Pelligra investe anche nel calcio australiano: ecco perché. Catania aspetta

Ross Pelligra diventa proprietario della seconda squadra di calcio, il Perth Glory A-League, massima serie australiana), dopo il Catania FC, e dopo aver fatto ingresso come socio nell’Al-Ittafaq FC (massima divisione saudita):

“La nostra prospettiva è quella di riportare il Glory ad essere uno dei club di riferimento del calcio australiano – si legge su LaCasadic.com-. Lo sport è una mia grande passione e nel corso degli anni ho investito in altre società sportive in Australia ed in Italia.

Ho visto quanto importante una società sportiva possa essere per la comunità. Può avere un impatto potente e unificante e questo è ciò che vogliamo raggiungere qui a Perth. Ci sono tre pilastri verso cui vogliamo concentrarci in questa prima fase: riconnetterci; guidare verso il successo e creare una sostenibilità di lungo termine”.

I buoni propositi che hanno spinto il “polisportivo” Pelligra a fare business in Italia, Arabia Saudita e Australia con calcio, baseball, basket e hockey mirano all’ottenimento di risultati sportivi e finanziari nel breve-medio termine. E a Catania la speranza è di risollevare le sorti di questo sciagurato campionato, dove finora il vice presidente e amministratore delegato, Vincenzo Grella, ha fallito clamorosamente. Salviamo il salvabile: prima ottenere più punti possibili (almeno 4) tra Juve Stabia e Taranto, poi massima concentrazione in semifinale di Coppa contro il Rimini. Non c’è più tempo.

(Foto: Catania FC)

Catania: trittico fondamentale per la squadra e per Lucarelli

La Gazzetta dello Sport ricorda le note dolenti, e diversamente, in questa fase del campionato, non potrebbe essere:

“Dopo il 4-0 sul Brindisi, il 13 gennaio, il Catania non è più riuscito a vincere, allontanandosi dalla vetta: 1-1 con il Monopoli al Massimino, 1-1 a Foggia, la sconfitta per 1-0 sul campo del Picerno, quindi lo 0-0 con la Casertana e l’1-0 del Latina”.

Tre pareggi e due sconfitte, una media da playout, o da retrocessione se preferite. Il ritiro, checché ne dica Lucarelli, appare come l’ultima spiaggia per ricompattare un ambiente evidentemente poco coeso. Il Catania ha bisogno di ritrovarsi, nel rapporto tra giocatori, tra giocatori e allenatore e tra l’intero staff tecnico e squadra, la vicinanza in tal senso potrebbe favorire un riavvicinamento di vitale importanza nei giorni che precedono il big match casalingo contro la Juve Stabia (domenica 18 febbraio, ore 20:45), cui seguiranno l’anticipo di sabato 24 a Taranto (ore 16:15); e, sul finire del mese, il ritorno della semifinale di Coppa Italia col Rimini (ore 20:30 al Massimino).

Tre partite fondamentali per il futuro del Catania e di mister Lucarelli.

(foto: Lucarelli, Catania FC)

Catania, prima crisi dell’era Pelligra. Ritiro a Belpasso scattato ieri alle 14

La Gazzetta dello Sport, stamani, stigmatizza il momento dei rossazzurri come “la prima crisi dell’era Pelligra”. Per questo la società ha deciso per il ritiro a Belpasso, dalle ore 14 di ieri, in un hotel del paese pedemontano, dove Lucarelli, lo staff tecnico e la squadra cercheranno di ritrovare se stessi dopo una prima parte di stagione da dimenticare e questo scorcio, post mercato invernale, davvero horror. 

Catania in ritiro a Belpasso, dunque, nonostante proprio Cristiano Lucarelli lo avesse definito “deleterio“, per analizzare tutti i “punti che non collimano” e che stanno mandando la squadra alla deriva tecnica e, peggio, in classifica.

(foto: Catania FC)

Welbeck
Welbeck: “Dobbiamo andare avanti, tempo non ne abbiamo più”

Al termine del match contro il Latina, il centrocampista etneo Nana Welbeck ha analizzato la brutta prestazione e il brutto periodo che gli etnei stanno vivendo: 

Siamo rammaricati, abbiamo avuto davanti una squadra che abitualmente è solita dominare il possesso di palla ma noi siamo riusciti a controbattere e a imporre il nostro gioco. Il risultato non ci dà gioia per quello che abbiamo costruito. Nel primo tempo ci siamo avvicinati più volte alla porta ma è mancato quell’attimo per sbloccare il risultato. L’unico rammarico è di non aver buttato la palla in rete, non riuscendo a trovare il gol, sembra che siamo sempre lì a dover reagire quando subiamo un colpo duro. Stiamo facendo di tutto ma non basta, dobbiamo continuare a dare sempre il massimo come stiamo già facendo. Non ci aggrappiamo ad alibi, molti dei nuovi sono arrivati qui per colmare le lacune, siamo giocatori di esperienza, sappiamo la piazza di Catania e il valore della maglia, ringraziamo i tifosi che si mangiano i chilometri per sostenerci. Dobbiamo andare avanti, tempo non ne abbiamo più. Stiamo guardando tutto per far funzionare questa macchina. Il mister, lo staff, la società si sta inventando di tutto, noi stiamo buttando il cuore oltre l’ostacolo ma non basta, questi risultati fanno male alla squadra, ai tifosi, a tutti“. 

