Catania, nel girone di ritorno peggio solo il Brindisi (già retrocesso in D). I numeri dei 3 allenatori

Un misero bottino di 14 punti, raggranellati da un pessimo Catania nel girone di ritorno in Serie C. Solo il Brindisi, matematicamente retrocesso in Serie D, è riuscito a fare peggio rossazzurri. Un dato allarmante, come le tre sconfitte consecutive in campionato (contro Turris (2-1), Giugliano (2-3) e Virtus Francavilla (1-0). Una media da retrocessione senza “se” e senza “ma” e senza appigli patetici ad arbitraggi, sfortuna e/o infermeria.

Alla fine ci troviamo a ringraziare Luca Tabbiani per aver raccolto 15 punti in 11 partite (media di 1,36 punti a partita), prima dell’esonero occorso dopo la sconfitta di Potenza (1-0), fortemente criticato da tutti, noi compresi. Cristiano Lucarelli, invece, ha totalizzato 23 punti in 18 giornate (media 1,27 punti), dall’esordio in campionato contro il Cerignola (1-0 per i pugliesi) fino alla debacle di Avellino (5-2).

Per Michele Zeoli, agnello sacrificale scelto dalla società per traghettarla fino alla fine della stagione corrente, appena 4 punti in 5 partite (Catania-Audace Cerignola 2-1 e Catania-Potenza 0-0), e tre sconfitte consecutive, inframezzate dalla vittoria in Coppa Italia, con una media di 0,8 punti a partita.

I numeri non mentono mai: un’involuzione progressiva e inarrestabile dopo ogni cambio alla guida tecnica.

 

Catania, due nomi nella lista di Grella per ricoprire il ruolo di DS

Secondo quanto riportato dalla redazione di tuttomercatoweb il Catania è alla ricerca di un Direttore Sportivo da integrare nell’organico societario. Due i nomi presi in considerazione dalla società etnea: 

Intanto, sarà nominato un Direttore Sportivo, figura attualmente vacante all’interno del club, e uno dei nomi caldi torna a essere quello di Giorgio Zamuner, attuale uomo mercato del Trento e legato al club gialloblù ancora per un altro anno. Ma non è questo l’unico, perché, un altro nome forte è quello di Andrea Colombino, che la Torres rischia di farsi scappare non avendogli ancora rinnovato il contratto. L’annata attuale dei sardi ha chiaramente acceso i riflettori sul suo lavoro, e le richieste non mancano“. 

Il Catania si allena da domani e va in ritiro solo da venerdì. Scelte opinabili, ma dobbiamo remare verso la salvezza

Ieri il Catania non si è allenato, come ha spiegato ai microfoni dei canali ufficiali del club, il vice presidente e amministratore delegato, Vincenzo Grella.

Il volo di ritorno è stato cancellato e la squadra è rientrata nella tarda nottata di ieri (nella notte tra domenica e lunedì, ndr), e inizierà a preparare il derby col Messina solo da domani, mercoledì 10 aprile. Grella ha parlato di sedute più intense, per recuperare il tempo perduto, il che desta qualche perplessità dato che, a nostro modesto parere e senza sostituirci allo staff tecnico, una seduta pomeridiana oggi avrebbe permesso alla squadra di recuperare le energie dopo 36 ore di relax e avendo già ampiamente archiviato la nottataccia in pullman. 

Per carità, è solo un’opinione non certo suffragata da esperienza, competenza e professionalità nel settore, ma dato che questo triplice bagaglio è mancato per tutto l’arco della stagione anche al club rossazzurro, ci sentiamo in dovere di formulare ipotesi e avanzare dubbi circa l’operato.

In ogni caso, non saremo certo noi ad affossare il Catania e, anzi, auspichiamo a gran voce il supporto dei nostri tifosi in occasione del derby, avallando le dichiarazioni di Grella non perché questa squadra lo meriti ma perché, a meritarlo sono sempre e soltanto i nostri colori, almeno fino al 95′ del derby col Messina. Cercheremo di stoppare le polemiche, anche se ci risulta alquanto difficoltoso, perché dobbiamo remare tutti verso la salvezza.

(foto: Catania FC)

Catania, metamorfosi allarmante

Il Catania 2023-24 è un caso studio particolare, una squadra che riesce a vincere una Coppa Italia Serie C ma che in campionato fa una fatica enorme a conquistare punti. La classifica è molto pericolosa, con le inseguitrici che vivono un momento di forma nettamente migliore alla squadra etnea. 

