Il mese di gennaio, e anche le prime due settimane di febbraio, saranno decisivi su due fronti molto discussi in questi giorni: l’asta competitiva ed il calciomercato. Tralasciando il primo punto, fondamentale per le sorti della Catania calcistica e non solo, approfondiamo il secondo punto, quello relativo alla compravendita dei giocatori, in questo frangente rossazzurri. Premesso che difficilmente il Catania potrà operare in entrata, nelle ultime settimane, considerata la nebulosa questione societaria che ha condotto il Calcio Catania S.p.A. al fallimento, sì è spesso letto e/o sentito di diversi componenti della rosa già con la valigia in mano.
Ora, è legittimo pensare che un discorso del genere poteva avere un senso fino a qualche giorno fa, quando ancora non si sapeva se fosse stato concesso l’esercizio provvisorio. Ma da quella decisione in poi, giunta lo scorso 5 gennaio, la situazione è certamente mutata. È chiaro che, a prescindere dai problemi societari, alcuni elementi sarebbero ugualmente finiti nella lista dei partenti. Basti pensare, ad esempio, ai nomi di Ceccarelli, già in rottura ancor prima che si aprissero le danze del mercato, ma anche ai deludenti Piccolo e Pinto. Questi ultimi due, che in Serie C dovrebbero fare la differenza, a parte qualche sporadica occasione, hanno spesso deluso le aspettative. Una loro partenza, quindi, sarebbe più che giustificata e senz’altro ovvia. Ma quando si legge o si vocifera di possibili partenti come Monteagudo o Russini, tanto per citarne due, sorgono delle perplessità.
Non sarebbero sorte se non fosse stato concesso l’esercizio provvisorio, anzi a quel punto sarebbero, inevitabilmente, andati via tutti. Ciononostante, bisogna sottolineare come negli ultimi dieci giorni la situazione del Catania è letteralmente cambiata. C’è un’asta competitiva aperta alla quale possono partecipare, l’auspicio è quello, anche grossi imprenditori capaci di poter realmente, e non soltanto a parole, rilanciare il Catania in categorie più consone. Un motivo in più, quindi, per credere alla volontà da parte di molti componenti della rosa del Catania di attendere notizie e, magari, ritrovarsi l’anno prossimo in un progetto importante e, perché no, vincente. Anche perché, qualora l’asta competitiva venisse disertata (epilogo alquanto improbabile), i giocatori in questione resterebbero senza squadra solo per due mesi, dato che il campionato finirebbe già ad aprile. Un pericolo che, a fronte di un possibile investimento importante e produttivo nel Catania, potrebbe, forse, anche essere corso.
Insomma, tutto ciò per ribadire quanto al momento ogni voce riguardante una possibile partenza di un elemento dell’organico del Catania, sia strettamente legata a ciò che può accadere da qui in avanti. Verissimo che all’apertura delle buste il calciomercato è già finito da oltre dieci giorni, ma vogliamo pensare che, trattandosi di un lavoro per i calciatori e non di un gioco, questi ultimi possano avere delle rassicurazioni in merito. Quindi, così come per quanto concerne il bando, anche per il mercato bisognerà attendere l’evoluzione dei fatti, sperando, ovviamente, che siano positivi per il futuro di una piazza che sogna un definitivo rilancio nel calcio che conta.
Fonte immagine: CalcioCatania.it