Catania: obiettivo primario la salvezza. Non scherziamo col fuoco

Serve una svolta. Cristiano Lucarelli è stato preso per le sue abilità di motivatore ma, finora, non ha inciso come sperato. La società prosegue a latitare, avremmo bisogno di sentirne la voce, di comprenderne i progetti e le idee per risollevare la squadra da questo pericoloso vortice depressivo in cui è rimasta risucchiata da inizio campionato.

Problemi di spogliatoio? Di tenuta fisica o psicofisica? Di ambedue le conduzioni tecniche? Dove è possibile intervenire, al 15 febbraio, per scongiurare scenari apocalittici in campionato? Abbiamo toccato il fondo. Non si vince da un’eternità e la “zona rossa” si avvicina inesorabilmente: dobbiamo davvero assistere a tutto questo? 

Domenica, dopo lo 0-0 al Massimino, il popolo rossazzurro ha fischiato o, vedi Curva Nord, ha lasciato lo stadio prima dei saluti di rito dei giocatori del Catania. Basta, sul serio. Ieri 150 tifosi hanno affrontato un viaggio lunghissimo per seguire i propri beniamini, come sempre e, come sempre, hanno assistito all’ennesima sconfitta, figlia di una programmazione millantata a inizio campionato e, subito, ridimensionata e mutata radicalmente persino nella sua essenza primordiale. 

I tifosi sono stanchi e non ci si può sorprendere per le contestazioni, pacifiche e irriverenti, assolutamente meritate. Faccia qualcosa il club, dall’alto, faccia quel che può Lucarelli, quanto meno nella testa perché, per tutto il resto, il tempo non può essere nostro alleato dopo la rivoluzione di gennaio. Occorre ricompattarsi e remare tutti dalla stessa parte, ora. La Coppa Italia, in questo momento, passa perfino in secondo piano: l’obiettivo primario è la salvezza, mettetevelo in testa. 

(foto: Catania FC)

Melior e Surgo: preferiamo non mettere voti. Ora basta! Serve una svolta

Niente pagelle, niente top e flop. Non basta l’alibi delle assenze a giustificare questa stagione sportivamente drammatica, non basta lottare per strappare uno 0-0 e poi, puntualmente, subire il gol della disfatta. E’ vero, come dice Lucarelli, che quando si perde (troppo spesso), si perde di misura ma nel calcio il passivo cambia poco: la sconfitta porta 0 punti in cascina,  1-0 o 7-0 non fa differenza, non a questo punto. O no?

Per cui il nostro ultimo tentativo di difendere l’indifendibile sarà non suddividere i giocatori tra i migliori e i peggiori anche perché ne salveremmo giusto due o tre.

La prossima volta però, contravverremo al patto iniziale: voti anche agli insufficienti! 

Catania, Lucarelli: “Ritiro? Sarebbe deleterio. Avevamo 13 indisponibili”

Leggiamo con attenzione le dichiarazioni di mister Lucarelli nel post partita di Latina-Catania 1-0, racccolte dall’emittente televisiva “Telecolor”:

“Secondo me ciò che non ha funzionato è che non abbiamo segnato. Secondo me per 60 minuti abbiamo giocato, proposto e con un giro palla fluido. Fino al gol abbiamo giocato bene, ma in un momento in cui l’avversario fa un tiro e segna alcuni giocatori la sentono più di altri. Ritiro? Valutiamo tutto, io non credo molto e penso che in un momento come il nostro sia deleterio ma valutiamo l’ipotesi.

Avevamo 13 giocatori indisponibili perchè la notte ci ha portato febbre. Siamo riusciti a fare entrare in campo anche giocatori che non stavano bene. Ndoj? E’ un giocatore importante che tre, quattro anni fa ha fatto parlare di sé in Serie A. Pensiamo possa essere un giocatore importate e visti tutti gli infortuni era necessario un centrocampista. Marsura? Chiarella ha subito un risentimento muscolare, Chiricò si è fatto male nella rifinitura, abbiamo reintegrato lui se volevamo fare giocare un attaccante. Abbiamo anche visto che non c’erano attaccanti sul mercato che potevano fare al caso nostro.

