Alla mano pesante del Giudice Sportivo (squalificati Russotto, Claiton, Sala, Monteagudo, Ropolo, più la folta lista degli infortunati. Sarà il classico “pallottoliere” a risolvere, si fa per dire, il rebus formazione di mister Baldini domani nel pomeriggio domenicale del “Massimino” dove i rossazzurri sono attesi dal Foggia.
Ma perché a Russotto, che ha perso le staffe per via di una frase “irripetibile” pronunciata dall’allenatore della Vibonese D’Agostino (anch’egli squalificato per due giornate, ndr) sono state comminate ben due giornate di squalifica? La risposta è nel referto arbitrale:
RUSSOTTO ANDREA (CATANIA) (2 GIORNATE DI SQUALIFICA)
-Per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a due minuti dal termine della gara, insieme ad un compagno di squadra, in reazione ad una frase pronunciata dall’allenatore della Vibonese, proferiva all’indirizzo di questi parole offensive e minatorie;
-Per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a fine gara, insieme ad un compagno di squadra, si dirigeva di corsa verso l’allenatore della Vibonese, venendo bloccato da dirigenti e tesserati del Catania;
-Per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti del Capitano della squadra avversaria in quanto, a fine gara, avvicinandosi ai giocatori della Vibonese ma fermato dai suoi compagni e dai suoi dirigenti, proferiva ripetutamente nei confronti del predetto calciatore un epiteto ingiurioso. Misura e irrogazione della sanzione in applicazione degli artt. 4, 13, comma 2, C.G.S. ritenuta la continuazione, valutate le modalità complessive della condotta e la situazione generale
determinatasi a seguito delle parole pronunciate precedentemente dall’allenatore della Vibonese. (r.proc. fed., r.c.c.).
(foto: calciocatania.it)