Si ridesta Catania. Lo fa alle 9:40 di mercoledì 13 luglio 2022, emettendo il suo primo vagito vibrante di felicità. Catania SSD (Società Sportiva Dilettantistica), è la nuova, semplice ma efficace denominazione che, speriamo, duri solo un anno prima del ritorno imminente al calcio professionistico che necessiterebbe di un nuovo passaggio notarile.
No, non è un sogno! Catania si lascia alle spalle anni da incubo, riparte con un progetto solido e duraturo che promette scintille fiammanti come il battito d’ali dell’araba fenice che risorge dalla sue ceneri rifulgendo dell’antico splendore. Al di là dei ruoli, dell’organigramma, dei nomi che la piazza, giustamente, brama di conoscere, preferiamo concentrarci solo sul bello stamani. E il bello è dato da quel ponte che unisce idealmente la laguna di Venezia, a due passi da Mestre, con il nostro Mar Ionio.
Da quel bacino acqueo distaccato dal mare, si diramano vene, arterie, braccia, gambe e organi vitali del nuovo Catania fino a raggiungere il cuore pulsante della città del vulcano, l’Etna dai lapilli festanti, un’esplosione di gioia per l’ufficialità di una rinascita già ampiamente preannunciata. Il “nero su bianco”, come quando si registra all’anagrafe la nascita di una nuova vita, è avvenuto, siamo finalmente di nuovo “vivi”, esistiamo, dopo aver vagato come spettri per tre mesi, da quello sciagurato 9 aprile.
E’ nato “Catania” e se Venditti sapeva già come chiamare sua figlia in una nota canzone che inneggia ai fasti capitolini, noi sappiamo esattamente come battezzare la nostra, figlia legittima del 1946 matricola 11700. Sogno o Son Desto? Catania, è nato!