Sappiamo che in questo momento ci risulta tutto difficile e dobbiamo arrangiarci un po’ da soli. Tredici giocatori indisponibili hanno il loro peso, abbiamo allungato la lista per non deprimere i nostri tifosi”.

 

Latina-Catania: è un continuo blackout!

Da pochi minuti è finito il match del Domenico Francioni di Latina tra i padroni di casa e i rossazzurri, con risultato di … 

Primi istanti di gioco molto frenetici soprattutto per gli etnei che hanno cercato sin da subito di imporre il proprio gioco con diverse manovre offensive, segnaliamo un gol annullato a Costantino che di testa colpisce la sfera in seguito ad un cross importante di Tello, sfortunatamente, il 9 rossazzurro si trovava in posizione irregolare. Risponde il Latina al ventesimo in seguito a una pericolosa disattenzione dei rossazzurri che regalano palla ai padroni di casa, Del Sole non impensierisce più di tanto Albertoni con il suo sinistro. Tanti scontri, tanto agonismo con le due squadre che cercano molto spesso la via verticale senza passare dai rispettivi riferimenti di metà campo. Latina a un passo dal vantaggio alla mezzora, cross di Ercolano, uscita a vuoto di Albertoni e Paganini che alle sue spalle non riesce a trovare lo specchio della porta per pochissimo. Risponde il Catania poco dopo con un colpo di testa di Marsura, palla a lato. A 5 minuti dalla fine della prima frazione, giocata bellissima di Cicerelli con un tiro piazzato, Guadagno esegue una parata superlativa. 

Secondo tempo che si apre con un grandissimo gol di Alessio Riccardi che porta i padroni di casa in vantaggio, gran gol dalla distanza che batte l’estremo difensore rossazzurro Albertoni. Catania in panne, che non riesce a rispondere al gol subito. Tanta confusione tra le fila dei rossazzurri che rischiano più volte di subire il secondo gol senza rendersi minimamente pericolosi nelle zone dell’estremo difensore nerazzurro Guadagno. Triplice fischio che sancisce la vittoria dei padroni di casa, continuando il pesante black out per gli etnei. 

Latina-Catania: le ultime sulla probabile formazione dei rossazzurri

Catania che tra poche ore sfiderà il Latina al “Francioni” con gli uomini contati soprattutto a centrocampo. Lucarelli dovrà rinunciare a Sturaro, squalificato per due giornate, oltre a Zammarini, infortunato.

Probaile un ritorno al 3-4-1-2 con più densità a centrocampo specie sulla fasce che dovranno ovviare all’assenza del doppio mediano, dubbi in attacco. Ecco la nostra idea.

LA PROBABILE FORMAZIONE DEL CATANIA A LATINA

CATANIA (3-4-1-2): Albertoni; Kontek, Monaco, Curado; Castellini, Welbeck, Quaini, Celli; Chiricò; Chiarella,Di Carmine. All. Lucarelli.

Mood in campo – Vittoria che manca da oltre un mese

“Mood in campo” è la rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore.

Turno infrasettimanale di campionato, si torna in campo dopo appena due giorni di distanza dall’ultima giornata appena passata. I rossazzurri faranno visita al Latina al “Domenico Francioni”. 

I padroni di casa nerazzurri sono reduci dall’importante vittoria in casa del Brindisi per 1-2, tre punti importanti dopo il pareggio contro la Casertana e la sconfitta interna contro il Giugliano. Gli uomini allenati da mister Gaetano Fontana, occupano momentaneamente l’undicesima posizione in classifica, appena sotto la griglia dei playoff, e vorranno certamente incrementare il proprio bottino per poter rientrare nuovamente nelle zone più ambiziose, sperando in qualche risultato favorevole dagli altri campi. Da attenzionare anche le altre pretendenti dietro, che, in caso di risultati positivi, potrebbero scavalcare proprio i nerazzurri, complicando la situazione di classifica per gli stessi laziali. 

Dall’altro lato, un Catania spento, insicuro, e spesso incerto delle sue potenzialità. Lucarelli lavora molto sulla mentalità dei suoi uomini, ma al momento, i risultati non sono quelli sperati visto che gli etnei non vincono da ormai un mese in occasione del match casalingo contro il Brindisi. Il pareggio di domenica pomeriggio non giova sicuramente per la situazione in classifica, quattordicesimo posto, trentuno punti e un potenziale vantaggio di sette punti dalla sedicesima casella che in questo momento è occupata dalla Turris. Il Catania deve necessariamente reagire per poter migliorare il proprio rendimento, ma soprattutto deve trovare la via del gol, quest’anno quanto mai incerta. Nonostante un parco attaccanti di notevole importanza, la squadra di Lucarelli fa una grande fatica a centrare il bersaglio grosso, incidendo negativamente sui risultati ottenuti. Che Latina sia un punto di rinascita?

Appuntamento alle ore 18:30 per Latina-Catania.