Calarsi nella nuova realtà significa anche pagare il dazio dei novizi. Ieri il Catania ha dimostrato in campo un tasso tecnico nettamente superiore, un divario che lascia ben sperare per il futuro se accompagnato da fatica, sudore, abnegazione, amore per la maglia.
Gli ingredienti ci sono tutti ma se il cervello gira a una velocità differente rispetto alle gambe, lo 0-0 e l’eliminazione diventano possibili e giustificabili. Si tratta pur sempre di calcio d’agosto, e il ritardo di preparazione atletica non è un alibi, è una realtà.
Si farà sul serio a partire dal 18 settembre e non nutriamo alcun dubbio sulla bontà e qualità della rosa allestita da Grella e Laneri. Anche il Bari, che vinse a mani basse la Serie D, salutò la Coppa Italia di Serie D perdendo 0-1 al “San Nicola” contro il Bitonto…
No panic! Il passo falso è terapeutico, riporta coi piedi per terra, gli stessi su cui faremo perno prima di alzarci in volo.