Posizionato sulla corsia di destra, quando è stato chiamato in causa ha risposto presente, non facendo rimpiangere Devid Bouah. Alessandro Raimo, ex Carrarese, ha concesso un’intervista ai microfoni de La Sicilia. Vi riportiamo uno stralcio estrapolato da LacasadiC.com:
“E’ un onore per me indossare una maglia storica, provo davvero tanto piacere a essere qui per dare una mano alla squadra nel raggiungimento dell’obiettivo. Spero ci siano ancora tante possibilità per farlo.
La solidità difensiva? E’ una cosa molto positiva di cui parliamo tra di noi, parte in primis dagli attaccanti come sottolinea spesso l’allenatore, passa per il centrocampo e la difesa, anche dai portieri che hanno fatto entrambi molto bene. E’ un contributo collettivo, di squadra, ci dà quella forza in più”.
“Credo di essere arrivato a Catania con la maturità giusta. Sono nato attaccante esterno, crescendo nella Primavera sono stato arretrato facendo il terzino, poi entrando a far parte del calcio dei grandi ho iniziato ad interpretare il ruolo di quinto di centrocampo, quello ideale penso.
Ho imparato a difendere negli anni. Sono sincero, mi piace sia difendere che attaccare. Fermo restando che realizzare assist e gol dà un piacere maggiore personalmente e a livello di squadra.
Ho visto tante partite del Catania in A. Lo stadio lo avevo ammirato da fuori ma dal primo giorno che sono arrivato alla gara col Benevento, ho provato qualcosa di unico, davvero. Non ero mai stato presente in uno stadio del genere. Emozione indescrivibile, entrare tutte le volte allo stadio ti trasmette qualcosa di impressionante“.
(foto: Catania FC)