano il Taranto, dal 24 febbraio all’11 marzo, affronterà il Catania dell’ex Cianci, Turris e Virtus Francavilla”.

Un Taranto che si presenta, al cospetto del Catania, forte del 5° posto in classifica, e con tredici vittorie (ben quattro in più rispetto al Catania che, tradotto, significa 12 punti…). Eziolino Capuano non si fossilizza su un solo modulo, anzi, è riuscito a battere il Crotone proprio cambiandolo in corsa. A fare la differenza in avanti è Kanoute che, per nostra fortuna, dovrà scontare un turno di squalifica. 

(Fonte immagine: newscatania)

Dopo il Taranto c’è il Rimini in Coppa: Catania è pronta

Un catino, una bolgia infernale (per gli avversari…). Lo stadio Angelo Massimino si prepara ad accogliere 20.000 spettatori in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia Serie C contro il Rimini che proverà a difendere il vantaggio striminzito maturato al Neri (1-0). Il Catania, dal canto suo, dovrà, tentare di ribaltare il risultato, sfruttando la spinta dei tifosi rossazzurri e sperando che la trasferta di Taranto fornisca indicazioni confortanti dopo l’acuto casalingo contro la Juve Stabia.

E’ assai probabile che si registri il tutto esaurito al Massimino, grazie innanzitutto alla passione senza limiti dei supporters etnei e, in parte, ai prezzi popolari che hanno consentito alla Tribuna B di riempirsi in ogni ordine di posto come non era mai accaduto in questa stagione.

Battere il Rimini e aggiudicarsi il trofeo in finale, infatti, significherebbe garantirsi l’accesso ai playoff dalla porta principale, entrando in gioco solo a partire dagli ottavi di finale. 

Taranto-Catania: ecco dove vederla in TV, anche in chiaro

Partita che rievoca ricordi dolcissimi in quel di Catania: 9 giugno 2002, i rossazzurri, forti dell’1-0 del Massimino all’andata, firmato da una magia di Michele Fini, pareggiano 0-0 nel catino dello Iacovone, sancendo il ritorno in Serie B. Sabato, i pugliesi sperano in una piccola vendetta sportiva, ma la squadra di Cristiano Lucarelli è pronta a vendere cara la pelle, soprattutto dopo aver sconfitto la capolista Juve Stabia (2-0), per dimostrare alle avversarie che ancora la squadra c’è, è in corsa, è in lizza per sognare una promozione che avrebbe il sapore di un miracolo, lontana anni luce, ma finché la matematica non ci condannerà, che sia campionato, Coppa o fasi dei playoff, non è soltanto lecito crederci, è d’obbligo.

Taranto-Catania (sabato 24 febbraio ore 16:00), in diretta su Sky Sport, NOW in streaming e in chiaro su Sestarete (Canale 81 del digitale terrestre), dirà di che pasta è fatto il Catania, se la “rondine” di cui ha parlato Lucarelli dopo la vittoria, può davvero fare primavera o è già migrata verso altri lidi.

(foto: Catania FC)

 

Rizzo: “Porterò con me i ricordi indelebili di gioia e sacrificio”

Da qualche ora è arrivata l’ufficialità della risoluzione del contratto di Giuseppe Rizzo, grande protagonista in rossazzurro nella passata stagione di serie D. Lo stesso calciatore messinese ha voluto ringraziare sul suo profilo Instagram la piazza etnea per l’affetto dimostrato a lui in questi anni alle pendici dell’Etna: 

