Difesa colabrodo: colpe imputabili ai soli calciatori o c’è dell’altro?
Il Catania ha incassato fin qui 39 reti. Si tratta della seconda peggior difesa del torneo, dopo quella dell’altra siciliana, il Messina. Troppi gol subiti figli di errori spesso grossolani. Non ultimo, ad esempio, la prima rete subita in quel di Andria dopo pochi minuti dal fischio iniziale. Un bottino troppo smisurato, considerando quello quello che dovrebbe essere la media standard di una piazza blasonata come quella di Catania in Serie C. Spesso si tratta di errori individuali, vedi Albertini contro il Catanzaro, ma anche di errori collettivi. Ma la domanda che ci si pone è: queste sbavature sono da attribuire totalmente ai giocatori protagonisti?
La risposta dovrebbe essere si, perché alla fine sono i calciatori che scendono in campo e che con le loro azioni decidono le sorti di un match. Dovrebbe essere così anche nel Catania e in questo Catania. Tuttavia, il 100% delle colpe non è attribuibile totalmente ai difensori rossazzurri. Prendendo come esempio l’ultima prestazione di Andria, l’errore è stato collettivo ed è giunto dal neoarrivato Lorenzini. Prima della gara, si ragionava sulla incompatibilità presunta tra Lorenzini e Monteagudo, entrambi sinistri. Baldini ha rischiato la carta lasciando in panchina Claiton, che invece è un destro. E se Lorenzini non è abituato a giocare con un piede uguale accanto ed è entrato magari in confusione per questo motivo?
Contro il Catanzaro, invece, un altro errore importante è stato quello di Ropolo, che con la sua sbavatura ha dato il là ai calabresi per sbloccare il risultato. In quella ci si è chiesti il perché del non schieramento di Zanchi che, onestamente sembra dare molte più garanzie sia in fase offensiva, ma anche difensiva. La spiegazione data dal mister è stata quella di una non titolarità legata alla ormai imminente partenza di Zanchi, poi rimasto a Catania.
Insomma, la sensazione è che, limiti a parte dei difensori, anche il mister sta probabilmente entrando un po’ nel pallone non riuscendo a carpire chi al momento possa dare maggiori garanzie nel reparto arretrato. Fare degli esperimenti nel contesto attuale, quando si rischia di essere risucchiati nei bassifondi della classifica, riteniamo sia inopportuno. Affidarsi a chi sta meglio, a chi dà maggiori garanzie, perché, come detto dallo stesso tecnico toscano, continuare a commettere questi errori sta diventando una cattiva abitudine che, certamente, non aiuta nel raggiungimento dell’obiettivo, ovvero la salvezza.
Fonte immagine: CalcioCatania.it