Ribadiamo quanto scritto stamani: chi deciderà di sedersi sulla poltrona di presidente del Catania deve sapere senza un piano industriale che preveda un esborso di 20-25 milioni entro giugno 2023 non avrebbe senso iniziare questa avventura.
E’ questo l’appello ci riserviamo di rivolgere agli interessati: priorità massima al bene del Catania e, soprattutto, forza economica a lunga gittata.
L’asta competitiva ribassata a 500mila euro non deve ingolosire chi non può permettersi un piano quinquennale e, nell’immediato (fino a giugno 2023), occorre almeno un piano industriale da 20-25 milioni di euro: 500mila per aggiudicarsi l’asta; poco meno di 3 mln per saldare il debito sportivo di qui a giugno; circa 5 mln per la gestione ordinaria della prossima stagione (pagamenti e tasse); 10 mln, o giù di lì, per puntare a vincere il campionato rinforzando la rosa a dovere; intavolare una trattativa con il Credito Sportivo e programmare le spese di gestione di Torre del Grifo, impegnandosi a pagare il mutuo mensile pregresso (300mila euro al mese, quindi 3,6 mln all’anno). La matematica non è un’opinione.
(Fonte immagine: CalcioCatania.it)