Il nostro dialetto cade a fagiolo in qualsiasi contesto, con espressioni sempre azzeccate, spesso intraducibili e, pertanto, dense di significato: n’ama fattu nenti. Non è un “andare controcorrente”, sarebbe balordo con un Catania al vertice e, finalmente, indisturbato da coinquilini molesti, è solo un caldo invito a mantenere concentrazione e calma.
Il Catania ha centrato 6 vittorie su 6, risultato per nulla scontato dato che le partite, e i campionati, non si vincono con blasone e tasso tecnico. Quest’ultimo ha un peso specifico e, talvolta, determinante, solo quando accompagnato tassativamente da spirito di sacrificio e forma atletica smagliante.
La troupe di mister Ferraro ieri non ha brillato dal punto di vista della fluidità di gioco, eppure non possiamo parlare di passo indietro. Il tour de force non si è ancora concluso: sette partite da disputare solo nel mese corrente, ne mancano ancora ben tre all’appello prima della conclusione (Locri in casa mercoledì, Paternò e ancora Citta di S.Agata al “Massimino”).
Il conforto dei numeri, mai casuale, recita primo posto in solitaria, unica squadra in Italia insieme all’Arezzo a centrare 6 vittorie su 6 (ieri i toscani hanno pareggiato ma alla settima giornata del campionato di Serie D – Girone E, ndr), di gran lunga il miglior attacco con 15 reti all’attivo e miglior difesa con 3 reti subite in coabitazione col Trapani che, però, ha una partita da recuperare.
Guai a sentirsi già con un piede e mezzo in Serie C dopo appena sei battaglie. Siamo certi che non occorra rammentare alla squadra che il campionato è appena iniziato, sarà irto di ostacoli e il Catania non può permettersi un solo attimo di esitazione, ma è sacrosanto il diritto di partecipare a un mantenimento della concentrazione elevato e duraturo. La società ha costruito una rosa ampia e di valore assoluto, tant’è che possiamo permetterci 10-defezioni -10 ed espugnare comunque un campo avversario. Ciò lascia presagire che a pieno organico mister Ferraro, oltre all’imbarazzo della scelta, potrebbe vincere a mani basse ogni singola partita: ma non è affatto così.
Il Catania smetterà di dimostrare la sua manifesta superiorità solo quando avrà matematicamente centrato l’obiettivo della promozione, fino a quel momento a dirigenza, staff, squadra, tifoseria e stampa, non verrà concessa alcuna forma di distrazione, non sorvoleremo su alcuna inezia (che dolce melodia le dichiarazioni del nostro vice presidente ieri riguardo al provvedimento disciplinare inflitto a Jefferson, canzone dal titolo: “Il rispetto delle regole”, musica di Ross Pelligra, testo di Vincenzo Grella, per noi ha già vinto il prossimo festival di Sanremo), non ammetteremo repliche d’amnesie come in occasione del gol del momentaneo pareggio siglato ieri dalla Mariglianese.
Il nostro immensurabile pubblico, costituito sicuramente da 11.427 unità d’intenti, sottoscrittori di abbonamento da ogni parte del mondo oltreché da Catania-city, vogliono vincere come non mai, come il coro che intoniamo da sempre e che, in questa stagione, ha funzionato finora alla perfezione.
(foto: catania ssd)