Nuova puntata del “limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà.
Si procede spediti verso il giro di boa di un campionato molto equilibrato che presenta di conseguenza una classifica cortissima in cui i “classici” tre punti permetterebbero di sopravanzare verso zone molto più prestigiose, ma allo stesso tempo, una sconfitta potrebbe “trascinare” qualsiasi squadra verso le zone infernali.
Il primo match della sedicesima giornata di serie C girone C è proprio Catania-Potenza, in programma sabato 27 alle ore 14:30, partita che si disputerà tra le mura amiche dello stadio “Angelo Massimino”.
I padroni di casa rossazzurri cercano in tutti i modi di rimediare alle due sconfitte consecutive (rispettivamente contro Foggia e Taranto) tentando di ripercorrere la strada verso i tre punti che mancano da tre partite, (Catania-Vibonese 1-0). Protagonista indiscusso, sicuro del suo posto da titolare è sicuramente il bomber Luca Moro, che dopo gli impegni con la Nazionale Italiana under 20, ha ripreso a segnare con la maglia rossazzurra arrivando a quota 14, ad un passo dall’eguagliare Davis Curiale, divenuto il miglior bomber rossazzurro in serie C con 15 gol stagionali. Per quel che riguarda la fase difensiva è possibile riscontrare grossi limiti, dati alla mano ci permettono di verificare infatti come la difesa etnea sia una delle più perforate, divenendo esattamente la seconda peggior difesa del campionato con 26 reti subite, dietro solo al Campobasso che di reti ne ha subite 28.
I lucani invece sono reduci dal pareggio casalingo contro il Monopoli, match terminato con il risultato di 0-0, a testimoniare la scarsa quantità realizzativa di gol, in effetti, sono solo 14 i gol siglati e ben 20 le reti subite, statistiche che hanno portato la squadra in una posizione di classifica abbastanza pericolosa. Gli uomini allenati dall’ex Francavilla Bruno Trocini hanno collezionato solamente tre vittorie fin qui (rispettivamente contro Fidelis Andria, Latina e Picerno) tra l’altro tutte ottenute tra le mura amiche del “Viviani”, dimostrando come la squadra abbia grandi difficoltà di gioco nelle gare in trasferta (nessuna vittoria e soli due pareggi con Catanzaro e Vibonese). Attenzione però a non sottovalutare l’avversario, in quanto di tratta di una squadra abbastanza esperta con un’età media che si aggira attorno ai 26 anni.
Adesso la palla passa al campo, con particolare attenzione a ciò che succede fuori dallo stesso dato che questi sono giorni cruciali per decidere il destino del sodalizio etneo.