Poco più di 48 ore è sarà Catania-Palermo. In vista del derby di Sicilia, abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’amico e collega palermitano Marco Gullà (Telecolor) per disquisire della gara tra le due compagini siciliane che, ricordiamo, si disputerà domanica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”.
Marco, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood.
Domenica sarà derby. Ti chiedo subito che tipo di gara ti aspetti? Chi arriva meglio, secondo te?
“Mi aspetto come sempre una partita molto combattuta ed equilibrata. I derby solitamente non sono mai bellissime partite, soprattutto in una categoria come la C. Sarà una gara in cui saranno decisivi gli episodi, chi avrà maggiore determinazione sicuramente sarà favorita. Il Palermo arriva leggermente favorito, ma solo per la classifica, perchè come ho detto un derby è una partita anomala dove può succedere di tutto”.
Lo scorso anno il Palermo, che partiva non da favorito, riuscì ad espugnare il Massimino. Cosa è cambiato rispetto all’ultimo derby?
“È cambiato molto. Il Palermo quest’anno ha molta qualità e soprattutto ha capito che in questo torneo deve indossare la tuta di operaio e non lo smoking. Nella stagione scorsa fu una partita comunque equilibrata, il Catania ebbe diverse occasioni per segnare ma poi segnò Santana. Ecco, i derby sono questi, gli episodi possono rivelarsi decisivi”.
A livello tattico, che tipo di schieramenti ti aspetti sia da una parte che dall’altra? Nel Palermo ci saranno assenze o rientri importanti?
“A livello tattico nel Palermo non cambierà molto, si va verso il 3-5-2. Brunori dovrebbe fare coppia in avanti con Fella. In difesa torna Marconi dalla squalifica. A centrocampo Almici, dopo un paio di buone prestazioni, è calato sul piano fisico così Filippi dovrebbe preferirgli Accardi sulla destra. Per il resto del reparto si va verso tante conferme: Valente a sinistra, De Rose in cabina di regia, Dall’Oglio e Odjer come mezzali. Nel Catania credo che Baldini dopo la sconfitta di Latina lavorerà molto sull’aspetto mentale, i derby si vincono principalmente lavorando sulla testa”.
Infine, da osservatore esterno, ti chiedo un parere sulla situazione societaria del Catania, che resta appeso ad un filo. Che idea ti sei fatto?
“Brutta storia, mi sembra di rivivere quello che è successo al Palermo. Tante prese in giro verso la tifoseria che non merita tutto ciò. Molte parole, tanto fumo, poca sostanza. Mi fa rabbia vedere certi imprenditori voler acquistare una “Ferrari” quando in realtà potrebbero permettersi solo una Panda. Una storia che speriamo per i tifosi del Catania possa avere un colpo di scena finale, ma al momento da esterno dico che è molto dura”.