La Sicilia, stamani, si interroga sull’apporto discontinuo degli attaccanti. Di Carmine è bomber di razza ma, spesso, infortunato; Costantino e Cianci, giunti durante il mercato di riparazione, hanno messo a segno rispettivamente 1 e 2 gol, per non parlare della sparizione di Chiricò nel girone di ritorno dopo aver tirato la sgangherata carretta rossazzurra fino a Natale.
Peralta, che quanto a talento è indiscutibile, non è riuscito a trovare continuità sia per problemi muscolari che per scelte degli allenatori che si sono avvicendati, stesso dicasi per Chiarella e Marsura, quest’ultimo reintegrato dopo essere stato messo fuori rosa ma altalenante.
Diverso il discorso per Emmanuele Pio Cicerelli: il ragazzo rappresenta il miglior acquisto di gennaio per continuità di rendimento, ma in termini realizzativi potrebbe migliorare anche perché possiede tutte le qualità per violare la porta avversaria. Insomma, anche chi si è distinto nella qualità delle prestazioni non è riuscito a incidere quanto avrebbe dovuto sotto rete, specie le punte centrali che dovrebbero finalizzare il gioco offensivo.
Ora i rossazzurri d’attacco sono chiamati a trovare quel cinismo che, finora, è mancato. Le occasioni, dopo un periodo di totale abulia offensiva, si presentano con maggiore regolarità ma i nostri finalizzatori peccano di superficialità. E’ il momento di dare un’accelerata: c’è una salvezza ancora da conquistare.
(foto: Catania FC)