Il comunicato ufficiale diramato dal Padova Calcio ieri ci lascia interdetti. Che motivo c’è di mettere le mani avanti sottolineando l’auspicio di assistere a un “comportamento virtuoso di bambini e accompagnatori catanesi” quando, evidentemente, il presidente del club biancoscudato ha il rammarico di non poter monetizzare quanto auspicato prima della squalifica del Massimino dovuta, lo ribadiamo, al comportamento indegno di una sessantina di tifosi a fronte dei restanti 1.890 presenti che potrebbero dare lezioni di educazione e rispetto a tutta la dirigenza padovana. Parte lesa lo siamo anche noi, che eravamo presenti all’Euganeo, e tutti i catanesi perbene che non potranno recarsi allo stadio. Quanto voi.
“Condividiamo l’intento di Lega Pro di voler dare alla finale della competizione una cornice di positività dopo quanto successo. I sorrisi e il tifo sano dei bambini sono la migliore risposta in queste circostanze. Non possiamo tuttavia non sentirci, ancora una volta in questa triste vicenda, parte lesa, avendo dapprima subito un vile attacco in casa nostra e poi vedendo preclusa la partecipazione dei nostri tifosi, di qualsiasi età, alla finale.
Confidiamo in un comportamento virtuoso dei ragazzi catanesi e dei loro accompagnatori, auspicando di poter assistere martedì ad una serata di vero sport e sano sostegno a entrambe le contendenti”.
(foto: Il Mattino di Padova)