Grazie Catania. È stato un onore vestire questa maglia per quasi 5 anni. Sono grato per ogni momento vissuto in questa splendida città e per il sostegno incondizionato dei tifosi. La decisione di rescindere il contratto sicuramente non è dipesa solamente dal mio infortunio. Il mio affetto per questa squadra e per voi rimarrà sempre immutato. Porterò con me i ricordi indelebili di gioia e sacrificio sudati sul campo. Grazie di cuore per l’amore e l’energia che mi avete regalato. Purtroppo è arrivato il momento di dire addio, cosa che non avrei mai pensato di dover fare, ma Catania resterà per sempre nel mio cuore. Ci tengo a ringraziare il FANTASTICO GRUPPO dello scorso anno, che ha permesso di riportare Catania dove merita, Mr. Ferraro con il suo staff, il Direttore Laneri, F.Arena, E.Catania, P.Motta e il vero CAPITANO Marco Biagianti. CIAO CATANIA PATTENU I CAVADDI“. 

Salvatore Monaco: “Difesa a tre o quattro fa lo stesso. Taranto? Gara fondamentale”

Salvatore Monaco, granitico difensore centrale del Catania, ha risposto ieri alle domande dei giornalisti dopo la seduta di allenamento al Cibalino:

Juve Stabia? Sicuramente è stata una partita importante e l’abbiamo affrontato con il piglio giusto e non era facile perché sono stati giorni difficili però a volte nei momenti difficili si riscoprono buone prestazione. Dal punto di vista professionale la nostra partita fondamentale è quella con il Taranto perché noi dobbiamo pensare sempre gara dopo gara; quindi, la nostra mente è concentrata alla prossima partita.

Come ho detto in passato sono abituato, e mi piace, giocare sia con la difesa a tre che a quattro. Quindi, a prescindere dal modulo è sempre il cuore e la grinta che fanno la differenza specialmente in Lega Pro. Sabato sarà una grande battaglia perché al mister, dall’altra parte, sicuramente piace preparare queste partite e troveremo un ambiente ostico, bisogna essere pronti perché sarà una grande sfida”.

(foto: Salvatore Monaco, Catania FC)

Verso Taranto-Catania: rossoblù senza Kanoute, rossazzurri con Sturaro

La stampa tarantina attribuisce un peso specifico ingente alla squalifica comminata all’attaccante rossoblù, Mamadou Kanoute. Il calciatore, al quinto cartellino giallo, salterà il match dello Iacovone contro il Catania (sabato 24 febbraio, ore 16,15).

Al club 2.000 € di multa per cori offensivi nei confronti della tifoseria avversaria (1.000€ sono stati inflitti al Catania per la stessa ragione). 

I rossazzurri invece ritroveranno Sturaro che ha scontato due turni di squalifica e rilancia le proprie quotazioni per un imminente posto da titolare nel catino tarantino. Taranto-Catania, con i pugliesi che occupano la quinta posizione in classifica e i rossazzurri reduci dalla vittoria sulla capolista, si preannuncia come una partita all’insegna di agonismo e qualità.

(foto: Catania FC)

Giovanni Ferraro: ecco quale sarà la sua nuova panchina

Secondo quanto riporta seride24.com, l’ex allenatore del Catania, artefice della promozione rossazzurra in Serie C, siederà sulla panchina del Nardò.

I pugliesi, terzi nel rispettivo girone, hanno esonerato Nicola Ragno dopo due sconfitte e dovrebbero virare sull’allenatore campano reduce dalla promozione dalla Serie D sulla panchina del Catania.

(foto: Catania FC)

Catania, i recuperi dei giocatori-chiave possono fare la differenza

Dodici giornate alla fine della stagione regolare, Catania che deve recuperare ben 5 punti per agganciare la decima piazza, occupata attualmente dal Giugliano, e accedere ai playoff. Sembrano tanti, ma se il piglio giusto mostrato domenica sera contro la capolista Juve Stabia dovesse essere confermato anche a Taranto, altra aspirante alla promozione in Serie B tramite gli spareggi, il Catania potrebbe rappresentare l’outsider (e già, ci siamo ridotti così…), di quest’ultimo scorcio di stagione, la classica squadra diesel che dà il massimo nell’ultima parte della stagione, playoff inclusi. 

