Ventotto anni fa, il 4 marzo 1996, il Cavaliere Angelo Massimino sfrecciava sulla Catania-Palermo per dedicarsi, ancora una volta, alla sorti dei suoi amati rossazzurri.
Una vita sacrificata unicamente all’amore per il Catania, una passione imperitura che prosegue nei cieli: “vi osservo, vi seguo da qui, non fate soffrire i miei tifosi, non fatemi soffrire più di quanto abbia già sopportato in vita, adesso che non posso più spargere sale sull’erba del Cibali“.
Onore al “Presidentissimo”: i loghi cambiano, i presidenti, i giocatori e gli allenatori pure, ma Angelo Massimino resta e non solo perché gli è stato intitolato lo stadio: è l’emblema di un calcio che non esiste più.
(fonte foto: catania.gds.it)