Virtus Francavilla reduce dalla vittoria sull’Avellino e galvanizzata dalla classifica: terzo posto in solitaria proprio ai danni degli irpini in virtù dello scontro diretto. Catania che si presenta al “Massimino” dopo una delle prestazioni più convincenti in assoluto, certamente la miglior prestazione in trasferta quella di Castellammare, mentre al “Massimino” l’exploit nel derby col Palermo non si è più ripetuto tra le mura amiche.
Nel primo tempo le squadre si affrontano a viso aperto ma, col passare dei minuti, è il Catania a guadagnarsi il pallino del gioco. La prima azione degna di nota però è di marca biancazzurra: al 7′ è Tchetchoua a calciare verso la porta difesa da Sala ma la difesa etnea si salva in corner. Al 9′ Simonetti viene ammonito per gioco falloso e lo stesso centrocampisto ex Piacenza, reduce dalla doppietta di Castellammare, va vicino al gol al minuto 26′ su assist del solito Greco, con un colpo di testa insidioso che si spegne sul fondo.
Fioccano le ammonizioni per i pugliesi: prima Toscano al 30′ per gioco falloso su Biondi poi Preziosi per un’entrata killer su Monteagudo. Un minuto dopo Biondi in scivolata rischia di beffare il portiere avversario approfittando di un pasticcio orchestrato dalla retroguardia ospite. Al 39′ il jolly catanese si rende pericoloso con un tiro da fuori a culmine di un’azione personale sontuosa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Baldini inizia i secondi 45′ con un cambio: fuori Simonetti dentro Russini. Al 50′ squillo di Moro ma il tiro è centrale, trascorrono appena cinque giri di orologio e Biondi trova il gol dell’1-0: Greco si invola sulla fascia sinistra, serve Russini che entra in area, scarica il pallone per l’accorrente Biondi che in tap-in batte Nobile.
Prova a chiuderla il Catania con Albertini, miracolo del portiere al 60′. Girandola di cambi da una parte all’altra con i rossazzurri che sostituiscono Moro e Cataldi per Sipos e Provenzano al 72′, Russotto all’84’ al post di Kevin Biondi e Izco all’86’ al posto di Greco, subito dopo il giallo a Pinto. Non succede più nulla nemmeno nei 4′ di recupero concessi dal direttore di gara. Un Catania, a tratti straripante, vince meritatamente contro la terza in classifica. Seconda vittoria consecutiva.