La squadra grintosa, organizzata, con un po’ di impostazione di gioco vista durante le partite inerenti alla Coppa Italia, soprattutto durante la finale di ritorno al Massimino contro il Padova, ci ha abituati a vedere prestazioni scarne in qualsiasi gara di campionato riuscendo incredibilmente a peggiorare la propria classifica anche rispetto al girone d’andata. 

Basti pensare che nelle ultime dieci trasferte, il Catania ha collezionato un solo pareggio e ben 9 sconfitte. Nessuno mai si sarebbe aspettato un rendimento così scarso, con lo spettro dei playout che si fa sempre più concreto, e se malauguratamente dovesse capitare ciò (facciamo tutti gli scongiuri del caso) sarebbe una disfatta clamorosa dopo quello che è stato conquistato lo scorso anno. 

Questa squadra non riesce più a vincere, né a conquistare punti, un leone ferito che diventa preda per le inseguitrici che ormai hanno individuato il proprio pasto e sono pronti a divorarlo in un sol boccone. Un Catania inerme, lontanamente diverso da quello visto nelle gare della competizione vinta mercoledì scorso, un Catania privo di identità che ha subito una metamorfosi davvero allarmante. 

Villa (V. Francavilla): “Dopo i primi 45′ ho chiesto ai ragazzi come mai non fossimo in vantaggio”

Alberto Villa, allenatore della Virtus Francavilla, ha commentato la vittoria dei pugliesi sul Catania per 1-0:

“Dobbiamo fare la migliore scelta davanti la porta. Abbiamo fatto sempre un errore di troppo. La troppa foga, la voglia di riscattarsi, ci ha portato a sbagliare. Ho chiesto ai ragazzi come mai non fossimo in vantaggio. Vedevo che c’erano tutte le possibilità di attaccarli e, alla fine, l’abbiamo fatto. Adesso ci godiamo la vittoria, ora testa alla prossima.

“I ragazzi della curva mi hanno chiamato lì sotto, fanno piacere i cori a favore dell’allenatore. Loro sanno che cosa è per me la Virtus, se oggi siamo qua me lo prendo pure io qualche merito. In due anni abbiamo portato questa squadra nel professionismo. Non si dorme più, c’è tanto stress per trovare le soluzioni ai problemi di questa squadra”.

(foto: brindisireport.it)

Catania, ormai siamo “cosa da trafiletto”. Ritiro (vero) subito!

I tempi gloriosi della Serie A che ho avuto la fortuna di vivere sono ormai lontani. Ma sembrano lontano anni luce anche i match di playoff di Serie C (vedi Siena o Trapani) con stadio pieno e quella convinzione di potercela fare anche se traverse e avversari, poi, hanno avuto la meglio.

Per la prima volta da quando ho memoria, siamo in Serie C e lottiamo per retrocedere. Quando, a febbraio, lo scrissi su Catania Mood, venni insultato da tifosi che mi additavano come “cucca” ed eccoci qui. Non volevo crederci ma quel piano inclinato lo scrutavo fin troppo limpidamente, fino al suo orizzonte dove svettava una bandiera rossazzurra con su scritto “playout”. Non dobbiamo arrivarci perché non siamo attrezzati nemmeno per questo. La speranza di fare risultato col Messina e che le altre continuino a perdere anche quando affronteremo Sorrento e Benevento c’è, esiste, ma deve essere supportata dai fatti.

Un ritiro, non fasullo ma che perduri fino a fine campionato, potrebbe rappresentare un’occasione per rafforzare la coesione di un gruppo che di coeso ha ben poco. Rinsaldare prima del rush finale, nove punti a disposizione per evitare il baratro dei playout e la beffa di perdere i playoff.

Ormai le nostre sconfitte sono all’ordine del giorno tant’è che se fino a qualche settimana fa facevano notizia, ora vengono relegate a remoti trafiletti sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Che tristezza! Arrusvigghiativi, la nostra pazienza è finita.