I recuperi di alcuni giocatori chiave come Zammarini e Di Carmine e la panchina che si allunga partita dopo partita come mostrano le caselle delle distinte, passate dai 18 arruolabili contro il Latina ai 23 con la Juve Stabia, forniranno a mister Lucarelli un ventaglio di possibilità che poche avversarie in Serie C, in tutti e tre i gironi, possono permettersi. Il resto deve farlo la testa. Senza dimenticare il ritrovato Chiricò, che non era reduce da un infortunio ma aveva tirato la carretta praticamente da solo nella prima parte della stagione ed era rimasto a corto di ossigeno. E’ apparso rinfrancato dalla prova convincente a cospetto della capolista e in ruolo inedito, quello di mezzala con licenza di rifinire e concludere, e ci è piaciuto tanto per lo spirito di abnegazione abbinato alla solita classe. Se è vero che il Catania sta ingaggiando un mental coach, anche questo dettaglio, che fa la differenza, potrebbe essere limato a dovere.

Catania: esame Taranto per cementare la vittoria sulla Juve Stabia

“Ammirazione e rabbia per le occasioni perdute“, viene sintetizzato così da La Gazzetta dello Sport il momento del Catania, reduce da una vittoria scacciacrisi sulla capolista Juve Stabia, dolce nel risultato, amara per il rimpianto di non aver dato di più quando la classifica dei rossazzurri era più invitante.

Eppure la zona playoff si è avvicinata con questi tre punti in cascina e il Catania avrà la possibilità di cementare l’acuto del Massimino a Taranto (46 punti), nell’ostico stadio Erasmo Iacovone, in casa della quinta in classifica, a soli due punti da Avellino e Benevento (48) e a tre dal Picerno, secondo (49).

Per questo la rosea parla di “esame Taranto“, perché, come dice lo stesso Cristiano Lucarelli,una rondine non fa primavera“, ma due rondini, per di più di passaggio ai piani alti della classifica contro la capolista e la quinta in graduatoria, saprebbero di aprile…

(foto: Castellini, Catania FC)

Castellini: “Tutti abbiamo una grande leadership. Siamo un gruppo unito”

Al termine del match tra Catania e Juve Stabia, Alessio Castellini autore della doppietta che ha permesso ai rossazzurri di ritrovare i tre punti, ha parlato ai microfoni dei giornalisti nella consueta conferenza stampa post-gara: 

Sono qui ormai quasi da due anni, so bene come funzionano le cose, tutti dentro abbiamo una grande leadership, ci sono giocatori con esperienza e altri che ti danno quello che serve sia in campo che nello spogliatoio. Oltre al fatto che purtroppo ci sono stati alcuni con l’influenza, credo che prestazioni come questa siano state fatte anche in altre occasioni, l’unica cosa è che il colpo di testa magari sbatteva sul palo mentre questa sera è entrato. Siamo stati bravi a chiudere tutti i passaggi. Il mio primo gol? Rido perché con il mister avevamo preparato uno schema, ma poi loro hanno capito quindi siamo stati bravi a cambiare e a trovare la via del gol. Siamo stati bravissimi a capire quello che serviva e a battere un calcio d’angolo in modo differente. Credo che posso trasmettere qualcosa io, ma anche i miei compagni, nessuno si salva da solo, se affondiamo lo faremo insieme, se vinciamo, lo faremo insieme. Non siamo stati molto insieme con i nuovi ragazzi a gennaio, il mio è stato un gesto spontaneo per compattare la squadra. Il mister ci chiede sempre di attaccare la profondità, ho sperato che Cicerelli desse quella palla esattamente in quel modo, dato che il difensore ha pensato a un altro movimento. Non mi aspettavo una stagione così importante per me, se faccio bene è anche grazie ai miei compagni, ringrazio i mister prima Tabbiani e poi Lucarelli che mi hanno dato questa fiducia“. 

(Foto: Catania FC)