Con immenso piacere, diamo la parola ad un nostro grande amico e seguace, l’avvocato Giuseppe Rapisarda a cui abbiamo chiesto qualche aggiornamento sulle vicende che tengono banco. Si è disquisito del mercato, delle ultime prestazioni e, soprattutto, dell’asta competitiva.
Giuseppe, innanzitutto ti rinnovo i ringraziamenti da parte di tutta la redazione per questa nuova intervista. Come stai? Guarito dal Covid?
“Buona giornata a tutti voi della redazione. Non mi dovete alcun ringraziamento, perché ho solo riconoscimento della serietà dei vostri articoli. Per quanto riguarda il Covid, sono ancora alle prese con qualche strascico antipatico che presto tuttavia metterò alle spalle”.
Meno di una settimana e scopriremo chi e se qualcuno ha partecipato all’asta competitiva. Hai informazioni in merito?
“Beh, per quanto riguarda l’asta competitiva, rispondendovi con tutta onestà ho poche informazioni e quelle in mio possesso coperte da segreto professionale. Ad ogni modo, ancora non c’è nulla di certo tuttavia su ciò che potrà succedere”.
Da pochi giorni si è concluso il calciomercato: dovessi dare un voto al lavoro di Maurizio Pellegrino, che voto daresti?
“Diciamo che il contesto attuale non gli ha permesso di poter fare di più. Oggettivamente, le condizioni sono davvero anomale. Proprio per questo, il lavoro del direttore del Catania Maurizio Pellegrino non è giudicabile, se non apprezzabile per l’impegno profuso”.
Il Catania e gli errori difensivi: attribuisci questi ultimi ai limiti dei difensori rossazzurri, o pensi il problema nasca anche da un problema tattico?
“Bella domanda. A sentire Baldini sono errori singoli e a ben guardare non ha tutti i torti. L’impressione, tuttavia, è che si possa e debba fare di più anche come disposizione tattica generale. Troppi gol da palle inattive o beccati con analoghi cross dalle fasce che ci vedono puntualmente pasticcioni o letteralmente in bambola”.
Infine, da ottimo avvocato quale sei, ti chiedo: qualora ci fosse qualcuno che si aggiudicasse l’asta, quali sarebbero successivamente gli altri step?
“Ottemperare immediatamente alle condizioni poste per l’acquisizione delle società di calcio professionistiche dalle NOIF. Quindi, prendere contatti da subito con Federcalcio e Co.Vi.Soc per acquisire il titolo sportivo dopo avere acquisito il ramo di azienda sportiva dal Tribunale. In modo parallelo parlare coi curatori per prendere in gestione Torre del Grifo e porre le basi, le premesse, affinché torni nella piena proprietà del nuovo Catania”.