(foto: Catania FC)

Zeoli: “La parola playoff è nei miei pensieri, ma prima la salvezza”

Rabbuiato e non poteva essere altrimenti, Michele Zeoli, che ieri ha commentato la sconfitta del Catania a Francavilla ai microfoni di Telecolor:

“Siamo in un momento difficile, chiedo compattezza a tutto l’ambiente. Non possiamo chiederlo però se la prossima settimana non facciamo il nostro. La parola playoff non è nei miei pensieri, prima dobbiamo raggiungere altri obiettivi. Questa è la realtà, bisogna guardarla in faccia. Le insicurezze in questo momento ce le portiamo dietro. In questo momento anche le cose più semplici diventano insormontabili”.

Ho cercato di sfruttare l’entusiasmo di Marsura e Costantino, Welbeck era il giocatore più fresco che avevamo. Cianci ha avuto qualche problema, abbiamo cercato di gestirlo. Peralta non è stato bene, ha avuto vomito e febbre. Siamo artefici del nostro destino, però dobbiamo voltare pagina. Non ho mai chiesto niente, ma ripeto, abbiamo bisogno di compattezza fermo restando che noi dobbiamo prenderci le nostre responsabilità”.

(Foto: Catania FC)

“Melior” e “Surgo”: Tutti inguardabili, nessuno escluso

“Melior de Cinere Surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, il post-partita di Catania Mood si è arricchito di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI VIRTUS FRANCAVILLA – CATANIA

Nessuno: Squadra che ha subito un’involuzione clamorosa rispetto al match che ha permesso la conquista della Coppa Italia. Questo pomeriggio a Francavilla abbiamo assistito all’ennesima disfatta di questa indecorosa stagione. Squadra senza gioco, senza voglia, senza spirito d’iniziativa. Un Catania che purtroppo ci ha abituati quest’anno a questo tipo di prestazioni indecorose che complicano sempre più la classifica. Un Catania inerme dinnanzi alla voglia e alla determinazione dei padroni di casa che hanno vinto, accorciando il gap proprio dagli etnei.

“V” come “Virtus”, quella che manca al Catania, ma anche come “VERGOGNA”!

I padroni di casa della Virtus Francavilla, reduci da sei partite senza sconfitte tra le mura amiche, iniziano meglio, colpiscono un palo, arrivano sempre per primi nelle seconde palle e confezionano un altro paio di azioni pericolose. Catania che rischia di prendere gole  si fa vedere poco dalle parti del portiere avversario. Lento e prevedibile il Catania di mister Zeoli che fatica a costruire gioco e occasioni da gol. Lo 0-0 alla fine dei primi 45′, alla luce di quanto visto, è un ottimo risultato.

Ma nel secondo il Catania passa in svantaggio a causa della solita dormita della difesa che permette ad Artistico di sistemarsi il pallone come preferisce prima di battere Albertoni. Zeoli (quanto ci dispiace per il mister!), cambia modulo e uomini ma non cambia nulla: Catania confuso e, fermateci stavolta, perché siamo stanchi di elencare aggettivi con accezione semantica negativa: ci limitiamo a dire che sono VERGOGNOSI. T

Virtus Francavilla che merita ampiamente la vittoria (abbiamo effettuato mezzo tiro in porta in 96′). Al momento, questa squadra perderebbe con chiunque ai playout. Temevamo i festini post Coppa Italia, il firma maglie e i soliti teatrini. Non sappiamo più cosa pensare: a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina.

Virtus Francavilla-Catania: la probabile formazione dei rossazzurri

Catania che a Francavilla, dopo la sbornia della Coppa Italia, deve smaltire rapidamente e rituffarsi nella mediocre dimensione del campionato. Ieri il Monopoli, corsaro a Giugliano (0-1) ha raggiunto proprio i rossazzurri al sedicesimo posto con 39 punti, con la Turris a 37 punti che oggi gioca in casa contro l’Avellino.

Mister Zeoli ha convocato 21 giocatori: assente Sturaro che tornerà arruolabile con il Messina, al pari di Silvestri, Tello e Bethers. Furlan squalificato

Vediamo con quale modulo e con quali uomini l’allenatore del Catania potrebbe scegliere di scendere in campo oggi nel tardo pomeriggio (fischio d’inizio 18:30).

LA PROBABILE FORMAZIONE DEL CATANIA CONTRO LA VIRTUS FRANCAVILLA

CATANIA (3-4-1-2) Albertoni; Celli, Monaco, Castellini; Bouah, Welbeck, Zammarini, Marsura; Peralta; Costantino, Cianci. All. Zeoli. 

(foto: Catania FC)